Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera preliminare a una
misura fondamentale per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, colmando una lacuna
normativa ed affrontando le differenze territoriali. La legge mira ad una definizione chiara di montagna, che
rappresenta oltre il 35% del territorio nazionale, ed a superare gli squilibri economici e sociali attraverso
misure che assicurino il riconoscimento, la promozione, la valorizzazione e la tutela della peculiarità di
territori di importanza strategica per la nazione. Centrali temi quali scuola, sanità e servizi pubblici. Per la
scuola vengono introdotte disposizioni e opportunità per assicurare il servizio scolastico nelle zone montane,
mentre una serie di misure sono volte ad incentivare l’attività di medici e operatori socio-sanitari nelle terre
alte. E’ previsto, ad esempio, per entrambe le categorie, punteggi aggiuntivi nelle graduatorie per coloro che
prestano il loro servizio nei centri di montagna, o doppi per ciascun anno di attività lì svolta, con la
concessione di un credito d’imposta o indennità specifiche a favore di coloro che si trasferiranno in un
Comune montano. Lo sviluppo socio-economico dei territori montani, si legge nel testo del ddl, sarà garantito
anche dalla copertura e accesso alla rete internet in banda ultra-larga, con particolare riguardo a quelle che
sono soggette a maggiore rischio di spopolamento per garantire non solo connessione ma opportunità di
innovazione e applicazione di nuove tecnologie, utili nel lavoro, la scuola e la sanità. Previste poi misure a
tutela dei territori montani, nello specifico per la valorizzazione di pascoli, boschi ed ecosistemi, bacini idrici e
ghiacciai, incentivi agli investimenti e alle attività diversificate di agricoltori e silvicoltori montani e rifugi di
montagna. Infine, il disegno di legge prevede misure specifiche per lo sviluppo socio economico, quali:
misure fiscali per imprese montane di giovani e in favore delle imprese che promuovono il lavoro agile,
agevolazioni per acquisto e ristrutturazione di abitazioni principali in montagna e misure per la valorizzazione
e la tutela delle professioni della montagna. La nascita della nuova strategia per la Montagna Italiana sarà
utile ad individuare le priorità e le direttive delle politiche per le zone montane, garantendo anche rilevanti
risorse economiche aggiuntive, per favorire i giovani ed il ripopolamento dei territori montani. Il testo, in
attesa di esame nella Conferenza Unificata, sarà successivamente sottoposto al Consiglio dei Ministri ed alle
Camere per l’approvazione definitiva. “L’approvazione del nuovo ddl Montagna rappresenta una tappa
fondamentale per superare le disparità tra i territori e garantire pari opportunità, sociali ed economiche, alle
comunità delle aree montane. Ringrazio il Ministro Calderoli per l’impegno profuso nel portare a termine
questo documento che conferma l’impegno del Governo nel riconoscere e affrontare le specifiche sfide delle
zone montane, contribuendo a costruire un futuro più equo per tutte le regioni italiane”, commenta il
Presidente UNCEM Lombardia Tiziano Maffezzini.
Personale del Soccorso Alpino impegnato nel territorio dello Stelvio nelle ricerche di uno sciatore del quale si sono perse le tracce da ieri. L'ultimo contatto con l'uomo risale alle 14,00 di ieri, alla chiusura degli impianti: stava bene ma, allo stato attuale, di lui non si hanno notizie. Seguiranno aggiornamenti.