Quattro coltellate, tutte andate a segno oltre ad una serie di altre piccole ferite, anch’esse inferte con un’arma bianca. Questi i risultati emersi dagli esami autoptici eseguiti questa mattina a Sondrio sul corpo di Davide Conforto, l’uomo di 62 anni ucciso nella propria abitazione di Poggiridenti lo scorso sabato dal nipote, Luca Iannello.
Da quanto potuto ricostruire, il nipote della vittima avrebbe ucciso il 62enne al culmine di un litigio e sotto l’effetto di allucinogeni. Quattro come dicevamo i fendenti: due al collo e due al torace.
Ad eseguire stamane l’autopsia, l’anatomopatologo dell’Istituto di Medicina Legale di Pavia, Luca Tajana, incaricato dal Procuratore del capoluogo, Piero Basilone.
Ad emergere durante l’esame autoptico, durato circa due ore e mezza ed eseguito alla presenza di un consulente legale nominato dagli avvocati delle parti, anche alcuni segni di strangolamento. A completare il quadro analitico sul corpo della vittima, saranno nei prossimi giorni gli esami tossicologico e medico legale.
Intanto per Luca Iannello, 24 anni, detenuto nel carcere di Sondrio con l’accusa di omicidio volontario, è stata accolta l’istanza di trasferimento al carcere di Monza, nel quale è presente un reparto dedicato a detenuti con problemi psichiatrici.
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