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PUBBLICHIAMO DI SEGUITO IL COMUNICATO DEL MOVIMENTO POPOLARE ”RINASCITA MORELLI AUTONOMO”
“Conosciamo il limite intrinseco di una campagna elettorale, caratterizzata da un “fiume di parole e da promesse spesso esorbitanti” oltre che dalla rituale ed, in molti casi, ipocrita passerella di candidati.
Questo “fiume” non è però più in grado di travolgere gli argini, quelli costruiti nel tempo da tanti cittadini che sanno distinguere i fatti dalle chiacchiere e le persone serie dai quaquaraquà.
Sul Presidio di Sondalo e sulla sanità di montagna il Movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo”, neppure in questa particolare occasione, non si fa travolgere dal “fiume”.
A fronte infatti del drammatico stato del Presidio Ospedaliero di Sondalo e della nostra sanità di montagna, contano unicamente i fatti e la campagna elettorale è periodo “sospetto”, quasi mai credibile.
La politica e le Istituzioni, dopo due anni e mezzo, sono chiamate a dare risposte, abbandonando “il fiume.
In questo periodo di campagna elettorale anche la nostra ASST ha voluto presentare la propria iniziativa.
Con delibera (n. 555 del 9 settembre scorso), ha infatti indetto un avviso pubblico per il conferimento di un incarico a tempo determinato (due anni), ai sensi di una legge di 30 anni fa (art. 15, septies, 1° comma, del D.
Lgs.
n. 502/1992), al fine di “reperire un Dirigente Medico o Dirigente Sanitario ”, cui affidare “ la gestione ed il coordinamento del Presidio Ospedaliero di Sondalo” .
Nel comunicato stampa del 13 settembre 2022, la ASST Valtellina ed Alto Lario ha precisato che tale Dirigente “opererà nelle vesti di Direttore, con autonomia tecnico-funzionale ed economico-finanziaria”, relazionandosi con il Direttore generale della stessa ASST (dott.
Saporito), “ occupandosi della gestione manageriale e dell’organizzazione dell’Ospedale di Sondalo e dovrà promuovere e coordinare le azioni per migliorare l’efficacia e l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie e dell’efficienza organizzativa nel suo complesso”.
Non solo: nello specifico, il futuro “ Dirigente Medico o Dirigente Sanitario” dovrà “ contribuire all’individuazione delle linee di sviluppo”; delineare “ i criteri per l’utilizzo delle risorse e il fabbisogno del personale”; definire “le linee strategiche, gli obiettivi del Presidio e le politiche di sviluppo”; predisporre “ il programma di interventi e assistenza sul territorio”; definire “l’organizzazione dell’accettazione sanitaria, del pronto soccorso, delle sale operatorie, le tipologie degli ambulatori, gli orari di attività e il volume delle prestazioni”.
“ Tanta roba ”, direbbe un giovane con il suo lessico attuale.
A noi interessa svolgere solo poche considerazioni:
la nostra ASST riconosce finalmente l’esistenza del “problema Morelli” e per la prima volta pone la questione dell’autonomia del Presidio di Sondalo.
Questo è un fatto positivo, che risponde ad un’ “operazione verità”.
Certamente non si tratta dell’autonomia del “Morelli” come auspicata dal Movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo”, il quale ha proposto e chiesto l’istituzione della nuova Azienda ospedaliera autonoma “Alta Valtellina” (la n. 28 di Regione Lombardia), distinta e separata dall’attuale ASST Valtellina ed Alto Lario.
Il Dirigente Medico o Sanitario, voluto dalla nostra ASST per il “Morelli”, sarà invece un dipendente della stessa ASST, in quanto il rapporto che si instaurerà sarà di lavoro subordinato (a tempo determinato) di natura dirigenziale pubblica.
La vera autonomia è dunque cosa ben diversa.
Il Dirigente Medico o Sanitario sarà inoltre tenuto ad osservare le disposizioni del POAS (Piano aziendale) recentemente approvato dalla nostra ASST, un Piano che prosegue l’opera di “smantellamento del Morelli”, in linea con un altro Piano, quello del Politecnico (ottobre 2019), voluto da Regione Lombardia.
La ASST dichiara ora di volere invece rilanciare il “Morelli” tramite questo Dirigente.
Occorrerebbe tuttavia – per dare concretezza e serietà all’iniziativa della ASST – la elaborazione di un POAS di Presidio, organizzativo e gestionale, mirato allo sviluppo strategico del “Morelli”, sulla scorta di quanto già previsto ed esistente nel 2019, con 325 posto letto attivati, servizi, reparti e riabilitazioni in funzione, mentre attualmente di tutto ciò esiste ben poco.
Solo così si potrebbe parlare fondatamente di un primo passo verso un assetto autonomo, che sarebbe propedeutico ad una autentica autonomia aziendale, anche eventualmente in una formulazione sperimentale.
La definizione sanitaria del Dirigente è riduttiva.
Sarebbe stato meglio aprire ad una managerialità generale che privilegiasse gli aspetti gestionali e organizzativi, oltre che economico – finanziari. È evidente il rischio è che si introduca di fatto una Direzione medica di Presidio, peraltro già prevista, eccessivamente legata alle posizioni dirigenziali centrali.
Al Dirigente (o “manager”) in questione vanno assegnati tempi sugli obiettivi.
Alcuni passaggi sono fondamentali ed urgenti.
Il primo è la riattribuzione al “Morelli” del Dipartimento di emergenza/urgenza di 2° livello.
Deve essere eliminata la denominazione fantasiosa e fuorviante di “centro trauma”.
La complessità del territorio richiede un approccio globale all’urgenza tempo dipendente che comprende l’evento traumatico ma non solo.
L’impostazione prevede il soccorso, la stabilizzazione, il trasporto e l’assistenza con il sistema di progressività delle cure.
Va pertanto ridisegnato il rapporto tra il “Morelli”, i punti di primo intervento e l’Areu.
Deve essere rivisto il rapporto fra Pronto Soccorso ed Unità operative.
Va ricostituita la neurochirurgia, il cui sdoppiamento è fuori dai parametri normativi.
Occorre attribuire a questa Unità operativa lo spazio precedente che era rinnovato con postoperatorio dedicato.
L’unità spinale deve tornare ad essere “unipolare”, cioè con tutte le specialità connesse (urologia, cardiologia, pneumologia etc.) e va recuperato il suo prestigioso e riconosciuto ruolo in ambito nazionale.
Occorre riequilibrare l’attività chirurgica attraverso un’attribuzione razionale di anestesisti e vanno rivisti gli spazi, superando accorpamenti critici che limitano l’operatività.
Questi sono i primi provvedimenti urgenti.
Per la verifica della attuazione andrebbe costituito un “Gruppo di lavoro di controllo”, composto (nostra proposta) da esperti nominati da Sindaci e dal Movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo”.
Ci si chiede infine:
– di quale “staff “si potrà dotare il nuovo Direttore?
– Il Direttore sarà un “isolato solista” che dovrà interfacciarsi con l’articolato apparato burocratico di Sondrio?
– Non sarebbe stato meglio delegare un Gruppo di studio con le (varie) competenze necessarie per definire un autentico assetto autonomo del Morelli, procedendo poi alla sperimentazione?
In conclusione: più ombre che luci in questa iniziativa della ASST, un’iniziativa che giunge in campagna elettorale dopo un lungo periodo (due anni e mezzo) nella quale la stessa ASST e la Regione Lombardia, con in testa l’Assessore regionale alla montagna, Massimo Sertori, hanno determinato, con scelte sciagurate (Piano del Politecnico), lo scempio del “Morelli” e della nostra sanità di montagna.
Il Movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo” (il primo che ha parlato di autonomia del “Morelli”) continuerà nella sua azione di stimolo e di controllo affinché si ritorni tempestivamente ad avere una sanità di montagna adeguata alle esigenze di tutto il territorio provinciale, con il “Morelli” ricostituito quale ospedale necessario e di assoluta eccellenza.
Dopo la campagna elettorale per le elezioni politiche nazionali si aprirà quella per le elezioni regionali: siamo certi che la nostra gente di montagna coglierà entrambe le occasioni per esprimere il proprio giudizio sulle intenzioni e soprattutto sull’operato delle forze politiche e delle Istituzioni in merito alla volontà di rilanciare il “Morelli” e la sanità di montagna, volontà che tutti oggi dicono di avere ma, per la verità, con scarsa credibilità.
Bormio, 14 settembre 2022 Per il Movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo”
avv.
Ezio Trabucchi (presidente)
Written by: Redazione