Un uomo di 54 anni ha perso la vita ieri in Valchiavenna, in seguito a un malore. Si trovava con un amico lungo la ferrata situata sopra l’abitato di Mese; avevano praticamente completato l’ascesa, quando si è sentito male. Immediata la richiesta di aiuto: la centrale ha mandato subito sul posto l’elisoccorso di Bergamo di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza. Attivate per eventuale supporto all’équipe di elisoccorso anche le squadre territoriali della Stazione di Chiavenna, VII Delegazione del Cnsas – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico e il Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza. Il medico ha constatato il decesso. Il corpo dell’uomo è stato riportato a valle. L’intervento è cominciato intorno alle 12:30 ed è finito alle 14:00 circa.
Soccorritori all’opera ieri mattina intorno alle 9:00 al Pizzo Badile. Una cordata composta da due persone è stata investita da una scarica di sassi, mentre stavano risalendo la via normale, circa a metà parete. L’uomo ha riportato ferite alle braccia e alle gambe, la ragazza aveva una contusione alla caviglia. La stessa scarica ha coinvolto una seconda cordata, che si trovava più in basso: un alpinista è stato colpito dai sassi ed è precipitato per alcuni metri, procurandosi vari traumi. L’intervento, molto tecnico, è stato compiuto grazie alla perizia del tecnico di elisoccorso del Cnsas, sempre a bordo del mezzo, oltre che dell’équipe. I due alpinisti sono stati recuperati e trasportati nella piazzola del Cnsas in Val Masino, dove era presente una squadra di tecnici – quattro i soccorritori inpegnati – pronti per essere imbarcati in caso di necessità; sul posto anche l’ambulanza. Nel frattempo l’elisoccorso di Sondrio di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza ha recuperato anche l’altro alpinista infortunato e lo ha trasportato in ospedale. L’intervento si è chiuso alle ore 12:00.
In Valmalenco, intanto, intervento per i tecnici del Soccorso alpino, Stazione di Valmalenco della VII Delegazione Cnsas Valtellina – Valchiavenna. Intorno alle 8:00 è arrivata la richiesta per una bambina che aveva avuto un malore nella zona del rifugio del Grande Camerini. La centrale ha mandato sul posto il Soccorso alpino e il Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza, intervenuto con l’elicottero. Una squadra del Cnsas ha raggiunto la zona a piedi, altri soccorritori sono stati portati in quota con l’elicottero della GdF. La ragazzina è stata valutata e portata in ospedale. L’intervento è finito poco dopo mezzogiorno.
A Valmasino, intervento ieri sera per il mancato rientro di due escursionisti. Stavano scendendo dal rifugio e dovevano rientrare a casa ma in zona la copertura di rete è scarsa. Il ritardo ha allarmato i familiari, che hanno chiesto aiuto. La richiesta d’intervento per le squadre del Soccorso alpino, Stazione di Valmasino della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna, da parte di Soreu delle Alpi è arrivata intorno alle 22:30. Quattro tecnici della Stazione e i militari del Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza sono saliti e hanno individuato i due escursionisti, in località Preda Rossa, in una zona abbastanza difficile da raggiungere. È quindi stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza, decollato dalla base di Caiolo, che dopo il sorvolo li ha recuperati con il verricello. L’intervento si è concluso stanotte, con il rientro delle squadre.
Ancora a Madesimo, interventi nella serata e nella notte tra sabato e domenica per la Stazione di Madesimo del Soccorso alpino: la prima attivazione da parte di Soreu delle Alpi è arrivata poco dopo le 17:00 di ieri per una ragazza caduta sulla pista di downhill in zona Aquarela. Sono intervenuti cinque tecnici del Cnsas – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico e i militari del Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza. Raggiunta dai soccorritori, la ragazza è stata valutata nella parte sanitaria, poi trasportata con la barella fino alla strada, dove c’era l’ambulanza. L’intervento è finito poco prima delle 19:00. L’altro intervento è partito intorno alle 21:40, nel comune di Campodolcino, a quota 2050, per un malore al rifugio Chiavenna, all’Alpe Angeloga. In accordo con Soreu le squadre hanno raggiunto il rifugio, dove c’era il ragazzo per cui era stato chiesto aiuto. Dopo la valutazione delle condizioni sanitarie, si è deciso di trasportarlo con barella portantina fino all’abitato di Fraciscio. La discesa a piedi è durata circa un’ora e mezza, il ragazzo è stato portato fino all’ambulanza. L’intervento è finito all’una di stanotte, impegnati otto tecnici Cnsas e il Sagf.
Partirà giovedì 13 luglio la delegazione italiana e morbegnese che, come avviene puntualmente da più di 40 anni a questa parte, parteciperà sabato 15 luglio alla 46^ Snowdon Race, gara internazionale di corsa in montagna gemellata con il Trofeo Vanoni. Gemellaggio sportivo, nato grazie all'impegno e alla lungimiranza di Gianpietro Bottà e Ken Jones, che è sfociato nel 2004 nel gemellaggio tra Morbegno e Llanberis. Dal primo scambio avvenuto nel lontano […]