Fauna selvatica – Convenzione di Berna declassa il lupo Snider (Lega): “Un plauso. La Lega è impegnata da tempo, sia in Regione che nella Ue, per una soluzione a questa presenza sempre più infestante e deleteria”
“Bene la votazione di questa mattina alla Convenzione di Berna circa il problema del lupo, una specie selvatica che sta diventando sempre più infestante, pericolosa e deleteria sia per gli allevatori che per i turisti. Oggi hanno espresso voto favorevole ben 27 Paesi d’Europa, cui si sono aggiunti Lichtenstein, Andorra, Svizzera, Norvegia, Macedonia, Serbia, Armenia, Islanda e Ucraina. In totale, i voti favorevoli al declassamento del lupo sono stati 38, contro i 5 di Gran Bretagna, Monaco, Montenegro, Bosnia-Erzegovina e Albania. Due i Paesi astenuti, Tunisia e Turchia. La proposta è stata dunque approvata a larghissima maggioranza”. Così il consigliere regionale lombardo della Lega Silvana Snider commenta la votazione alla Convenzione di Berna che declassa il lupo. E aggiunge: “Si tratta di un tema che mi ha sempre visto in prima fila in Consiglio regionale, facendomi portavoce dei disagi delle aziende agricole montane, volendo tutelare i nostri boschi e le nostre valli, ove questi animali si rendono sempre più spesso protagonisti di stragi di bestiame e di aggressioni all’uomo. Al riguardo ho condotto un lungo lavoro a Palazzo Pirelli, presentando in Consiglio regionale una mozione per individuare gli strumenti più adeguati a una migliore gestione del proliferare del lupo, collaborando con gli allevatori di montagna in modo da giungere ad una strategia unitaria e condivisa con tutti gli interessati a livello locale, regionale, nazionale ed europeo”.
“Il voto di questa mattina”, prosegue il consigliere leghista, “dimostra che, come Lega, una volta di più avevamo visto giusto, volendo salvaguardare consuetudini secolari come il pascolo e l’allevamento in alpeggio che rischiavano di scomparire in queste zone a rischio, con il conseguente spopolamento delle valli alpine della Lombardia. Quello del lupo è un problema che va affrontato senza se e senza ma, evitando di cedere alle illusioni di un discutibile animalismo”. “Il lavoro è ancora lungo ma la Lega continuerà a sostenere le istanze dei territori per arrivare ad una revisione delle leggi che compromettono la permanenza degli allevatori in montagna”, conclude Snider.
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