Le montagne non sono laboratori sperimentali. La sicurezza dei lavoratori non è una voce di bilancio da tagliare.
Il Partito Democratico della provincia di Sondrio sostiene con forza la posizione delle organizzazioni sindacali contro la decisione unilaterale di Enel Green Power di avviare una sperimentazione pericolosa di presidio singolo nelle dighe di alta quota, anche sul territorio valtellinese.
Tra gli impianti coinvolti figurano anche invasi strategici come la diga di Trona in Valgerola, in provincia di Sondrio, oltre a quelle di Sardegnana e Venerocolo, situate rispettivamente nelle province di Bergamo e Brescia. La sperimentazione prevede la presenza di un solo operatore per ogni diga, anche in condizioni estreme, a oltre 1.800 metri di quota.
Iannotti (PD Sondrio): “Una scelta rischiosa e inaccettabile”
“Lasciare un lavoratore da solo per giorni in ambienti impervi, isolati, esposti a condizioni meteorologiche estreme, senza alcun supporto in caso di emergenza – dichiara Michele Iannotti, segretario provinciale del Partito Democratico di Sondrio – è una condizione che mette a rischio la vita di chi lavora e la sicurezza dell’intero territorio montano e delle comunità sottostanti.”
Il PD di Sondrio si unisce alla richiesta delle sigle sindacali CGIL, CISL e UIL: “Fermare subito la sperimentazione”. Il recente disastro alla centrale di Suviana, che è costato la vita a sette persone, è un monito tragico a non abbassare la guardia sulla sicurezza.
La politica si mobiliti per bloccare la sperimentazione di Enel Green Power
“Appoggiamo senza riserve l’iniziativa dei sindacati – prosegue Iannotti – perché la battaglia per la sicurezza è una battaglia per la dignità del lavoro e per la tutela delle nostre comunità montane. È urgente che Regione Lombardia, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e tutti gli enti competenti intervengano subito.”
Il segretario PD lancia un appello diretto a tutte le istituzioni locali della provincia di Sondrio: Comuni, Comunità Montane, Provincia e Consorzio BIM. Serve un’azione decisa presso Regione e Ministero per bloccare la sperimentazione del presidio unico nelle dighe valtellinesi.
Presenza umana nelle dighe: presidio di sicurezza e tutela ambientale
“La presenza umana qualificata in loco non è un retaggio del passato, ma un presidio attivo di protezione civile, sicurezza ambientale e sorveglianza del territorio. I lavoratori delle dighe sono sentinelle, non numeri da tagliare.”
Il Partito Democratico di Sondrio continuerà a vigilare, mobilitarsi e sostenere ogni azione utile per difendere la sicurezza sul lavoro e tutelare il territorio montano da scelte aziendali pericolose e miopi.
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