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GRAVISSIME CRITICITA’ nelle CARCERI della LOMBARDIA Proclamazione dello STATO di AGITAZIONE del personale di POLIZIA PENITENZIARIA

today2 Luglio 2024 90 2

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Qui di seguito il comunicato stampa condiviso da tutte le sigle sindacali.

 

Tutte le Organizzazioni Sindacali, in rappresentanza dei lavoratori della Polizia Penitenziaria dalla
data odierna proclamano lo stato di agitazione del personale che lavora all’interno degli Istituti
Penitenziari per adulti che per i minori. Tutte le carceri lombarde stanno attraversando un periodo
molto critico derivato dalla gravissima e cronica carenza di organico di Polizia Penitenziaria in tutti
i ruoli. Il dato del sovraffollamento detentivo, oltre ad essere allarmante, è un altro fattore critico
infatti sono presenti quasi 9.000 ristretti, con un trend sempre in aumento – quasi tremila in più
rispetto alla capienza regolamentare che si attesta in 6.154 posti letto – con una percentuale che si
attesa al 145% la più alta di tutta la nazione. Ciò comporta l’aumento degli eventi critici tutti i
giorni, quali insulti, minacce e persino aggressioni anche gravi, incendi e tentativi di rivolte oltre ad
atti di violenza tra detenuti, atti di autolesionismo e/o tentativi di evasione e persino, purtroppo,
suicidi.
Nonostante le varie sollecitazioni sindacali esperite nei confronti del Provveditorato Regionale
dell’Amministrazione Penitenziaria ad oggi, queste Organizzazioni Sindacali, non hanno visto
alcuna adozione di provvedimenti atti a lenire il disagio dei poliziotti o provvedimenti deflattivi nei
confronti della numerosa popolazione detenuta la quale al suo interno annovera numerosi soggetti
con fragilità mentali, psichiatrici, tossicodipendenti, farmacofiliaci, soggetti non avvezzi al rispetto
delle regole, soggetti estremamente violenti etc…

Carceri Lombardia – STATO AGITAZIONE del personale di Polizia Penitenziaria Pagina 2
Le
OO. SS. denunciano pubblicamente una scarsa, se non assente, attenzione, da parte
dell
Amministrazione, alle tutele della sicurezza ed incolumità dei poliziotti; compressione dei
diritti individuali come revoche e/o differimenti dei riposi settimanali o mancata concessione del

congedo ordinario.
Il personale di Polizia Penitenziaria è costretto a ricoprire più posti di
servizio
creando un ulteriore carico di lavoro e di responsabilità con inevitabili ripercussioni sulla
qualità del lavoro svolto
creando situazioni di alto stress, con turni che arrivano anche a dodici ore
lavorative
al giorno, senza poi vedersi riconosciuto il lavoro straordinario, ciò andando
inevitabilmente ad inficiare
l’efficacia e l’efficienza della loro azione oltre a pregiudicare,
realmente, quelli che sono i fattori principali
da assicurare all’interno delle carceri quali: l’ordine,
la disciplina e la sicurezza.

I poliziotti
delle carceri lombarde sono letteralmente esasperati, esausti e demotivati, a prestare il
loro mandato i
stituzionale con delle condizioni assolutamente precarie ed insicure, a gestire
centinaia di detenuti, occupando più posti di servizio rilevando un maggior carico di lavoro di

responsabilità ma anche di stress lavorativo e psicofisico. Quotidianamente, c
on queste condizioni,
temono per la loro inco
lumità fisica e dalle numerose aggressioni che ha costretto diverse decine di
polizio
tti a ricorrere alle cure dei Pronto Soccorsi ricevendo numerose giornate di prognosi che
costituiscon
o ulteriore assenza dal servizio dei malcapitati aggrediti.
Anche i servizi di traduzione dei detenuti dagli Istituti in altri luoghi, a causa della gravissima
carenza di organico, si effettuano sottoscorta pregiudicando la sicurezza del servizio medesimo.

I suddetti problemi si acuiranno inevitabilmente con l’approssimarsi dei piano ferie estive e quindi
con la diminuzione ulteriore dei poliziotti presenti all’interno dei reparti detentivi già ridotti ai
minimi termini.

Spiace dover evidenziare una forma di inerzia da parte della politica ma principalmente
dell’Amministrazione Penitenziaria Regionale nel non aver adottato dei seri ed urgenti
provvedimenti affinché in Lombardia si creino le minime ed accettabili condizioni lavorative e di
sicurezza all’interno di tutti gli Istituti Penitenziari per adulti e minori e quindi lenire quanto più i
numerosi disagi delle poliziotte e dei poliziotti e migliorare anche le condizioni detentive dei
ristretti che, di riflesso, si riverberano negativamente sul personale.

Le predette condizioni
in cui versano oggi gli Istituti Penitenziari lombardi hanno portato tutte le
Organizzazioni Sindacali
ad una dura presa di posizione nei confronti dell’Amministrazione rea di
aver “abbandonato” al proprio destino le sorti delle carceri lombarde proclamando lo stato di
agitazione. Non escludono forme di protesta pubbliche per sensibilizzare la politica,
l’Amministrazione e la società civile.
SAPPE – SINAPPE – OSAPP – UIL Penitenziari – USPP – CISL FNS – FP CGIL
A. Greco M. Di Sciacca L. Cascino S. Gervasi U. Di Stefano F. Trovè C. Lo Presti






Written by: Radio TSN

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