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Antonio a Morbegno.
Questo il messaggio universale che l’opera vuole veicolare, insieme alle tre colorate margherite che nella propria corolla hanno un pezzo rosso ripreso dal logo delle 3 associazioni e i recapiti per potersi informare e iscrivere.
E’ stato un lavoro lungo, appassionato, che ha coinvolto tanti volontari per più di1 anno di lavoro”.
Gli ha fatto eco il vicepresidente della Provincia e vicesindaco di Morbegno Maria Cristina Bertarelli: “Questa è un’opera generativa di bene, un segno tangibile che ci ricorda l’importanza del dono e della solidarietà.
Le associazioni del dono stanno lavorando molto per la sensibilizzazione tramite incontri nelle scuole e il punto informativo in biblioteca, a cui si aggiunge ora anche quest’opera”.
Un luogo simbolo, molto significativo per noi, dove il 1° maggio parte la nostra camminata”. “Oggi non siamo qui ad auto-celebrarci,ma a dare informazioni, come vedrete dalle scritte sulle sculture, perchè non vorremmo più sentire frasi come “non sapevo, non conoscevo” – continua Acquistapace – Questo perchè ognuno faccia delle scelte consapevoli e vada incontro a persone meno fortunate di noi che hanno bisogno del nostro aiuto per vivere e doni sangue, plasma, organi, tessuti e midollo osseo”. “Il sole sorge su tutti – ha concluso Acquistapace – come i fiori non sbocciano senza il sole, così l’uomo non può vivere senza amare e donare”.
La scultura “I Fiori del Dono” vuole essere una testimonianza concreta e duratura
dell’impegno profuso dalle tre Associazioni nel sensibilizzare e coinvolgere la popolazione in merito alla situazione sanitaria nazionale caratterizzata da persistenti criticità con inevitabili risvolti sociali, etici e morali.
Con la scultura “I Fiori del Dono” viene donata alla comunità di Morbegno un’opera di valore artistico che ci auguriamo contribuirà ad abbellire il contesto urbano e consentirà ai passanti di interrogarsi sul significato di cio’ che vedranno, nella speranza che la riflessione che ne scaturirà possa terminare con un grande si’ alla vita, all’AIDO e alla donazione degli organi”. “Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a vario titolo alla realizzazione dell’opera e in particolare l’architetto Luciano Speziale e il sig.
Gualtiero Cornaggia, consigliere e volontario del nostro Gruppo, che a vario titolo sono stati i veri motori della macchina organizzativa – ha conclusoBigiotti – Ringrazio anche le aziende che hanno fornito a titolo gratuito i materiali e la mano d’opera per la realizzazione dell’opera e le decoratrici di Forme Luci e Ombre di E’ Valtellina”.
E’ poi intervenuto il presidente di ADMO Lombardia Giuseppe Saponara insieme alla presidente della sezione di Sondrio Antonella Ioli: “Questo evento dimostra come la comunità di Morbegno e della provincia di Sondrio sia coesa e solidale, perchè con la donazione non si danno solo cellule e tessuti, ma anche un messaggio di speranza e vicinanza, importante per guarire tanto quanto le cure stesse”. “Quest’opera rappresenta i sentimenti di chi l’ha voluta, con colori diversi e anche pezzi con orientamenti diversi – ha spiegato l’architetto Luciano Speziale che ha coordinato le 18 figure tutte volontarie coinvolge per la progettazione e la realizzazione – perché la vita spesso va secondo direzioni diverse e inaspettate”.
Giuseppe Longhini, Arciprete di Morbegno, l’ha benedetta.
E tra gli applausi generali e la foto di gruppo dei promotori si è conclusa la “piccola grande festa” delle Associazioni del dono.
Written by: Radio TSN