La zootecnia italiana vale 55 miliardi di euro e negli ultimi cinque anni ha registrato una crescita del 41% nelle produzioni. In Valtellina e Valchiavenna, questo significa alpeggi, malghe, pascoli d’alta quota e aziende familiari che generano lavoro, custodiscono il paesaggio montano e sostengono le comunità locali.
Oggi, alla 97ª Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari, una delegazione di allevatori di Sondrio, guidata dal direttore Giancarlo Virgilio, ha partecipato a incontri con istituzioni e vertici nazionali per discutere il rilancio delle stalle italiane, dal Nord al Mezzogiorno.
Coldiretti Sondrio: la zootecnia tra economia e presidio del territorio
Il presidente di Coldiretti Sondrio, Sandro Bambini, sottolinea:
“L’allevamento non è solo economia: è presidio del territorio, prevenzione del dissesto idrogeologico e identità culturale. Le risorse del decreto ColtivaItalia per mangimistica e zootecnia rappresentano un’opportunità concreta per rafforzare la linea vacca–vitello, sostenere l’autoproduzione di foraggi e dare ossigeno alle stalle d’alta quota e di fondovalle, creando nuove opportunità occupazionali per i giovani.”
La filiera trasforma latte e carne in prodotti di alta qualità, dai formaggi tipici ai prodotti di montagna, generando anche turismo rurale.
Il comparto zootecnico italiano: numeri e opportunità
Occupazione: circa 800.000 addetti tra produzione e trasformazione.
Aziende agricole con allevamento: oltre 200.000 (con più di 20.000 giovani allevatori under 40).
Filiera locale nel Sondriese: alpeggi, caseifici di vallata e stagionature naturali garantiscono reddito, presidio umano e tutela ambientale, contrastando l’abbandono delle aree interne.
Nonostante la crescita complessiva, la produzione nazionale di bovini da carne è scesa e l’auto-approvvigionamento dal 53% al 40%, rendendo strategico il rilancio della linea vacca–vitello.
Sostenibilità, qualità e difesa del Made in Italy
Bambini aggiunge:
“Serve uno stop alle campagne ideologiche contro la carne: è un alimento centrale nella Dieta Mediterranea. I nostri allevamenti operano con standard tra i più sostenibili. Non possiamo accettare la spinta verso prodotti ultra-processati o sintetici, che mettono a rischio salute, economia e ambiente.”
Il rilancio della zootecnia alpina e orobica ha effetti economici, sociali e ambientali:
Riapertura delle stalle
Filiere corte e locali
Manutenzione dei versanti
Tutela della biodiversità e del paesaggio
Richieste della filiera: contratti equi e sicurezza
Coldiretti chiede:
Contratti di filiera equi
Strumenti contro la volatilità dei prezzi di latte e carne
Gestione responsabile della fauna selvatica, a partire dai cinghiali
Certezze sulle misure sanitarie senza scaricare costi sulle aziende
“La scelta è chiara: sostenere chi produce cibo vero, ogni giorno, sul nostro territorio”, conclude Bambini.
Coldiretti a Montichiari: eventi e degustazioni
Coldiretti è presente alla Fiera di Montichiari (Padiglione 7, corsia C/D) con:
Incontri istituzionali e di filiera
Degustazioni dei Cuochi Contadini di Campagna Amica
Qui di seguito il comunicato congiunto delle sigle sindacali italiane e svizzere giunto oggi in redazione. A due anni dall’introduzione della famigerata “tassa sulla salute” sulle retribuzioni dei “vecchi” lavoratori frontalieri secondo la nuova definizione dopo l’entrata in vigore delle nuove regole fiscali del trattato internazionale Italia-Svizzera, nessun provvedimento è stato ancora adottato malgrado venga riconfermato costantemente dalle istituzioni italiane l’intenzione di procedere, a partire dalla Regione Lombardia. Contestualmente, restano […]