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Olimpiadi 2026 e territorio: quale futuro per la Piana dell’Alute? Incontro-dibattito pubblico a Bormio

today23 Agosto 2025 166

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02. Bormio Larix decidua

Domenica 24 agosto 2025, alle ore 20.45, presso l’Istituto Superiore “Alberti” in via Monte Confinale 10 a Bormio, si terrà l’incontro pubblico dal titolo “Olimpiadi sostenibili? Una promessa infranta – La verità sulla Piana dell’Alute di Bormio”, organizzato dal Centro Culturale Oltre i Muri in collaborazione con il Comitato in difesa della Piana dell’Alute di Bormio.

L’appuntamento si inserisce all’interno di un percorso di riflessione che il Centro Oltre i Muri porta avanti da tempo sui temi legati all’organizzazione delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 e al loro impatto reale sui territori coinvolti.

Contrariamente a quanto spesso viene affermato nel dibattito pubblico, l’obiettivo dell’incontro non è opporsi allo svolgimento delle Olimpiadi in quanto manifestazione sportiva, ma interrogarsi su ciò che questo evento è diventato: un grande acceleratore di spesa pubblica, con investimenti che oggi superano i cinque miliardi di euro, e un’occasione mancata per uno sviluppo realmente sostenibile.

Opere incompiute, deroghe e promesse non mantenute

Negli ultimi anni, il ricorso a forzature normative, procedure semplificate e commissariamenti straordinari avrebbe dovuto garantire la realizzazione rapida di numerose opere infrastrutturali. Tuttavia, i risultati ottenuti si sono rivelati deludenti. Le infrastrutture previste in Valtellina, in particolare quelle legate alla Statale 38 in zona Trippi e alla Sassella, non saranno pronte per l’appuntamento olimpico.

Le soluzioni proposte e approvate, spesso progettate in modo frettoloso, stanno mostrando tutti i loro limiti. Le promesse formulate negli anni da esponenti politici regionali e nazionali non hanno trovato riscontro concreto. A questo si aggiunge un problema di metodo: la mancanza di un confronto reale con il territorio, con decisioni spesso imposte dall’alto.

Un’occasione per cambiare approccio

Il ritardo nell’esecuzione delle opere può rappresentare, paradossalmente, un’opportunità. Ora che è venuta meno la giustificazione dell’urgenza olimpica, c’è lo spazio per ripensare progetti problematici. È il caso, ad esempio, del cavalcavia previsto per superare il passaggio a livello del Trippi. Esiste già una soluzione alternativa, il cosiddetto lotto 7 della SS38, da anni inserito nella pianificazione provinciale e comunale, ma mai realmente preso in considerazione dalla Regione Lombardia. Si tratta di un progetto compatibile con le esigenze del territorio e meno impattante rispetto alle ipotesi avanzate negli ultimi anni.

La tangenzialina dell’Alute: uno sfregio evitabile

L’intervento più discusso rimane la realizzazione della tangenzialina nella Piana dell’Alute, alle porte di Bormio. Un’opera che, pur essendo sospesa per evitare la presenza di un cantiere visibile durante le gare olimpiche, rappresenta il simbolo di una visione dello sviluppo scollegata dalla realtà territoriale.

La Piana dell’Alute è un’area agricola e paesaggistica di grande valore, storicamente riconosciuta dai cittadini come parte integrante dell’identità di Bormio. La sua trasformazione in sede di infrastrutture stradali comprometterebbe irreversibilmente un patrimonio comune. Per questo, il Comitato in difesa della Piana dell’Alute chiede che il Comune di Bormio revochi gli atti già approvati e comunichi alla Regione la volontà di rinunciare definitivamente all’opera.

Il futuro delle terre alte, tra clima e trasformazioni sociali

Il dibattito sulla sostenibilità delle Olimpiadi è anche un’occasione per affrontare questioni più ampie. Il cambiamento climatico, la crisi dell’industria della neve, la pressione turistica e le trasformazioni sociali che interessano le aree montane richiedono risposte complesse, partecipate e lungimiranti.

Durante l’incontro pubblico, si discuterà di questi temi con voci autorevoli del mondo ambientalista, della cultura e della società civile. Interverranno Luigi Casanova, presidente di Mountain Wilderness, Luca Rota, scrittore e blogger, Ludovica Canclini per il Comitato in difesa della Piana dell’Alute e Barbara Baldini per il Comitato spontaneo “No cavalcavia del Trippi”. L’incontro sarà introdotto da Angelo Costanzo, presidente del Centro Culturale Oltre i Muri.

Un invito al confronto

L’incontro del 24 agosto vuole essere un momento di confronto aperto e informato, lontano dalle semplificazioni mediatiche. Un’occasione per riflettere, ascoltare e proporre soluzioni diverse, radicate nel territorio e orientate a un futuro più sostenibile e condiviso.

L’ingresso è libero e aperto a tutta la cittadinanza.







Scritto da: Elena Botta

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