CPA all’ospedale di Sondrio: “Aiutateci a salvare più vite”
CPA all’ospedale di Sondrio: “Aiutateci a salvare più vite”
Radio TSN La radio della provincia di Sondrio
Non si arrestano le reazioni dopo quanto accaduto giovedì all’assemblea del Bim, dove l’elezione del nuovo presidente Luca Della Bitta è stata “congelata” per una questione di legalità sollevata dal sindaco di Grosotto ed esponente di Fratelli d’Italia Antonio Sala Della Cuna.
Di seguito riportiamo i due interventi a firma di:
Fratelli d’Italia delegittima oltre 70 anni di storia del BIM (Consorzio dei Comuni). La mancata proclamazione del nuovo comitato democraticamente eletto dai Sindaci di Valtellina e Valchiavenna rappresenta un segnale di allarme per l’Ente istituito per legge nel 1953 per tutelare lo sviluppo delle aree con la presenza di impianti idroelettrici.
Ciò che è accaduto nelle scorse ore nella Sala delle Acque del BIM, Ente istituito nel 1953 e presieduto da Athos Valsecchi che fu anche fondatore di FederBIM, associazione di riferimento di tutti i BIM d’Italia, ha dell’assurdo e deve destare preoccupazione non solo ai Sindaci, ma a tutta la popolazione di Valtellina e Valchiavenna.
Per legge, il BIM incassa i sovracanoni rivieraschi dovuti all’energia gratuita che con Decreto Regio i grandi concessionari dovevano versare a partire dal 1933 ai Comuni rivieraschi, ovvero quelli “bagnati” dalle acque e dagli impianti di sfruttamento dell’acqua a scopo idroelettrico. Quindi parliamo, attualizzati, di 22 milioni di euro all’anno che oggi vengono utilizzati a favore della gente di Valtellina e Valchiavenna attraverso l’erogazione di fondi diretti ai Comuni e alle Comunità Montane anche per sostenere le azioni degli Uffici di Piano e dei bisogni sociali.
Ciò che il collega Sindaco di Grosotto ha compiuto, in accordo con la parte politica che rappresenta, ha dell’incredibile e porta ad una sola domanda: cosa si vuole per la Valtellina e Valchiavenna? Probabilmente un accentramento delle risorse verso lo Stato, visto che già a livello parlamentare, come nel “Mille Proroghe”, spesso si vedono loro proposte volte a prolungare ai concessionari altri 20 anni di sfruttamento degli impianti senza andare alle gare di affidamento delle concessioni.
Dispiace inoltre vedere come Carla Cioccarelli, già sindaco di Aprica e contemporaneamente capace e tenace presidente del BIM (anche lei quindi in posizione di presunta ineleggibilità all’epoca dei fatti, secondo la tesi esposta da Sala Dalla Cuna), sostenuta in ben due elezioni quale presidente del Consorzio del Bacino Imbrifero Montano anche dalla Valchiavenna, abbia girato le spalle alla Sua popolazione, al Suo Ente appoggiando un vile attacco alle spalle che di sicuro non appartiene allo spirito costruttivo e democratico a cui siamo abituati. Basta leggere ciò che dichiarava davanti alla Centrale di Dubino nel novembre del 2015.
Le elezioni (qualsiasi esse siano) si possono vincere o perdere, a volte si siede in maggioranza e a volte in minoranza. È un normale approccio democratico e repubblicano alla Vita Politica.
Agire nell’ombra, attaccare a suon di presunti vizi di forma, appartiene solo a chi vuole fare il male degli Enti e non gli interessi dei propri elettori, in questo caso migliaia di cittadini di Valtellina e Valchiavenna.
I sindaci della Valchiavenna restano dunque esterrefatti dal comportamento illogico sulla gestione della partita da parte di Fratelli d’Italia, che vista la mancata elezione attraverso il favore di oltre 60 sindaci su 77, hanno usato metodi poco ortodossi e politicamente scorretti nel cercare di accaparrarsi la presidenza del Bim. È opportuno che il partito prenda atto della volontà di oltre l’80% dei comuni della provincia a volere il direttivo del Bim così come indicato nella lista di Della Bitta.
I Comuni della Valchiavenna in particolare, stanno attraversando un contenzioso con l’attuale concessionario e gestore degli impianti idroelettrici per il riconoscimento di sovracanoni non versati per il maggiore sfruttamento di acqua concessa per centrali Mera 1 e 2 che attingono dalla diga di Villa di Chiavenna attraversando Piuro e Chiavenna verso Prata (Tanno), Mese e infine verso la centrale di Gordona. La sospensione delle attività del Presidente e del Direttivo del BIM in carica mette in difficoltà i nostri Enti che sono intenzionati a combattere nelle sedi opportune e a far rivalere le proprie ragioni, anche su questa partita.
Per questo motivo i Sindaci dei comuni sottoscrittori di questo comunicato stampa, esprimono il rammarico e la preoccupazione del mancato insediamento del direttivo del BIM dell’Adda e del Mera e si augurano che il partito Fratelli d’Italia prenda le dovute distanze da quanto alcuni dei propri esponenti hanno realizzato a danno delle istituzioni locali, nel segno della concretezza che da sempre appartiene agli amministratori della nostra terra, e non di squallidi giochi di partito.
I Sindaci della Valchiavenna sottoscrittori
I Sindaci della Valchiavenna sottoscrittori a sostegno di Luca Della Bitta presidente
Il sindaco di Villa di Chiavenna, Giuseppe Pedrini
Il sindaco di Piuro, Omar Iacomella
Il sindaco di Madesimo, Daniela Pilatti
Il sindaco di Campodolcino, Enrica Guanella
Il sindaco di Mese, Paolo Vittore Cipriani
Il sindaco di Gordona, Mario Guglielmana
Il sindaco di Prata Camportaccio, Antonio Venezia
Il sindaco di Samolaco, Livio Aurelio Scaramella
Il sindaco di Novate Mezzola, Fausto Nonini
Il sindaco di Verceia, Alessio Della Bitta
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«DA FRATELLI D’ITALIA LA MOSSA SBAGLIATA NEL MOMENTO PEGGIORE»
È bene che si sappia e che sia chiaro a tutti: un gruppo di sindaci capitanati da Fratelli d’Italia ha messo in difficoltà migliaia di famiglie valtellinesi, bloccando di fatto la gestione amministrativa del Bim. Hanno fatto la mossa sbagliata nel momento peggiore e ora dovranno assumersi la responsabilità dei danni che causeranno ai Comuni e alle Comunità Montane che, con il Bim bloccato, non potranno ricevere i contributi. Purtroppo non lo faranno perché il vero problema è che non hanno ancora capito cosa hanno combinato.
Quello che è successo giovedì scorso all’assemblea del Bim è gravissimo e produrrà conseguenze: invito i sindaci che hanno votato per la lista di Fratelli d’Italia a ragionare sulla loro scelta. Saranno costretti a pensarci quando non riusciranno a realizzare le opere programmate e a garantire i servizi perché mancheranno i contributi del Bim. Come si giustificheranno con i loro cittadini? A questi sindaci vorrei dire: siete stati usati come pedine, vi hanno convinto a esprimere un voto inutile senza mettervi al corrente di quello che avrebbero fatto. Siete contenti di essere stati usati a vostra insaputa a vantaggio di un partito politico che non pensa a fare politica, ovvero a risolvere i problemi delle persone, ma solo al proprio interesse?
Incapacità e ambizione producono danni incalcolabili e ieri ne abbiamo avuto prova. Il partito Fratelli d’Italia si è rivelato per quello che realmente è e mi auguro che i cittadini capiscano in che mani sono finiti. La politica e l’amministrazione pubblica sono ben altra cosa. Noi sindaci siamo al servizio dei cittadini e siamo chiamati a risolvere i problemi e a dare risposte. Fa specie che sia stato un sindaco, Sala Della Cuna, di Grosotto, a mettere in piedi lo squallido teatrino. Ha fatto in modo che tutti votassero, lui stesso ha votato, per poi chiedere che l’elezione di Luca Della Bitta, che ha ottenuto una vittoria schiacciante, è bene ribadirlo, venisse annullata. Ha preso in giro tutti, a cominciare dai sindaci che con lui hanno votato la lista di Fratelli d’Italia. Sarebbe una barzelletta da raccontare al bar, se non fosse che è accaduto veramente.
E che dire di Carla Cioccarelli? L’abbiamo sostenuta nei suoi anni da presidente del Bim, un ruolo che le ha consentito di far parte del direttivo di Federbim. Aderendo a questa insulsa iniziativa, ha rinnegato sé stessa e il suo passato mettendo a rischio il nostro Bim e tutti gli altri Bim d’Italia. Se i suoi non hanno capito cosa hanno combinato, lei ne è pienamente consapevole perché ben conosce la struttura e le finalità del Bim. E questo è gravissimo. Dovrebbe invece preoccuparsi dei pochi voti che ha ottenuto: se la netta maggioranza dei sindaci gli ha preferito Luca Della Bitta sappiamo bene il perché. Pensava di diventare presidente con questa mossa scorretta e antidemocratica? Peccato per lei che per diventare presidente bisogna avere il 51% dei voti dell’assemblea.
Bloccare l’operatività del Bim per chissà quanto tempo è quanto di peggio poteva capitare in questo momento alla provincia di Sondrio. E la colpa è di Fratelli d’Italia, un partito che non pensa al territorio, che lo calpesta. I cittadini sono avvisati.
Gian Antonio Pini, Sindaco di Grosio
Written by: Sara Baldini
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today21 Febbraio 2025 524 2