Ambiente e Territorio

Il futuro della montagna è in scuole efficienti e innovative: servono investimenti e azioni mirate

today18 Settembre 2025 1

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Scuole di montagna: un presidio fondamentale per il futuro dei territori

Il futuro delle aree montane passa inevitabilmente dalle scuole: istituti dell’obbligo e superiori capaci di essere inclusivi, innovativi e al passo con i tempi. È questo il punto centrale dell’appello lanciato da Uncem Lombardia, che chiede attenzione particolare per gli istituti scolastici di montagna, veri presidi di comunità e motore di sviluppo.

Nel dibattito sull’avvio del nuovo anno scolastico, Uncem sottolinea come la denatalità, fenomeno nazionale, rischi di colpire con più forza proprio le zone montane, dove la riduzione degli studenti mette a rischio la sopravvivenza stessa delle scuole e, di conseguenza, la permanenza delle famiglie.


Denatalità e scuole in montagna: la sfida più urgente

Secondo il presidente di Uncem Lombardia Tiziano Maffezzini, non si può affrontare il tema delle scuole in montagna solo con parametri numerici:

«La montagna è diversa dalla pianura e necessita di valutazioni e approfondimenti, non di mere proiezioni. La scuola deve rientrare in una visione complessiva del futuro dei territori, per garantire servizi alle famiglie e attrarre nuovi residenti».

Uncem chiede quindi che, nella definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep), le scuole di montagna siano considerate con criteri peculiari: organici ridotti, classi meno numerose, ma con la stessa dignità formativa degli istituti di pianura.


Innovazione, digitalizzazione e IA per valorizzare le montagne

Il futuro dei territori montani non si gioca solo sulla sopravvivenza delle scuole, ma sulla loro capacità di formare giovani competenti e consapevoli delle opportunità offerte dal territorio.

Le sfide globali — energia sostenibile, sanità, turismo, agricoltura, artigianato e benessere comunitario — possono diventare opportunità concrete se affrontate con nuove tecnologie, digitalizzazione e intelligenza artificiale applicata ai contesti montani.

Come sottolinea Maffezzini:

«Le tecnologie non minacciano l’identità della montagna, ma la valorizzano. Possono far emergere nicchie poco esplorate ma ricche di potenzialità, capaci di garantire uno sviluppo ampio e sostenibile. Questo dobbiamo trasmettere ai nostri giovani tramite la scuola».


La scuola come presidio sociale e culturale

Le scuole di montagna non sono solo luoghi di formazione, ma presidi sociali e culturali, indispensabili per il futuro delle comunità. Per questo, Uncem ribadisce la necessità di investimenti mirati e di un impegno condiviso tra istituzioni locali, regionali e nazionali.

Il presidente conclude:

«Le scuole devono essere considerate promotori di futuro, perché svolgono un ruolo decisivo nella formazione delle nuove generazioni e nella tenuta delle comunità».


La Legge sulla Montagna: un’opportunità concreta

Un segnale positivo arriva dalla recente Legge sulla Montagna, approvata dal Senato, che dedica ampio spazio anche al tema scuola. La norma mira a incentivare la capillarità e la qualità degli istituti nei territori montani, con misure che saranno definite nei decreti attuativi.

Un passaggio cruciale per dare basi solide a un futuro in cui le scuole efficienti e innovative siano il cuore pulsante della montagna, capaci di trattenere e attrarre nuove famiglie, rafforzando così il tessuto sociale ed economico.








Scritto da: Elena Botta

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