È stato un momento epico, giunto al culmine della tappa regina di questa edizione numero 107 del Giro d’Italia, in un pomeriggio di grande narrativa sportiva, che nessuno potrà mai dimenticare. Anche in un contesto di assoluta eccellenza, pieno di eventi collaterali, di concerti, e di spettacoli, è stato lo sloveno a prendersi tutta la copertina di questo passaggio livignasco della corsa rosa, per una meritatissima tempesta mediatica che ha travolto d’affetto lui e il Piccolo Tibet, a braccetto in questo trionfo.
Dal punto di vista tecnico, la tappa più attesa del 2024, si è risolta nello straordinario assolo di Re Tadej, partito in solitaria a caccia dei fuggitivi, una volta giunto in vista del Passo del Foscagno. È stata una festa del ciclismo, tra pendenze irreali, il supporto delle migliaia di tifosi arrivati a Livigno da tutto il Mondo, e scatti mozzafiato. Nessuno più spettacolare di quello che ha immortalato i due giovani freestyler azzurri, Flora e Miro Tabanelli, volteggiare sopra la testa dello sloveno, al Mottolino: una fotografia perfetta dell’anima della località. Un’estasi collettiva, confermata poi dalle parole di un emozionato Pogacar, che all’arrivo ha ricordato il suo profondo legame con Livigno, ammettendo come aspettasse da mesi questa tappa. “Questo è uno dei posti più belli d’Italia, ci venivo fin da ragazzino. Pensavo a questa frazione fin da settembre”ha detto il campione.
Una vittoria di forza, la quinta al Giro d'Italia 2024. Tadej Pogacar vince anche la sedicesima tappa, la Livigno - Santa Cristina Val Gardena (118 chilometri), attaccando a 1,5 chilometri dal traguardo. Secondo Giulio Pelizzari (VF Group - Bardiani CSF - Faizanè), terzo il colombiano Daniele Martinez (BORA - hansgrohe) entrambi a 16". Altra spallata dello sloveno che sta praticamente dominando la corsa rosa, ora ha 7'18 sullo stesso Martinez […]