Una collaborazione tra l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l’Associazione culturale Ad Fontes APS di Morbegno è alla base del progetto di «ricerca e valorizzazione integrata del patrimonio culturale e ambientale della Valtellina», che vede coinvolti numerosi studenti del Liceo Artistico “G. Ferrari” di Morbegno e alcune comunità della bassa Valtellina.
Si tratta di un progetto articolato in tre fasi, che hanno come perno un dottorato in Storia dell’Arte, quello di Lorenzo Boffadossi, guidato dal prof. Alessandro Rovetta, ordinario di Museologia e critica artistica e del restauro e finanziato dal Pianto Operativo Nazionale del MUR (XXXVII ciclo). Tema della tesi e, dunque, del progetto nel suo complesso, è la presenza nel Terziere Inferiore della Valtellina di ancone lignee rinascimentali, cioè di strutture lignee con statue e rilievi dipinti e dorati. La valle conserva infatti una notevole quantità di sculture lignee del Quattrocento e Cinquecento, che spesso sono opera di botteghe attive nelle grandi città dell’Italia Settentrionale, dove tuttavia questa produzione è andata quasi completamente perduta. L’attività dell’intagliatore Giacomo Del Maino, per esempio, che in San Francesco Grande a Milano realizza l’ancona destinata a ospitare la Vergine delle Rocce di Leonardo da Vinci, è oggi nota soprattutto per le opere rimaste in Valtellina: quella dell’Assunta di Morbegno ne è esempio eclatante.
Grazie alla consolidata attività dell’Associazione Ad Fontes nella promozione culturale del territorio e all’interessamento fattivo della preside prof.ssa Elisa Gusmeroli e della prof.ssa Giovanna Barolo, il progetto ha coinvolto direttamente gli studenti del Liceo Artistico Gaudenzio Ferrari di Morbegno nel processo di tutela e di conoscenza di questo patrimonio delicato e prezioso e, successivamente, di valorizzazione. Le antiche sculture lignee dipinte e dorate, spesso soggette a furti o a problemi conservativi, infatti, possono promuovere uno sviluppo delle comunità secondo i principi della Convenzione di Faro (ratificata dall’Italia nel 2022), che sancisce la partecipazione culturale come diritto di tutti, come elemento per accrescere la qualità della vita e delle relazioni all’interno delle comunità.
Le attività sono iniziate lo scorso 27 ottobre, quando la dott.ssa Rita Pezzola, cancelliere presso l’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere e responsabile scientifico del progetto Radici di un’identità, ha incontrato gli studenti della prof.ssa Barolo per avvicinarli al valore delle fonti archivistiche nel processo della conoscenza. Nella stessa occasione Boffadossi ha mostrato alcuni esempi di contratti rinascimentali per la realizzazione di ancone lignee.
L’11 novembre è seguito un incontro esteso a otto classi e ai relativi docenti, comprendendo anche gli studenti del Liceo scientifico Pier Luigi Nervi. Alessandro Rovetta ha presentato alcuni casi di studio significativi sull’arte rinascimentale in Valtellina, mostrando agli studenti le recenti scoperte che hanno interessato località come Santa Maria della Sassella e San Bernardo a Faedo, con un ventaglio di diverse metodologie per la ricerca storico artistica. A seguire, un intervento di Boffadossi ha riguardato l’ancona lignea di Giovanni Angelo Del Maino e Gaudenzio Ferrari nel Santuario dell’Assunta di Morbegno.
Il 22 novembre un terzo incontro ha coinvolto Luca Andreoni, docente di Fotografia all’Accademia Carrara di Bergamo e alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, assieme all’ing. Ugo Zecca, presidente dell’Associazione Ad Fontes. Con una lezione-laboratorio, Andreoni ha in un primo tempo illustrato alcune tecniche per la rappresentazione fotografica dei beni artistici e in un secondo momento ha seguito gli studenti in un’esercitazione pratica rivolta all’ancona lignea dell’altare maggiore. Grazie alla disponibilità della Parrocchia di Morbegno e della Confraternita mariana, l’esercitazione pratica si è potuta svolgere direttamente all’interno del Santuario dell’Assunta.
Conclusa questa prima fase, il progetto è ora alla sua fase più articolata, dedicata alla presenza di ancone veronesi in Valgerola. A partire da martedì 16 gennaio, infatti, gli spazi del Centro culturale Felice Rainoldi di Morbegno stanno accogliendo costantemente un gruppo di nove studenti del Liceo artistico che, nell’ambito di un PCTO, sta attivamente lavorando insieme a Lorenzo Boffadossi, coadiuvato da alcuni ‘esperti’, all’elaborazione di un racconto multimediale e divulgativo dei risultati delle ricerche più recenti riguardanti i comuni di Cosio, Pedesina, Rasura, Gerola Alta e Bema.
La terza e ultima fase riguarderà i comuni e le comunità delle citate località montane che, se lo vorranno, potranno essere direttamente coinvolte nelle fasi di disseminazione del progetto, unitamente al comune di Morbegno, dove la scuola e il Centro culturale hanno sede.
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