PERICOLO VALANGHE DI MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024.
NUBI IN DIRADAMENTO. PERICOLO VALANGHE IN DIMINUZIONE SUI SETTORI CON MAGGIORE
INNEVAMENTO, STAZIONARIO ALTROVE.
La neve è distribuita in maniera irregolare a causa del vento. Oltre il limite boschivo sono presenti nuovi estesi
accumuli soffici di non facile individuazione; il loro distacco è possibile con un debole sovraccarico generando
valanghe anche di grandi dimensioni. Attività valanghiva spontanea possibile sui pendii esposti a meridione nel
corso delle ore più calde, con valanghe di neve umida di superficie alle quote maggiori e di neve bagnata di
fondo a quote medio-basse.
Approfondimento nivo e meteo.
La temporanea rimonta della pressione sull’Europa Occidentale garantisce una fase di tempo stabile sull’Italia
Settentrionale, ed gli effetti dell’ingresso di un debole sistema perturbato tra venerdì e sabato verranno notevolmente
smorzati dall’effetto barriera della catena alpina. Nel dettaglio, per il pomeriggio e la sera di oggi, sui rilievi lombardi si
prevede cielo inizialmente generalmente nuvoloso, con ampie schiarite, seppur caratterizzate dalla presenza di velature, già
a partire dal pomeriggio ad eccezione di addensamenti più persistenti sui crinali retici. Ventilazione in quota moderata o a
tratti forte settentrionale, in rapido affievolimento a debole. In valle ventilazione debole o solo localmente e
temporaneamente moderata settentrionale.
Proseguono i processi di assestamento e consolidamento del manto nevoso. Le problematiche maggiori sono presenti oltre
il limite del bosco, a causa degli estesi accumuli di neve ventata poggianti su strati deboli inglobati. L’evoluzione del
consolidamento è più veloce sui pendii esposti a insolazione e alle fasce altimetriche intermedie, grazie ai cicli di fusione e
rigelo (leggera umidificazione diurna alternata all’ottimo irraggiamento notturno); in quota, soprattutto a nord, maggiore
inerzia nell’evoluzione complessiva della stabilità, con neve a debole coesione, distribuzione irregolare della neve recente, e
strati deboli inglobati che sono suscettibili al debole sovraccarico soprattutto in corrispondenza dei pendii più ripidi a nord.
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