Sono in fase di ultimazione gli interventi previsti nell’ambito del bando di Regione Lombardia sulla Legge 9/2020, finalizzato alla promozione di lavori di tutela e risanamento delle acque lacustri, al quale la Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola ha partecipato con un proprio progetto, suddiviso in tre Azioni specifiche, finanziato nello scorso anno, redatto da un team tecnico – scientifico.
Il cronoprogramma delle opere prevede la cantierizzazione per gli interventi previsti nell’Azione 2 del progetto complessivo, interventi propedeutici al miglioramento della qualità delle acque e riqualificazione degli ecosistemi spondali del Pozzo di Riva, in una delle aree naturalistiche più significative della Riserva, tra i comuni di Samolaco e Novate Mezzola, nella ZSC Pian di Spagna e Lago di Mezzola, spiega il Presidente, geom. Roberto Vignarca.
In sintesi gli assunti concettuali su cui si fonda il progetto, come analiticamente riportato nella relazione tecnica allegata allo stesso, sono i seguenti:
attuare interventi ed opere per risolvere l’impatto sul lago di Mezzola derivante degli eventi
calamitosi ed eccezionali conseguenti alla frana del Pizzo Cengalo;
raccordare e coordinare in un unico progetto diversi interventi strutturali alcuni dei quali già a bilancio dell’Ente;
intraprendere una strategia operativa per affrontare in modo organico un percorso a medio-lungo termine per completare il risanamento del lago di Mezzola e del Pozzo di Riva.
Il progetto si pone in attuazione e in risonanza con le finalità di specifiche azioni previste dal Piano di Gestione della ZSC IT2040042 – Pian di Spagna e Lago di Mezzola, attuando le seguenti schede:
IA 1 – Sfalcio dei canneti con puntuali interventi a mosaico, in modo da riavviare le dinamiche vegetazionali e, nel contempo, creare importanti nicchie trofiche per il Tarabuso, grande uccello di palude barrato e screziato dalle tinte marroni – brune. Gli occhi e il becco sono gialli, le zampe sono verdi.
IA 2 – Predisposizione di aree rifugio per le specie prioritarie, favorendo la diffusione di aree di canneto e boschetti in vari settori del SIC, e isolando, ove possibile, settori di canneto con canali.
RE 3 Attuazione delle norme di salvaguardia delle zone d’acqua identificate come RN3 nel Piano
della Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola, per contrastare il disturbo antropico da terra e da lago.
Particolare attenzione è assunta all’azione che prevede il taglio selettivo della biomassa di macrofite del Pozzo di Riva, aree prioritarie per il contenimento dello sviluppo di Nuphar lutea, una pianta acquatica che vive di preferenza nelle acque ferme o a lento decorso, e di Elodea nuttalli, pianta aliena.
Per la prima volta, in Riserva, la rimozione meccanica è eseguita con lo sfalcio a varie profondità. Ciò ha implicato l’utilizzo di macchinari, come scavatrici con benne appositamente modificate per rastrellare l’apparato vegetativo delle piante, a cui è seguito lo smaltimento della massa vegetale lontano dal sito, in modo da sfavorire una successiva re-infestazione. Il target di questa azione è la specie alloctona Elodea nuttalli nonché il contenimento di Nuphar lutea che sulla base dei rilievi effettuati ed in considerazione delle indicazioni gestionali di ARPA recepite dall’Ente Gestore, è opportuno contenere in termini di sviluppo. Con il presente intervento si è inteso operare in modo estensivo agendo su tutto il bassofondo del Pozzo di Dascio interessando una nuova superficie complessiva di circa 2.5 ha di estensione.
L’intervento più efficace come dimostrato dall’applicazione dei protocolli sperimentali sviluppati nell’ambito del progetto LIFE GESTIRE 2020, è costituito sia dalla estirpazione manuale con l’uso di apposite benne modificate “a rastrello” e operanti da natante. Durante le fasi operative si è avuta la massima cura nel rimuovere l’intera pianta e nel non disperdere alcun frammento. Per questa tipologia di azione è stato necessario l’impiego di personale esperto, con comprovata competenza ed esperienza di lavori analoghi.
Per le operazioni sul Pozzo di Riva si è prevista esclusivamente l’estirpazione manuale operata da una squadra composta da un numero di 4 persone operanti da natante con l’impiego di rastrelli, forche ed altri strumenti adatti allo scopo, in acqua con profondità inferiore ad 1 m. Fondamentale durante questa fase è stato quindi l’utilizzo di barre galleggianti corrugate intorno all’area di taglio, in modo da evitare la dispersione della pianta e quindi l’ulteriore colonizzazione in altre aree. I frammenti accumulati lungo la barra galleggiante sono stati poi raccolti e smaltiti insieme alla biomassa ottenuta dallo sfalcio. Il materiale recuperato è stato stoccato direttamente e successivamente trasportato al punto di scarico più vicino.
Altrettando importante è stato l’intervento previsto sulla gestione del canneto del Pozzo di Riva che interessa l’ambito demaniale della sponda sud-occidentale del Pozzo di Riva per 5 ha complessivo di superficie.
L’azione svolta si è concretizzata in un intervento estensivo sulla fascia costiera del canneto, eliminando manualmente le specie alloctone presenti (prevalentemente Reynoutria sp., Phytolacca sp. e Buddleja davidii) ed intervenendo in modo puntuale per indirizzare dinamiche evolutive positive del fragmiteto.
L’intervento è corredato dalla delimitazione della fascia di canneto demaniale da preservare per le finalità di biofiltrazione del carico organico residuo associato al dilavamento delle aree agricole circostanti. Per questa attività verranno installati picchetti di legno delimitatori ad identificare in modo univoco il perimetro esterno del canneto demaniale.
Nell’area del Pozzo di Riva la vegetazione naturale è quella palustre e perilacustre dei Magnocariceti e Fragmiteti. In queste zone la vegetazione naturale e quella di derivazione antropica si contengono lo spazio e la prevalenza dell’una sull’altra dipende dall’intensità del lavoro agricolo.
Attorno al Pozzo di Riva sono presenti aree molto interessanti dal punto di vista naturalistico. Proprio qui, compatibilmente con le pratiche agricole, è possibile osservare praticamente tutti i tipi di vegetazione legati all’elemento acqua, da quelli più prettamente acquatici a quelli semplicemente igrofili, ossia tutti i vegetali che vivono bene in ambiente sempre umido.
La gestione di un’area come la nostra, dove tutti i processi naturali sono fortemente connessi tra loro, deve prioritariamente garantire l’esecuzione dei lavori migliorativi e funzionali al mantenimento degli habitat presenti, senza sottoporre ad alcuno stress le popolazioni animali e vegetative presenti.
È uno sforzo quotidiano per mantenere e coniugare al meglio gli standard altissimi di conservazione e mantenimento del patrimonio presente, che caratterizza la ZSC7ZPS Pian di Spagna e Lago di Mezzola, inserita anche nella Rete Natura 2000 con precise responsabilità.
Mercoledì 20 settembre nella Sala Consiliare del Comune di Tirano si è svolta la conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale 2023/2024 che si aprirà martedì 14 novembre con lo spettacolo “Come sei Bella Stasera” che vedrà in scena con Gaia De Laurentiis e Max Pisu. TiranoTeatro 2023/2024 rappresenta un punto di continuità nella vita culturale della Città di Tirano grazie alla direzione artistica di Lorenzo Minniti e […]