Ambiente e Territorio

La montagna ha la sua legge: un futuro da riscrivere

today12 Settembre 2025

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Tiziano Maffezzini

Legge Montagna 2025: una svolta dopo 30 anni

Approvata dal Senato, la nuova legge sulla montagna rappresenta un passo epocale per i territori montani italiani. A trent’anni dall’ultimo provvedimento del 1994, arriva finalmente uno strumento legislativo dedicato, atteso da tempo da amministratori e comunità locali.

Il testo, frutto di un lungo dibattito parlamentare e del forte impegno di Uncem, prevede 200 milioni di euro di investimenti e una strategia nazionale per contrastare lo spopolamento e rilanciare i servizi essenziali.

«È un cambio di prospettiva – spiega Tiziano Maffezzini, presidente di Uncem Lombardia – che ci permetterà di sostenere lo sviluppo, risolvere le criticità e costruire un futuro concreto per le aree montane».


Cosa prevede la nuova legge sulla montagna

Classificazione dei comuni montani

Per la prima volta, lo Stato introduce criteri chiari per definire i comuni realmente montani. Un punto di partenza fondamentale per progettare interventi mirati e garantire equità territoriale.

Incentivi per scuola e sanità

Previsti incentivi e agevolazioni per il personale scolastico e sanitario con l’obiettivo di favorirne la permanenza nei territori montani. Una misura chiave per contrastare la fuga di servizi essenziali.

Sostegno a famiglie e imprese locali

La legge introduce agevolazioni fiscali e riduzioni tariffarie per le famiglie, oltre a strumenti concreti per stimolare l’imprenditorialità e il lavoro in montagna.

Tutela ambientale e innovazione digitale

Dal rilancio dei sistemi agro-silvo-pastorali alla digitalizzazione dei servizi da remoto, la legge punta a migliorare la qualità della vita e l’attrattività delle aree montane, conciliando tradizione e innovazione.


Le sfide e il ruolo di Uncem

Non basta la norma scritta: la vera sfida sarà l’attuazione. I 35 articoli della legge sulla montagna saranno infatti accompagnati da decreti attuativi che definiranno modalità e tempistiche degli interventi.

«La partita inizia adesso – sottolinea Maffezzini –. Spetta a noi trasformare le opportunità della legge in azioni concrete per chi vive in montagna, per chi l’ha lasciata e vuole tornare, e per chi sogna di costruire qui il proprio futuro».


Conclusioni: dalla legge alle azioni concrete

La nuova legge sulla montagna 2025 non è solo un provvedimento legislativo, ma un punto di svolta per il 35% del territorio italiano. Contrastare lo spopolamento, garantire servizi e generare nuove opportunità sarà la sfida dei prossimi anni.







Scritto da: Elena Botta

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