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Scuola dell’Infanzia B. Munari. Il comunicato CGIL: “Un trasferimento che sa di sfratto”.

today12 Aprile 2024 49

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SERVIZI EDUCATIVI A RISCHIO
Quello che sta accadendo presso la Scuola dell’Infanzia “B. Munari” di Sondrio si inserisce,
involontariamente, nell’ampia mobilitazione nazionale della Cgil sul rilancio delle politiche
educative nella fascia 0-6, prevista per il 15 aprile.
Dalla Cgil di Sondrio così si commentano i recenti avvenimenti del plesso scolastico cittadino di
cui si è sentito parlare nei giorni scorsi: “E’ un salone aperto e adiacente al corridoio,
precedentemente adibito ad altre attività comuni, l’attuale “aula” di una delle sezioni dei
piccoli alunni della scuola Munari. Se si trattasse di una vera aula, poco ci sarebbe da eccepire.
Il punto, invece, è che stiamo parlando di uno spazio aperto, allestito frettolosamente con
alcuni armadi a fare da divisori rispetto al corridoio. Rapidamente improvvisata, questa nuova
collocazione ha generato il comprensibile sgomento dei genitori, che hanno assistito allo sfratto
de facto dei propri figli, dalla loro precedente sezione, a quella che non può essere identificata
come una soluzione”. Queste le parole di Michela Turcatti e Antonella Turcatti rispettivamente
segretarie generali della FP CGIL e della FLC CGIL di Sondrio.
“Anche da parte nostra, senza entrare nel merito di scelte operative attinenti all’autonomia
scolastica, constatiamo la poca cura mostrata in questa vicenda in termini di comunicazione
alle famiglie e una insufficiente attenzione che invece dovrebbe essere sempre assicurata a
tutti gli alunni, in particolare nella fascia educativa 0-6 e al personale che nelle strutture opera.
Purtroppo ciò si inserisce, ci auguriamo involontariamente e solo in via temporanea per questo
caso, in quello che invece è un continuo impoverimento dei servizi educativi pubblici: a livello
lombardo, così come in provincia di Sondrio”.
“Dopo il processo della privatizzazione di fatto dell’asilo nido comunale “La Coccinella” di
Sondrio, che appariva e appare sempre più irreversibile – dato che dal momento
dell’esternalizzazione della gestione del personale del nido, risalente al 2021, non è mai più stata
attuata un’assunzione da parte del Comune, come fin dall’inizio temevamo – un ulteriore colpo
sembra abbattersi sul sistema educativo sondriese, nell’alveo di quell’arretramento costante del
perimetro pubblico a cui costantemente assistiamo e che oggi coinvolge dei piccoli alunni.
Attendiamo chiaramente un intervento risolutivo da parte dell’Amministrazione del Comune di
Sondrio, non essendo evidentemente rassicurante o esauriente l’auspicio dell’Assessora Marcella
Fratta rispetto al fatto che i bambini, attraverso l’apporto delle figure educative, <troveranno il
modo di far vivere questo cambiamento in modo positivo>”.
“Ma il “cambiamento” – proseguono le sindacaliste di via Torelli, è positivo se assicura diritti,
certezze, spazi adeguati per la crescita e la socializzazione mentre, ad oggi, la nuova
collocazione della sezione risulta invece precaria.
Da parte nostra, ribadiamo la preoccupazione rispetto all’ennesimo colpo al welfare
provinciale, con probabili ripercussioni che potrebbero gravare sia sui bambini coinvolti,
che sulle lavoratrici e i lavoratori che si troveranno costretti a svolgere il loro prezioso lavoro
educativo in spazi poco consoni.
Per questo ricordiamo alla politica cittadina e a chi ne ha responsabilità che i bambini, e i
diritti, non si sfrattano”.







Written by: Radio TSN

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