Il Bivacco Meneghello torna a vivere. Dopo il crollo del 2023, causato dal cedimento dello sperone roccioso che lo sosteneva da oltre settant’anni, la storica struttura d’alta quota è di nuovo realtà. Non una semplice ricostruzione, ma un simbolo di rinascita per il mondo dell’alpinismo e della ricerca scientifica nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio.
Situato sul Colle degli Orsi, tra la Punta Cadini (3.524 m) e il Monte San Matteo (3.678 m), il nuovo bivacco sorge a 3.300 metri di quota lungo l’iconico itinerario delle Tredici Cime. Un punto d’appoggio pensato per chi la montagna la vive davvero: guide, alpinisti esperti, ricercatori.
Tecnica, sicurezza e rispetto dell’ambiente
La nuova struttura — nove posti letto, acciaio inox coibentato, alta visibilità in verde, bianco e arancio — è stata recuperata da una precedente installazione ARPA Lombardia nel territorio di Livigno e completamente riadattata.
L’intervento ha previsto:
Recupero e riposizionamento del bivacco
Bonifica e rimozione delle strutture residue dei siti precedenti
Trasporto e installazione in un’area ad alta quota e ad alta complessità operativa
Un lavoro coordinato dal Parco dello Stelvio, dal CAI di Vicenza e Valfurva e dalla guida alpina Marco Confortola, volto a restituire alla montagna un presidio stabile, sicuro e funzionale.
Un hub per lo studio dei ghiacciai
Dal nuovo bivacco domina il Ghiacciaio dei Forni, il più grande ghiacciaio vallivo d’Italia, oggi osservato speciale nella ricerca climatica. Qui Levissima, insieme all’Università degli Studi di Milano, sostiene da anni programmi di monitoraggio scientifico per analizzare l’evoluzione dei ghiacci lombardi.
Un impegno che si inserisce nel progetto più ampio del brand: tutelare e valorizzare il territorio alpino da cui nasce la sua acqua.
Le voci della montagna
“Il Bivacco Meneghello è un simbolo concreto del nostro impegno per la montagna,” Chiara Croci, Senior Brand Manager Levissima
“Un punto dove si incontrano tutela, ricerca e passione per l’alpinismo,” Franco Claretti, Direttore Parco Nazionale dello Stelvio
Memoria, futuro e responsabilità
Il Bivacco Meneghello nasce alla fine degli anni ‘50 e porta il nome di Francesco Meneghello, ufficiale alpino caduto nella Seconda Guerra Mondiale. Oggi la sua rinascita racconta altro: cura, rispetto del territorio, e un nuovo modo di fare montagna.
Una struttura che guarda avanti, senza dimenticare chi l’ha costruita, chi l’ha abitata e chi ha perso tutto quando il ghiaccio e la roccia hanno deciso per il crollo.
Perché conta (davvero)
Questa riapertura non è marketing. È infrastruttura sostenibile, è scienza, è protezione delle terre alte. Significa dare strumenti a chi studia i ghiacciai, a chi li attraversa, a chi sceglie la montagna come scuola di vita, non come sfondo per selfie.
A Montespluga, frazione di Madesimo è stata installata una nuova stazione meteo con webcam panoramica 360°, un dispositivo all’avanguardia che permette di ammirare in tempo reale uno dei luoghi più suggestivi dell’arco alpino. Il progetto è stato pensato per valorizzare il territorio attraverso strumenti digitali innovativi e per offrire agli operatori, ai residenti, turisti ed escursionisti una finestra sempre aperta sullo spettacolo della natura in ogni stagione.