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Qui di seguito il comunicato giunto stamane in redazione. Investimenti per 22 milioni di euro. A leggere questo dato, mi chiedo il perché non si ricandidi in questo giro elettorale. con 22 milioni di euro si può ribaltare completamente la Città di Morbegno. Si induce a pensare che Morbegno sia in trasformazione, dinamica. Purtroppo la percezione da Cittadino è che Morbegno sia spenta, che sia immobile. Si è pensato solo a progettualità future, e non si è pensato al contatto con le persone e con i veri problemi quotidiani. Durante il drammatico periodo della pandemia, mi ricordo bene cosa chiedevamo, come morbegnesi: “dov’è il Sindaco? “ Fino a poco prima, entrando in carica, vi è da dire che il Sindaco aveva pensato certamente a noi. Ci regalò l’aumento al massimo dell’IMU, portandola fino al 10,6%. E l’Assessore Zecca indusse a pensare che la colpa era della Giunta Ruggeri, rea di avere dilapidato le casse comunali. L’aumento dell’IMU ha toccato indistintamente le tasche di tutti noi. Ma anche il Covid ha toccato tutti noi… E le opere per la svolta di Morbegno, nel presente della Città? La realizzazione delle opere all’Arengario, in piazza Rivolta? La completa pedonalizzazione del Centro, presentando le tavole di quel MasterPlan, del concorso di idee patrocinato dall’Amministrazione uscente? Dov’è il parcheggio, quello del Campo delle suore? Gavazzi e Marchini non avevano promesso la partenza del cantiere entro Natale 2019? Io queste cose me le ricordo. Tutta Morbegno ben se le ricorda. Sui parcheggi, mi sono detto: “si sono ispirati forse alla “linea Sala” a Milano? Chissà se il campo delle suore si voleva divenisse un parcheggio alberato, per portare ombra alle vetture. Un po’ come dichiarato appunto da Sala, che di fronte alla critica dell’erba alta che cresce in città, ha risposto che non è un male; al contrario aiuta a mitigare le temperature alte che attanagliano Milano”. E cosa pensare della manifesta soddisfazione sui quasi 8 milioni di euro di avanzo di amministrazione (in realtà sarebbe il “risultato” di amministrazione, ma io mi attengo a quanto dichiarato)… Aldilà della cifra, non c’è proprio nulla di cui vantarsi. Il Comune non è una azienda, non è una un’impresa. Il Comune è un Ente pubblico che deve tendere a un pareggio di bilancio, evitando gli avanzi di amministrazione, specialmente se sostanziosi. Consolidare un avanzo significa avere imposto una pressione economica ai cittadini superiore a quanto l’amministrazione è stata in grado di spendere. Si è chiesto più, o molto più, di quanto serviva… Ora parlo a nome della minoranza, che ha il diritto inviolabile di essere tutelata da chi governa. Diritto che spettava anche ad ogni abitante e a ogni soggetto attivo nella Città. Perché non è stato garantito il diritto di essere ascoltati? Perché il Sindaco si è permesso di definirci “il nulla”? Per quale ragione l’Amministrazione ha disprezzato il sottoscritto ed il Consigliere Paruscio, definendoci “gente che fa avanspettacolo”? In fin dei conti, cosa ci lascia in eredità questa amministrazione? Ci lascia la continuità, come premio del buon lavoro svolto. Ricandida tre Assessori uscenti, Zecca, Zuccoli e Marchini. Quest ultimo, peraltro, candidato appunto “in continuità” alla carica di Sindaco. E ci lascia un bell’aumento della TARI, che si abbatte sulle attività commerciali già penalizzate in questi cinque anni. Un aumento in entrata ed uno in uscita. Par condicio rispettata. Ora si apre il “mese caldo” e mi chiedo se con tutti quei soldi avanzati, oltre alla “classica” e bella asfaltata pre-elettorale, si potrà almeno pensare a tappare qualche buca. In conclusione: spegnere la Città storicamente più viva della Provincia è stata sicuramente la vera ed inaspettata “svolta".
Written by: Radio TSN