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PROGETTO SENEGAL: LA FORMAZIONE CHIAVE PER ELEVARE I PAESI EMERGENTI E SOSTENERE IL FUTURO IN ITALIA

today15 Gennaio 2024 33

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240115 UST ANOLF FNP Progetto Senegal
E’ partito con l’incontro con il Console Generale del Senegal Mamadou Lamine
Diouf a Milano l’importante progetto pilota con il quale la Cisl di Sondrio vuole
gettare le basi per una cooperazione internazionale con al centro la formazione.
La prossima settimana, il segretario generale della CISL Sondrio, Davide Fumagalli con
il segretario generale della FNP Sondrio Sergio Marcelli ed il Presidente del ANOLF
Sondrio Cheikh Mbacke Lo si recheranno a Dakar in Senegal per una prima
ricognizione di uno dei Paesi africani più importanti per quanto riguarda il fenomeno
migratorio in Europa: proprio da lì, infatti, ha iniziato il proprio viaggio la metà dei
6.618 migranti morti o scomparsi nel 2023 mentre cercavano di raggiungere il nostro
continente entrando dalla Spagna (dati ONG spagnola Caminando Fronteras).
“Il primo obiettivo di questo viaggio – spiega Fumagalli – è costruire relazioni con
scuole, associazioni sindacali e istituzioni locali per sondare la fattibilità del nostro
progetto direttamente in loco. Queste collaborazioni saranno il punto di inizio per
azioni concrete che spaziano dalla strutturazione di corsi di lingua italiana ed
educazione civica per i famigliari nei casi di ricongiungimento, e per chi, attraverso i
canali regolari dei flussi, è intenzionato a venire in Italia a lavorare nelle nostre
aziende. Un ulteriore auspicabile sviluppo è quello di avviare corsi di formazione
professionale in Senegal per accrescere le competenze tecniche specifiche necessarie
al mercato del lavoro di entrambi i Paesi. Nei giorni scorsi abbiamo incontrato il
console del Senegal a Milano, il quale ha condiviso positivamente il nostro progetto
garantendoci un collegamento con alcune importanti realtà istituzionali e associative
senegalesi. Dopo il tavolo di coordinamento scolastico provinciale occorre proseguire
con lungimiranza nello strutturare un sistema condiviso tra gli attori del mondo del
lavoro e del sociale per organizzare e governare l’accoglienza coniugandola con le
necessità occupazionali delle aziende. Siamo convinti – conclude Fumagalli – che in
questa fase storica sono necessarie lucidità e lungimiranza per andare oltre agli slogan
e investire pragmaticamente in soluzioni globalmente vantaggiose, attingendo alle
radici solidaristiche del sindacato per costruire una società più giusta ed equa”.
Il progetto che parte dalla Valtellina in questa fase sperimentale è realizzato grazie alla
collaborazione tra ANOLF Sondrio, FNP Sondrio, CISL Sondrio CISL Lombardia, ANOLF e Lombardia, ISCOS Lombardia (Istituto sindacale per la cooperazione allo sviluppo
internazionale) e IAL Lombardia (Ente di formazione iniziale e continua e dei servizi
per il lavoro).
I DATI
Le migrazioni rappresentano uno dei fenomeni più impattanti a livello globale.
I dati raccontano che circa 280 milioni di esseri umani si spostano ogni anno nel
mondo e una parte di loro è giunta in diversi modi anche nel nostro Paese (circa 1
milione negli ultimi 10 anni).
Cheikh Mbacke: “L’approccio emergenziale fino ad oggi adottato dalla politica
nazionale ed Europea dimostra la miopia rispetto ad un fenomeno invece strutturale
e una palese mancanza di strategia a lungo termine che preveda un approccio
razionale e soluzioni costruttive sia per i paesi di provenienza che per quelli di arrivo.
Le finalità del decreto flussi dopo 20 anni di esperienza non hanno trovato riscontro
nella realtà dei fatti, sia per quanto riguarda l’incrocio domanda offerta sia per la
lotta all’immigrazione clandestina e quindi è palese la necessità di una profonda
riforma dell’attuale legislazione in materia scevra da ideologie, efficace e calibrata
sui reali bisogni della società e del mercato del lavoro italiano.”
“Infatti – aggiunge Marcelli – l’epoca che stiamo vivendo vede un invecchiamento
sempre più marcato della popolazione europea e italiana data da un tasso di natalità
ai minimi storici e da un aumento dell’aspettativa di vita; un trend che porterà ad
accrescere criticità già oggi presenti tra le quali la sostenibilità del welfare e la
mancanza di personale.”
DEMOGRAFIA
La provincia di Sondrio non solo riflette questa drammatica situazione, ma
addirittura fa peggio, in quanto l’indice di vecchiaia (202) è negli ultimi anni
precipitato al disotto della media Lombarda (182) e addirittura nazionale(193).
Senza l’apporto degli stranieri la situazione sarebbe ancora peggiore. Basti pensare
che i nostri under 35 sono diminuiti di circa 10.000 unità negli ultimi 20 anni.
WELFARE
Di conseguenza il trend previsto in Italia nei prossimi anni porterà ad avere
complessivamente meno popolazione in età da lavoro e più popolazione over 65 con
una riduzione prevista del PIL nazionale del 30% nel 2050 e con una % della spesa
per pensioni e sanità che eroderà un quarto del PIL con evidenti e purtroppo fin troppo prevedibili conseguenze sulla tenuta del nostro sistema di welfare.
LAVORO
Sempre di più settori, dalla sanità alle RSA passando dal turismo, all’agricoltura e al
manifatturiero, lamentano la mancanza di manodopera in genere e di quella
qualificata in particolare. In provincia di Sondrio nel 2022 su 37.543 avviamenti
(contratti attivati) ben il 25% sono di lavoratori di origine straniera e il 33% provenienti
da fuori Provincia (dati CPI di Sondrio).
Per dare dignità agli stranieri che vengono nel nostro paese in cerca di una vita
migliore, occorre essere in grado di costruire un sistema efficace e strutturato di
governance dei flussi che, partendo dai paesi di provenienza, investa sulla formazione
di base e professionale, sposando al meglio le esigenze occupazionali, sociali,
demografiche del territorio in un’ottica di legalità ed integrazione.







Written by: Radio TSN

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