Sei serate di proiezione, 13 filmati in concorso, ospiti, mostre, libri e concerti per riflettere
sulla natura
Al centro c’è un concorso che si caratterizza per l’alto livello scientifico e cinematografico dei documentari,
tutt’attorno un programma che si nutre di linguaggi diversi per arrivare alla mente e al cuore del pubblico: i
due weekend in natura di Sondrio Festival, la Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi, vivono tra
contemplazione e riflessione. La magnificenza della natura, che sconvolge e affascina, le emergenze
ambientali, che scuotono e colpiscono, si ritrovano nei tredici filmati in concorso provenienti da tutto il
mondo, nei quali alla bellezza estatica si contrappone la drammaticità della realtà. Sette giornate dense di
iniziative e sei serate di proiezione per un’edizione, la XXXVII, che si annuncia bella e coinvolgente, all’altezza
delle aspettative di un pubblico appassionato e competente: si comincia venerdì 17, fino a domenica 19, e di
nuovo da giovedì 23 a domenica 26 novembre. La formula agevola il pubblico sondriese, che può attardarsi
davanti al grande schermo del Teatro Sociale, e offre l’opportunità ai turisti che frequentano la valle e a chi
viene da fuori di godere dello spettacolo della natura nei giorni lasciati liberi dagli impegni di lavoro.
La presentazione ufficiale della rassegna si è svolta questa mattina nella Sala Consiglio di Palazzo Pretorio:
ad aprirla la presidente di Assomidop, e assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione del Comune di
Sondrio, Marcella Fratta. «Sappiamo che i cittadini attendono con ansia Sondrio Festival – ha esordito -, e
questo non può che farci piacere. Ci rivolgiamo a loro, ai giovani soprattutto, affinché siano consapevoli
dell’importanza di conservare e tutelare l’ambiente. Il valore aggiunto di questa manifestazione è
rappresentato dalla sua dimensione internazionale e dalla trasversalità delle proposte che siamo in grado di
offrire grazie ai partner che la sostengono e la migliorano, ai quali va il nostro ringraziamento. L’auspicio è
che il programma sia gradito e che il pubblico colga questo invito alla riflessione sui temi ambientali». Ogni
sera due documentari, tre la prima, preceduti dalle “Conversazioni”, incontri con grandi ospiti che
introducono i temi legati alla natura, al rapporto tra uomo e ambiente, attraverso esperienze di vita e scelte
professionali non ordinarie. Diffondere conoscenza, costruire consapevolezza: due obiettivi in uno per
Sondrio Festival che unisce la dimensione ludica a quella educativa in una riuscita contaminazione di stili e
di linguaggi che il pubblico ha dimostrato di apprezzare. Temi sui quali si sono soffermati il presidente del
Bim Alan Vaninetti, presente anche in rappresentanza della Provincia, e il presidente di Fondazione
ProValtellina Marco Dell’Acqua: due enti, il primo anche membro di Assomidop, che ogni anno rinnovano il
loro sostegno a Sondrio Festival. «Questo è l’evento culturale più importante della provincia – ha sottolineato
il presidente Vaninetti – che unisce due tematiche fondamentali: l’ambiente e la cultura, quest’ultima intesa
come sensibilizzazione ed educazione. Apprezzo molto la sensibilità con la quale viene promossa l’attività
per i ragazzi delle scuole». «È diventata una piacevole consuetudine per Fondazione ProValtellina essere
partner di Sondrio Festival – ha evidenziato il presidente Dell’Acqua, anche membro della Commissione
Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo -. Questa manifestazione concentra la sua attenzione sui
quattro settori d’intervento di ProValtellina e di Fondazione Cariplo: l’ambiente, la cultura, la ricerca
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scientifica e il sociale. È importante che i giovani siano educati affinché si rendano consapevoli dei danni e
agiscano per prevenirli».
Nell’immagine ufficiale dell’edizione 2023 di Sondrio Festival, al solito suggestiva, colpiscono i tre occhi
ritratti a connotare sguardi diversi: due sono di una civetta, il terzo è quello in penombra di un leopardo. I
due animali, simboli a loro modo unici di una natura dalle mille sfaccettature, compaiono insieme per poi
dividersi nel programma a rappresentare ciascuno un weekend della manifestazione: la civetta il primo, il
leopardo il secondo. Doriano Codega, presidente del Parco delle Orobie Valtellinesi, socio attivo di
Assomidop, ha incentrato il suo intervento sui due pilastri del rispetto e della tutela delle aree protette.
«Puntiamo sui giovani – ha precisato – e per loro e con loro abbiamo istituito una Consulta per affiancare il
Parco nella promozione di iniziative per una fruizione sostenibile della montagna». Angelo Schena,
componente del Comitato direttivo centrale del Cai, ha elencato gli appuntamenti promossi dal Cai, filmati
fuori concorso e presentazione di libri. «Cerchiamo di fornire il nostro contributo favorendo la presenza di
grandi ospiti, come il fotografo Jim Herrington e l’alpinista Hervé Barmasse, e promuovendo un convegno su
un tema di stretta attualità qual è quello dei grandi predatori».
In un programma come negli anni scorsi fitto di appuntamenti, che si rivolge a un ampio target di persone,
dai bambini agli adulti, dai giovani agli anziani, emergono le numerose iniziative collaterali. I filmati fuori
concorso proiettati nel tardo pomeriggio, dopo la replica dei documentari della selezione ufficiale, le
“Conversazioni” con i grandi ospiti a inquadrare i diversi temi, le attività per le famiglie, le mostre, i concerti
e gli spettacoli. Tra i partner figurano Confindustria Lecco e Sondrio, che ha messo a disposizione delle sale
per l’attività per le scuole, rappresentata alla presentazione dal direttore della sede di Sondrio Riccardo
Confalonieri, e A2A, per la quale è intervenuta Elisabetta Garti. Mina Bartesaghi, delle Relazioni esterne
della Banca Popolare di Sondrio, main sponsor di Sondrio Festival, ha evidenziato l’attenzione verso
l’ambiente dell’istituto di credito che già nel 1971, in occasione del centenario, aveva editato una raccolta di
saggi sul tema. Per questa edizione della manifestazione uscirà con una monografia della collana “Habitat”,
inaugurata proprio lo scorso anno a Sondrio Festival, dal titolo “Piante, Uomini e Animali. Un diritto per
l’ambiente”, che verrà presentata nella serata del 17 novembre e distribuita agli spettatori presenti.
L’inaugurazione si svolgerà venerdì 17 novembre, alle ore 17, nella Sala Consiglio di Palazzo Pretorio, mentre
la prima serata, così come le successive, avrà inizio alle ore 20.30. Domenica 24, alle ore 17.45, al Teatro
Sociale, è in programma la serata finale con le premiazioni dei documentari in concorso, presentata da
Gianna Coletti e Gigliola Amonini, con lo spettacolo di danza area quale intermezzo e la proiezione del
vincitore a chiudere. I documentari si potranno vedere in streaming a partire dal 27 novembre. È toccato alla
direttrice Simona Nava riassumere brevemente un programma che, per densità e ricchezza di contenuti,
avrebbe meritato una più ampia trattazione, ma che potrà essere analizzato dal pubblico. «Abbiamo scelto
personaggi autorevoli in grado di parlare di ambiente e di rispetto – ha sottolineato -: ogni sera avremo un
intervistatore e un intervistato che approfondiranno questi temi. Sondrio Festival è una finestra aperta sul
mondo e ogni anno ci sono almeno 120 documentaristi che attendono di presentare i loro lavori per entrare
nella selezione ufficiale. Mi vorrei soffermare su due aspetti in particolare: la presenza di molti registi, che
conosceranno la manifestazione da dentro e potranno divulgarla, la riapertura delle attività in presenza con
gli studenti, che saranno oltre diecimila».
IL CONCORSO
Il viaggio intorno al mondo parte dai territori Nunavut, nella parte più settentrionale del Canada, dove è
ambientato il primo documentario in programma, “Alla ricerca di un oceano ghiacciato”, per arrivare in
Slovenia con “La natura al primo posto”, che chiude la selezione. In mezzo il Messico più selvaggio della
Riserva Espiritu Santo, il misterioso mondo dei prati austriaci, la barriera corallina nel Belize caraibico, il
Gabon, il Texas e l’Anatolia turca, le Alpi francesi e il deserto dell’Arizona, fino al Parco Nazionale d’Abruzzo
Lazio e Molise e alla nostra Riserva dei Bordighi. Ambientazioni esotiche o comuni, lontane o vicine per
raccontare storie di specie a rischio di estinzione, habitat naturali la cui sopravvivenza è in pericolo. La
civetta e il leopardo sono i testimonial di questa edizione di Sondrio Festival ma a emozionare gli spettatori
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saranno il gorilla Kamaya e la sua famiglia, preziosi e fragili primati, i gattopardi americani e il caracal turco,
un misterioso gatto selvatico, o infine il cucciolo di lupo dell’Appennino centrale. L’occhio della telecamera li
ha seguiti per indagare come vivono e come la loro esistenza sta cambiando per l’azione dell’uomo. Ad
anticipare i temi dei tredici documentari in concorso è stato Nicola Falcinella, presidente del Comitato
scientifico di Sondrio Festival, che li ha visionati e selezionati. «La sfida è di trovare ogni anno filmati sempre
più belli e particolari – ha affermato -: cerchiamo qualcosa di nuovo e di speciale e anche per questa
edizione possiamo essere soddisfatti. Animali come il gattopardo americano e il caracal, un gatto selvatico
turco, saranno in grado di sorprendere il pubblico, “Il tesoro dei Caraibi” contiene tutto quanto ci si aspetta
da un documentario naturalistico, mentre “Hotel cactus” propone l’ambiente nello sguardo di un cactus che
ripercorre la sua esistenza». Riprendendo una tradizione che gli anni della pandemia avevano in parte
interrotto per le restrizioni negli spostamenti, molti dei registi in concorso con i loro lavori saranno presenti
sul palco del Teatro Sociale per introdurre i documentari e, forse, per ritirare qualche premio. Dagli
americani Diana Kushner e Stephen Smith di “Alla ricerca di un oceano ghiacciato”, venerdì 17 novembre, al
regista austriaco di “Gorilla gorilla gorilla”, Harald Pokieser, sabato 18, da Ece Soydal, documentarista turco
autore di “Segreto della foresta: il caracal”, che sarà proiettato domenica 19, agli italiani Marco Tessaro e
Marco Andreini, venerdì 24. Un’opportunità ulteriore per gli spettatori che potranno conoscere i registi e
sentire dalla loro viva voce come hanno realizzato i documentari. Una partecipazione particolarmente
qualificata che impegnerà la Giuria internazionale nella scelta dei vincitori. Nel 2022 a incidere i loro nomi
nell’albo d’oro di Sondrio Festival erano stati Mark Deeble e Victoria Stone, peraltro alla terza affermazione,
per “L’elefante e la termite”, girato in Kenya, che aveva ottenuto anche il premio della Giuria del pubblico e
quello della Giuria del Centro di cinematografia e Cineteca del Cai. La Giuria internazionale è composta dal
fotografo Jim Herrington, presidente, dalla rappresentante del National Park Service degli Stati Uniti Kerstin
Burlingame, da Monica Brenga, presidente del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai, dal produttore e
regista Renzo Carbonera, dalla rappresentante del Parco Nazionale dello Stelvio Loredana Iresti e da
Federica Gironi, componente del Comitato Scientifico di Sondrio Festival.
GLI OSPITI
Ogni sera un ospite e anche di più a declinare le diverse sfaccettature delle tematiche ambientali, a
introdurre sguardi e approcci differenti, tra volti noti del piccolo schermo, alpinisti, divulgatori scientifici,
attori e scrittori. Un gradito ritorno è quello di Massimiliano Ossini, conduttore di Unomattina, amico
affezionato di Sondrio Festival, molto apprezzato per la bravura, la simpatia e la sensibilità nell’affrontare i
temi cari alla manifestazione. Ad aprire la prima serata, il 17 novembre, Ossini dialogherà con Jim
Herrington, vera leggenda della fotografia, che nel corso della sua lunga carriera ha ritratto attori e cantanti
per riviste quali Vanity Fair, Rolling Stone e GQ. Nel 2017 ha vinto il Banff Book Award, il prestigioso premio
canadese, per il suo volume “The Climbers”, nel quale ha fotografato sessanta leggende dell’alpinismo
mondiale. Maria Luisa Cocozza, giornalista del Tg5 e conduttrice della rubrica “L’arca di Noè”, intervisterà il
nomade digitale Gianluca Gotto, autore del libro “Le coordinate della felicità”, e Matteo Ward, fondatore del
marchio Ward e protagonista della serie “Junk – Armadi pieni” in onda su Sky. Con Hervé Barmasse, alpinista
valdostano, apprezzato divulgatore e scrittore, si arriverà sulla cima del Cervino, al quale ha dedicato il suo
secondo libro. Fra gli ospiti di Sondrio Festival anche la scrittrice Paola Favero, vincitrice del Premio
internazionale “Una mimosa per l’ambiente”, che sarà intervistata da Gianna Coletti, attrice, applaudita sul
palco del Sociale alla presentazione della Stagione teatrale 2023/2024. Un altro ritorno atteso è quello di
Vincenzo Venuto, biologo e divulgatore scientifico, conduttore di “Melaverde” su Canale 5. Con lui il biologo
austriaco Johannes Fritz, che da anni guida le migrazioni degli ibis a bordo di un piccolo velivolo per fermare
l’estinzione di questa specie di uccelli.
LE INIZIATIVE COLLATERALI
Se le sette serate rappresentano il clou di Sondrio Festival, il momento più atteso e denso di significato, i
pomeriggi non sono però meno interessanti fra laboratori, proiezioni di filmati fuori concorso, presentazioni
di libri e concerti, oltre alle mostre e alla palestra di roccia del Cai di Sondrio, aperta dal 22 al 26 novembre,
dalle ore 15 alle ore 18.30, in piazza Garibaldi, e al convegno su lupo e orso, sabato 18 novembre dalle 10. I
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“Pomeriggi family” propongono letture animate, attività con materiale da riciclo e la scoperta dei rapaci
notturni, con iscrizione obbligatoria. Durante la prima serata di venerdì 17, alla presenza del consigliere
delegato e direttore generale Mario Alberto Pedranzini, verrà presentato il libro della Banca Popolare di
Sondrio “Piante, uomini e animali. Un diritto per l’ambiente”, curato da Mina Bartesaghi. Due i volumi che
verranno presentati nella sala Celestino Pedretti del Teatro Sociale: sabato 18, alle ore 18, a cura del Cai,
“L’altro K2” di Matteo Serafin, sabato 25, alle ore 16, “Perdere l’equilibrio. Viaggio attraverso gli squilibri
dell’Antropocene” di Paola Favero. I documentari fuori concorso verranno proiettati alle ore 18 al Teatro
Sociale: sabato 18, “I figli del principe”, sull’abete rosso più grande e più vecchio del mondo, abbattuto dalla
tempesta Vaia nel 2018; domenica 19, “K2 Touching the Sky” di Eliza Kubarska; sabato 25, si comincerà alle
ore 17.30 con “Senza acqua, troppa acqua”, realizzato da A2A con Will Media, a seguire “Orso chi sei?” di
Oreste Forno. Domenica 19 novembre, alle ore 18, l’Orchestra giovanile classica della provincia di Sondrio
aprirà la 60esima Stagione del Cid di Sondrio. L’esperienza unica, che si potrà vivere solo dopo essersi
iscritti, è l’ascolto della musica delle piante: “Concert plant” si svolgerà sabato 18 novembre, alle ore 16, ai
Giardini Sassi. Sabato 25 novembre, al Teatro Sociale, la replica pomeridiana dei documentari in concorso
sarà preceduta, alle ore 15, dallo spettacolo per bambini di Junior Science. Quattro le mostre che si
potranno visitare in città: l’Adda vista dal drone del fotografo Vincenzo Martegani, fotografie fra natura e
cultura dai monti Tatra, in Polonia, “Era fra spazio e tempo” di Manuela Dorsa con le sonorizzazioni di Nadia
Braito, l’oceano di plastica di “Plastic Soup”. I due weekend in natura di Sondrio Festival saranno arricchiti da
una piazza Garibaldi animata da “Formaggi in piazza”, il 18 e 19 novembre, e da “Natura in bellezza”, il 18 e 19
e il 25 e 26 novembre.
LE ATTIVITÀ CON LE SCUOLE
Le attività per le scuole di ogni ordine e grado della provincia di Sondrio si svolgeranno in presenza da
lunedì 20 a venerdì 24 novembre. Dopo gli anni della pandemia, Sondrio Festival torna ad accogliere alunni
e studenti nel capoluogo, distribuendo le diverse attività tra la Sala mostre di Palazzo Pretorio, la Sala
conferenze del Museo Valtellinese di Storia e Arte, la Sala di Confindustria Lecco Sondrio, la Sala delle
acque del Bim, Castello Masegra, il Ridotto del Teatro Sociale e quest’ultimo per le proiezioni dei
documentari. Laboratori e attività rivolti a diversi target di età con Junior Science, Leoscienza, VentiVenti,
Museo dei Minerali di Valtellina e Valchiavenna e Simabe, focalizzati sui temi di Sondrio Festival per
coinvolgere bambini e ragazzi, stimolare la riflessione sulla natura che cambia, far crescere la
consapevolezza rispetto all’importanza dell’agire umano per costruire un futuro migliore.
La Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi è organizzata da Assomidop, presieduta dall’assessore
alla Cultura, Educazione e Istruzione del Comune di Sondrio Marcella Fratta, e diretta da Simona Nava. Può
contare sul sostegno di Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Comunità Montana Valtellina di Sondrio,
Fondazione ProValtellina e Confindustria Lecco Sondrio. Gli sponsor sono Banca Popolare di Sondrio, Iperal,
A2A, Acinque e Pezzini. Il programma dettagliato, la presentazione dei documentari in concorso e tutte le
informazioni sono disponibili sul sito internet www.sondriofestival.it.
Viste le condizioni metereologiche avverse attuali e dei prossimi giorni, per la sicurezza della circolazione stradale, si ritiene di dover provvedere alla chiusura al transito sulla strada comunale Livigno – Passo Forcola fino al confine Elvetico; Considerato che la pubblicazione del presente atto sostituisce la comunicazione di avvio del procedimento agli interessati, per il fatto che lo stesso è rivolto ad una generalità delle persone, dal giorno 2 novembre 2023 […]