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Piuro, Castione, Caspoggio, Tresivio e Teglio: assegnati contributi della Provincia di Sondrio per scavi archeologici

today3 Marzo 2023 149

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calvario tresivio

Sono cinque i Comuni valtellinesi e valchiavennaschi che usufruiranno di un contributo di 20.000 € ciascuno per proseguire campagne di scavo archeologico avviate negli scorsi anni

La Provincia di Sondrio, grazie a un bando di 100.000 €, ha finanziato progetti per proseguire importanti ricerche archeologiche nei comuni di Piuro, Castione, Caspoggio, Tresivio e Teglio, che consentiranno di portare alla luce manufatti e reperti dall’età del Rame, al Medioevo, fino al Seicento.

A Teglio proseguiranno le indagini archeologiche già in corso al “Dos del Castel”, sede dell’antico castello medievale del quale si conservano la torre “de li Beli Miri” e la chiesa di S.

Stefano.

Durante la campagna 2022 sono state aperte due aree di scavo vicine alla torre dove è stato possibile riportare alla luce una scalinata monumentale semicircolare direttamente scavata nella roccia, riconducibile al XIII secolo, e un’abitazione trecentesca che ha restituito numerosi reperti della vita quotidiana del castello bassomedievale (punte di freccia per arco e balestra, frammenti di ceramica di produzione comasca e padana, frammenti di pietra ollare, chiavi, cerniere, chiodi, strumenti di lavoro, coltelli, monete di area lombarda, tirolese, grigione).

Nel 2023 si amplierà l’area indagata aprendo uno scavo a sud della torre: questo permetterà di indagare altri edifici bassomedievali (almeno tre strutture), ad oggi solo parzialmente scavati, e di recuperarne i relativi materiali archeologici.

Proseguiranno anche le indagini archeologiche dell’area Belfort a Borgonuovo per continuare la riscoperta dell’ Antica Piuro sepolta da una frana nel 1618: oltre al restauro e consolidamento degli antichi ruderi situati nella zona del Palazzo Vertemate di Belfort e delle pertinenze esistenti, si realizzerà un accesso allacamera ipogea detta “Cantina del Piocc”.

L’obiettivo più a lungo termine è la creazione di un piccolo parco archeologico dell’Antica Piuro, che assieme al museo ad essa dedicato e ai palazzi nobiliari antichi ancora esistenti potrà divenire certamente un’attrattiva turistica della Valchiavenna, garantendo anche una miglio- re tutela del bene.

Le indagini e gli scavi in località “Castello” di Caspoggio , avviati nel 2020 grazie al progetto “Le radici di un’identità”, hanno permesso di portare alla luce reperti che documentano la frequentazione del luogo fin dall’età del Bronzo.

Le strutture medievali consistono in quel che resta di un castello di fondazione duecentesca (torre d’angolo, cisterna e palazzetto residenziale) racchiuso da un muro di cinta.

Nel 2023 si conti- nuerà lo scavo stratigrafico per individuare eventuali altre strutture del castello ancora interrate e si procederà con il ripristino delle aree già indagate e la valorizzazione architettonica e paesaggistica del luogo.

Lo scopo della ricerca archeologica al colle del Calvario di Tresivio ( nella foto )sarà quello di indagare un’area di sicuro interesse, documentato dai reperti finora noti che datano dall’età del Rame fino al Medioevo.

Nel luogo infatti si trovava un villaggio preistorico e protostorico abitato per lunghi secoli.

Le ricerche si prefiggono quindi, in generale, di portare nuova luce su quello che può essere considerato uno dei siti con più alto po- tenziale archeologico di tutta la Valtellina, per tutto il periodo che va dalla preistoria al medioevo.

La campagna di scavo permetterà in particolare di precisare la durata della presenza umana nel sito dell’antico castrum di Tresivio e, data l’abbondanza anche di resti di età romana, di approfondire le dinamiche di romanizzazione della Valtellina.

Nel centro di Castione si riporteranno alla luce gli ambienti del castello situato appena a valle della chiesa di S.

Rocco (ora auditorium) per comprenderne meglio le originarie funzioni.

Il castello, che si trova su un bellissimo dosso panoramico, è il luogo che ha dato origine al paese di Castione in seguito all’abbandono di Andevenno; la sua riqualificazione, oltre ad avere un interesse storico, si inserisce in un insieme di interven- ti che valorizzano l’area del centro del paese dove hanno sede anche l’auditorium, la biblioteca, il palazzo scolastico e la chiesa parrocchiale di San Martino.

Omar Iacomella, consigliere delegato per la Cultura, ha dichiarato: “E’ con grande gioia che la Provincia di Sondrio ha avviato questo bando volto a mettere anzitutto in rete tutte le attività archeologiche ad oggi attive in Valtellina e Valchiavenna.

L’auspicio è che con questi fondi si possa proseguire nelle ricerche ma soprattutto avviare un tavolo provinciale di coordinamento e divulgazione dei risultati, in modo che possano nascere nuovi obiettivi e strategie comuni tra le diverse realtà beneficiarie di questo primo bando culturale per la provincia di Sondrio”.

Tutte le campagne di scavo, naturalmente autorizzate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, verranno realizzate da professionisti qualificati in collegamento con diverse università.

I lavori saranno completati entro novembre 2023 e i risultati promossi con varie iniziative, come open day, giornate studio per le scuole e pubblicazioni







Written by: Redazione

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