“Nel 2026 i valtellinesi senza medico di base rischiano di essere 51 mila, grazie al fatto che Regione Lombardia non si sta convintamente attivando per risolvere il problema della carenza di queste importantissime figure professionali. Questo significa che interi comuni della provincia di Sondrio ne rimarranno privi. Sarà un bel guaio”, è molto preoccupato Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, di fronte ai numeri che legge nella risposta all’istanza di accesso agli atti che ha ricevuto dalla Direzione generale del Welfare, e che ha subito condiviso con Michele Iannotti, segretario provinciale dem.
“Da una prima lettura balza subito agli occhi che per la Giunta Fontana la programmazione non è prioritaria come dovrebbe essere: al 15 marzo, in provincia di Sondrio, mancavano 27 medici che oggi sono 26, dopo che è stato assegnato 1 incarico. Se facciamo una media di 1.500 pazienti l’uno, significa che 39 mila sondriesi oggi non hanno il medico di medicina generale. E già questo è grave”, ragionano Fragomeli e Iannotti.
“Se parliamo poi dei pensionamenti, Regione ci fa sapere che nel 2024 sarà 1, nel 2025 saliranno a 6 e nel 2026 diventeranno in totale 8. E anche tenendo conto che il numero indicato per ogni anno è cumulativo degli anni precedenti, se non ci saranno adeguate nuove assegnazioni nel frattempo, significa che, appunto, fra soli due anni nella nostra provincia altre 12mila persone saranno prive di medico”, aggiungono gli esponenti Pd.
“E Regione che fa? Sicuramente non sta programmando sostituzioni, non sta invogliando tirocinanti, non sta dando il massimo per aumentare il numero di questi medici anche negli ambiti dove ne mancano di più, sempre a leggere i numeri della risposta che ci hanno dato: se nel triennio 2022-2025 il numero di tirocinanti totali era di 41, di cui 6 a Sondrio, e dei tirocinanti con ambito carente 24, di cui 4 a Sondrio, nel triennio 2023-2026 i tirocinanti totali sono 16, di cui 4 a Sondrio, e con ambito carente zero, nessuno proprio. Qualche domanda la Giunta dovrebbe farsela, perché tanto non risolve nulla nemmeno la possibilità, data per decreto, ai medici di rimanere due anni oltre l’età massima pensionabile, cioè fino a 72: i dati riportati già tengono conto di questo. E non è una soluzione nemmeno aumentare i pazienti per medico perché diminuirebbe la qualità delle prestazioni erogate”, spiegano i dem.
Per Fragomeli e Iannotti, dunque, la “situazione continua a essere grave e assolutamente non risolta. Regione cerca di tamponare, ma non ci sono soluzioni vere e definitive. Per questo abbiamo voluto fare l’accesso agli atti: era necessario capire a che punto siamo e informare i cittadini pazienti. Non si può sempre scoprire a sorpresa che, magari nel giro di qualche giorno, non si avrà più il medico di base, figura di cui Regione continua a non capire l’importanza, soprattutto per i fragili, gli anziani. Per un po’ ha tamponato con gli specializzandi, ma la curva si sta di nuovo pericolosamente inclinando verso il basso. E guarda caso a pagarla sono sempre i territori montani, come la Valtellina e la provincia di Lecco, o le aree interne come il pavese, dove i numeri sono altrettanto preoccupanti”, concludono i dem.
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