A volte non servono le parole per farti capire che hai fatto una gran cosa, che hai reso felici le persone, che hai organizzato un evento che va molto oltre lo sport. L’abbiamo visto sui volti degli atleti, accolti al traguardo come fossero tutti campioni, negli occhi delle donne che hanno ricevuto una rosa rossa come premio a fine gara e venivano a ritirarla con la propria compagna di squadra a braccetto o per mano, nella commozione di Jean Claude Louison che ha abbracciato i suoi ragazzi al traguardo subito dopo avergli regalato la nona vittoria che hanno dedicato al compianto Gianpietro Bottà, negli abbracci vigorosi ricevuti dagli atleti stranieri che ringraziavano per averli invitati ancora una volta al Trofeo Vanoni. Quando fai il bilancio post gara, più che i numeri, i riscontri cronometri, le visualizzazioni sui social o della diretta, quello che veramente conta è quello che hai dato e che hai ricevuto, ed anche quest’anno è stato veramente tanto.
Ore di lavoro, discussioni, telefonate, mail, richieste scritte, fatica, contatti e interazione con altri gruppi, per essere all’altezza delle aspettative. Pensiamo di esserci riusciti, pensiamo che il meteo ci ha dato un grande aiuto, pensiamo che il pubblico è stato ancora una volta fantastico e gli atleti ancor di più, pensiamo che veramente ne vale la pena, perché quando ti senti dire che il Trofeo Vanoni è unico, che l’atmosfera che si respira a Morbegno è fantastica, che il percorso è super ed il tifo da pelle d’oca, allora tutta la fatica scompare e quel sorriso che hai visto sui volti di centinaia di atleti, l’entusiasmo dei giovani atleti che dopo aver corso la proprio gara sono andati sul percorso a tifare i campioni, allora quel sorriso e quell’entusiasmo diventano anche tuoi, perché come mi ha confessato qualche anno fa l’amico e giornalista Maurizio Torri “il Vanoni è un po’ di tutti”, ed è per questo che è unico e speciale, è per questo che in tanti non si tirano mai indietro quando hai bisogno un aiuto nell’organizzazione, è per questo che tutta la Comunità di Morbegno e tutti gli appassionati di corsa in montagna si stringono intorno al CSI Morbegno e diventano i protagonisti stessi del Trofeo Vanoni. Ed ora che il percorso è stato ripulito e tutta la zona arrivo smantellata, ora che gli atleti stranieri sono in volo verso casa, ora che il pubblico è tornata alla routine quotidiana, dentro ti senti già quel vuoto che lasciano le grandi esperienze e non hai ancora fatto in tempo a smaltire la fatica che già pensi al prossimo Trofeo Vanoni. Che tu sia organizzatore, volontario, addetto ai lavori, atleta, tifoso, appassionato, sai già che la quarta domenica d’ottobre non puoi mancare.
Grazie, a tutti, di cuore, perché il Trofeo Vanoni è grande grazie a tutti voi.
Cristina Speziale
Addetto stampa G.S. CSI Morbegno
66° TROFEO VANONI: IL BILANCIO POST-RACE
Quasi 1000 atleti, gare emozionanti e combattute a livello sia femminile sia maschile, la macchina organizzativa che non ha tradito le attese, un meteo che last minute ha offerto il sole; il bilancio del Trofeo Vanoni, anche quest’anno, è positivo. “Tutto è andato per il meglio – le parole del presidente del GS CSI Morbegno Giovanni Ruffoni – siamo pienamente soddisfatti e crediamo lo siano anche gli atleti e il pubblico. Come CSI Morbegno siamo riusciti a cogliere un ottimo 6° posto con Francesco Bongio, Diego Rossi e Marco Leoni ed il titolo regionale assoluto, mentre la staffetta di Cinzia Zugnoni e Sara Asparini si è piazzata seconda nelle master A. Speravamo ovviamente di vincere il Minivanoni, ma la Polisportiva Albosaggia ha meritato il successo sia per il numero di atleti che ha portato a Morbegno, sia per i piazzamenti”. Anche la diretta TV, novità 2023 insieme alla formula a staffetta per la gara femminile, ha riscosso consensi: 2500 visualizzazioni per la gara uomini e 1500 per quella donne sul canale Youtube di Sportdimontagna, a cui si aggiungono coloro che hanno seguito davanti alla TV sintonizzati su TeleSondrioNews. “Sicuramente abbiamo ampi margini di miglioramento – spiega il giovane consigliere Francesco Bongio – ma abbiamo fatto un primo passo ed era importante offrire questa nuova modalità di fruizione dell’evento restando al passo con i tempi. Un grandissimo ringraziamento a Maurizio Torri che ci ha supportato nell’organizzazione, a SpeedTimeProductione e a Paolo Germanetto per il commento tecnico”. Unanimi i commenti positivi delle varie squadre partecipanti:” Siamo stati benissimo, gara sempre perfetta e la gara a staffetta femminile è stata spettacolare, lo spirito di squadra anche in uno sport individuale è veramente un aspetto bellissimo ed entusiasmante” il messaggio della Repubblica di San Marino; “Tanti complimenti per l’organizzazione, ma soprattutto ai morbegnesi per l’attaccamento dimostrato. Noi in Friuli abbiamo un po’ di aficionados, ma niente a che vedere con il calore, l’organizzazione e l’attaccamento dei valtellinesi” il commento l’US Aldo Moro Paluzza.
“Questa è una famiglia! Una famiglia!”. Con queste parole urlate da Nico Rodriguez verso i compagni prima dell’abbraccio finale su un campo ormai deserto, con gli spalti che si andavano svuotando in un silenzio eloquente, si è chiusa una delle sfide più emozionanti e ricche di colpi di scena di questa stagione biancazzurra. La Nuova Sondrio scendeva nella cittadina bergamasca fondata nell’Alto Medioevo dall’unione di tre comuni a scopo difensivo […]