Cultura e Tradizioni

I pizzoccheri di Teglio entrano nel percorso culturale delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026

today22 Dicembre 2025

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La Valtellina porta i suoi sapori alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 attraverso i pizzoccheri, piatto simbolo della tradizione locale. La rubrica di cultura del TG2 “Mizar” ha raccontato questo legame con il servizio “La cultura dei pizzoccheri olimpici”, firmato da Daniela Cuzzolin Oberosler, socia onoraria dell’Accademia del Pizzocchero di Teglio.
Il servizio accompagna lo spettatore tra aromi, gesti antichi e identità del territorio. Il burro fuso all’aglio, il formaggio Casera, la verza e le patate raccontano una storia culinaria radicata nella Valtellina. Anche la preparazione manuale dei pizzoccheri, dall’impasto steso a 4-5 millimetri e tagliato in strisce larghe non più di dieci centimetri, diventa un rito: a compiere questi gesti sono le “scarelatrici”, termine dialettale che indica chi lavora con il mattarello.
«Un piatto non è solo gusto, ma anche storia e identità», sottolinea il servizio, ricordando come la cultura gastronomica valtellinese dialoghi con lo spirito olimpico. Per la prima volta, l’Accademia del Pizzocchero ha incontrato i vertici della Fondazione Milano Cortina 2026, avviando un confronto tra territorio, gastronomia e grandi eventi internazionali.
Dopo esperienze internazionali come la trasferta al Parlamento europeo di Strasburgo, l’Accademia ha fatto tappa a Milano, incontrando istituzioni locali, tra cui i prefetti di Milano e Sondrio e il sindaco di Bormio. I pizzoccheri vengono così presentati come simbolo di resilienza e forza, valori che si riflettono anche nello sport.
Fondata nel 2002, l’Accademia custodisce la ricetta originale e promuove la conoscenza dei pizzoccheri nei luoghi dove un tempo si coltivava il grano saraceno. «Portiamo i pizzoccheri in Italia e nel mondo come un’orchestra porta i propri brani», afferma il presidente Flavio Bottoni, evidenziando la missione culturale dell’associazione.
Un ponte tra tradizione contadina e mondo contemporaneo è rappresentato anche dal Cenacolo di Arturo Artom, che da dieci anni riunisce figure della cultura, della scienza e delle istituzioni, creando uno spazio di dialogo e riflessione.
I pizzoccheri, dunque, non sono solo un piatto tradizionale, ma diventano un vero patrimonio culturale, capace di raccontare il territorio e di dialogare con il mondo, oggi anche in chiave olimpica.
Lorenzo Cisani
Foto dal profilo Facebook di Flavio Oberosler






Scritto da: Giuliano Padroni

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