Ha visto le stampe, a luglio di quest’anno, “Pandemi Diyaloglari” (Dialoghi della Pandemia- Ceres), pubblicazione bilingue della giornalista turca Mine Turkili, frutto dell’intenso lavoro di scrittura nell’ambito di “Casomai ci scriviamo”, chat attivata nel periodo della pandemia in Italia dalla siciliana Marilia Di Giovanni e in Turchia dall’autrice del libro. Una cinquantina i partecipanti da tutta Italia hanno postato i loro testi, tra i quali anche la poetessa Valtellinese Paola Mara De Maestri, che dopo una selezione degli scritti pervenuti da parte degli organizzatori, ha visto pubblicati una quindicina di suoi testi, non tutte poesie, che rappresentano il periodo da maggio a ottobre 2020.“Avevo sentito casualmente parlare di questa iniziativa durante una trasmissione su Rai 3 dedicata alla cultura- dichiara De Maestri- ed ho subito pensato di contattare Marilia. Ho visto che avevamo dei contatti in comune su fb, quindi le ho scritto per chiedere informazioni e conoscere meglio il progetto. Marilia mi ha risposto, si è dimostrata immediatamente disponibile e mi ha coinvolta in questo bellissimo gruppo di scrittura. Un’esperienza per me arricchente, sia dal punto di vista della scrittura sia umano. In quei mesi di forzato isolamento abbiamo sicuramente maturato l’opportunità di riflettere sulla nostra vita, sulle cose di valore, alle quali dare la priorità. Testimonianze importanti da tramandare, per evitare che come spesso accade, terminato “il pericolo” tutto finisca nel dimenticatoio”. “Durante la pandemia amici da tutti il mondo ci scrivevano – spiega Marilia – e Mine ad un certo punto mi ha proposto di partecipare alla chat che aveva creato, ma capivo poco perché molti scrivevano in turco. Lei ogni giorno inviava delle frasi “sospese” non complete del tipo “…la distanza fisica è per me/ per il mio corpo…” o “… nel mio nuovo ordine di priorità metto al primo posto….” e tante altre. Ognuno di noi poteva completarle, portarle con sè durante la giornata e leggere quelle degli altri. Erano frasi semplici che mi aiutavano a sentire come stavo, quali emozioni mi abitavano, come stavano cambiando i miei gesti quotidiani in reazione alla paura della pandemia ed alla costrizione del lockdown. Mi sosteneva leggere la quotidianità degli altri e delle altre, esseri umani come me ovunque vivessero. Era un modo concreto di sentire la comunanza, di sentirsi umani, di coltivare spazi di ascolto di se stessi e degli altri. Così ho pensato che si poteva provare a coinvolgere altri amici italiani e ho proposto a Mine di aprire una chat italiana”. “L’idea di questo progetto nasce anche perché voglio lasciare una traccia per le generazioni del futuro- dichiara Mine-. Noi contemporanei dimentichiamo tutto molto facilmente. Per non dimenticare ho voluto scrivere quanto è accaduto durante questo periodo così drammatico per l’umanità. Erano iscritte alla chat una trentina di persone, ma non tutte hanno scritto qualcosa. Alcuni hanno partecipato e poi hanno lasciato il gruppo, ma nel frattempo entravano altri. Il gruppo era molto “in movimento”. All’inizio non pensavo di pubblicare. Avevo paura di perdere gli scritti di internet e di whatsapp e allora ho pensato che era meglio pubblicare per non perdere nulla. Volevo qualcosa in mano. Si è pubblicato il libro per i nostri figli, per le generazioni future che possono forse leggere questo libro e capire come abbiamo vissuto. Per me è stata una cosa meravigliosa sperimentare che non c’erano confini, ho percepito un sentire comune in tutto il mondo. L’Italia è nel mio cuore da tanti anni e ho avuto un dolore molto grande all’inizio per ciò che stava succedendo”.
Nel mio Paese ci sono il liceo e il consolato italiano. Partirò da questi luoghi della cultura per far conoscere il libro. Istanbul è una capitale internazionale e ci sono molti italiani che vivono lì. In Turchia si farà la prima presentazione in autunno, a Istanbul, nella libreria Franksteyn Kitabevi. La prima presentazione italiana si è appena svolta a Siracusa ad agosto, dove l’autrice ha vissuto quattro anni qui dal 2000 al 2004. Si occupava di giornalismo e ha scritto un libro sul movimento antimafia in Sicilia.
Titolo Libro: Pandemi DIyaloglari – Dialoghi della pandemia, Ceres editore 2023 – illustrazione di Michele Pieretti.