Dal 21 marzo è decollato il progetto di rugby integrato “Solo chi sogna può placcare le stelle” voluto e poi concretizzato dai nostri atleti/educatori Silvia, Pietro e Andrea che già seguono i nostri piccoli aquilotti.
Il progetto nasce dal desiderio e dall’entusiasmo che la FIR, attraverso il corso per operatori di rugby integrato, ha fatto crescere in noi.
Siamo tre ragazzi uniti dalla passione per lo sport e che hanno trovato nel rugby un luogo in cui crescere sia a livello personale che sportivo.
Il corso della federazione che abbiamo potuto seguire grazie al Sondrio Rugby, ci ha infatti permesso di esplorare da vicino un mondo a noi ancora sconosciuto che, però, rappresenta a pieno la nostra idea di sport, di gruppo e di inclusione.
L’idea è quindi quella di creare un momento di incontro basato sullo sport e sul gioco che possa permettere a chiunque sia interessato di sentirsi parte di un gruppo squadra che segue i principi base del rugby: sostenere, continuare e avanzare insieme.
Questo progetto si discosta infatti dai classici con obiettivi di tipo riabilitativo per persone con disabilità psichiche, intellettive e/o fisiche; l’obiettivo è usare lo sport come mezzo di inclusione, abilitazione e occasione per migliorare le prestazioni di ogni atleta; usando il gioco come mezzo di svago e di crescita poiché contribuisce al benessere cognitivo, fisico, sociale ed emotivo; usando la squadra come mezzo sociale per implementare le capacità relazioni di ogni atleta.
Non saranno infatti degli incontri con atleti di serie A che fanno fare movimenti a persone di serie B ma sarà un unico gruppo di atleti, tutti allenatori e tutti giocatori, che sosterranno il compagno nel momento del bisogno e apprenderanno da lui tutto ciò che può portare ad un miglioramento utile per la squadra.
Il rapporto tra ogni componente del team si baserà quindi su una modalità di tipo biunivoca.
Il rugby integrato
Il rugby integrato prevede l’interazione paritaria e a pieno contatto di atleti con diverse abilità per migliorarne non solo le condizioni fisiche ma, soprattutto, mentali e comportamentali necessarie per una reale inclusione e relazione tra le persone.
In questa tipologia applicativa il rugby non è altro che il mezzo per permettere l’interazione e il divertimento di tutti i partecipanti al progetto.
Gli incontri sono infatti allenamenti finalizzati al miglioramento degli schemi motori di base e delle capacità psicomotorie dei partecipanti, senza necessità di attenersi ai gesti tecnico-tattici specifici, alla necessità del contatto e l’introduzione della componente di agonismo insita delle partite e dei tornei.
La crew
Silvia Spini, studente in scienze dell’educazione, giocatrice ed educatrice;
Pietro Mazza, laureato in scienze motorie, giocatore ed educatore;
Andrea Perregrini, laureato in scienze motorie ed educatore;
Michela Baldini, insegnante di asilo nido ed educatrice storica;
Paola Giotta, ex giocatrice;
Sara Meraviglia, ex giocatrice ed educatrice;
Gennaro Nocella, educatore.
Gli allenamenti
Ogni lunedì, dalle 18 alle 19.
Sono ammesse tutte le persone a partire dai 14 anni.
Per qualsiasi informazione potete contattare Silvia al +39.342.7510438 che sarà felice di rispondere a ogni vostra domanda.
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