È tornato in libertà Giovanni Oteri, 61 anni, di Messina, ritenuto autore di diversi incendi dolosi, arrestato dai carabinieri di Morbegno in Valtellina lo scorso 19 gennaio su ordinanza di custodia cautelare in carcere chiesta dalla Procura di Sondrio diretta da Piero Basilone. Si ritiene sia il responsabile di quattro roghi dolosi commessi ai danni anche di una casa-vacanze di un turista della provincia di Como a Tartano, il piccolo borgo montano sulle alpi Orobie della provincia di Sondrio dove risiede da diversi anni. A prendere fuoco anche l’alloggio di una ragazza di un paese vicino che aveva intrattenuto una frequentazione con Oteri prima di decidere di non vederlo più. A essere distrutte dalle fiamme dolose pure due auto di altri valtellinesi.
La Procura aveva disposto una consulenza psichiatrica sull’uomo. È emerso che, per il tipo di patologie, all’epoca dei fatti l’arrestato era «totalmente incapace di intendere e volere». Il giudice Antonio De Rosa ha pertanto disposto la scarcerazione. «In questi casi – spiega l’avvocato Maurizio Carrara del Foro di Sondrio, difensore dell’indagato – non possono essere applicate misure cautelari e il mio assistito è ora totalmente libero. Tuttavia mi ha assicurato che, a breve, intende lasciare Tartano per recarsi a Messina per prendere contatti con il Centro di salute mentale della città siciliana e proseguire nell’isola il suo percorso di recupero che pure durante la detenzione non ha mai interrotto».
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