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Sondrio, rimpatriato 44enne romeno “socialmente pericoloso”

today1 Agosto 2024 143 1

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Nel decorso mese di luglio, il personale dell’Ufficio Immigrazione della 
Questura di Sondrio ha proceduto all’accompagnamento forzato alla frontiera di 
Bergamo – Orio al Serio ed al rimpatrio di un quarantaquattrenne romeno 
destinatario di un ordine di allontanamento dal territorio per motivi di ordine 
e sicurezza pubblica emesso dal Prefetto di Sondrio.

L’uomo, già destinatario di medesimo provvedimento di allontanamento nel maggio 
2022 emesso dal Tribunale di Avellino aveva, tuttavia, violato il divieto di 
reingresso ed era rientrato in Italia sei mesi dopo.

Lo stesso, ritenuto soggetto socialmente pericoloso e che annoverava molteplici 
precedenti penali per reati contro la persona ed il patrimonio, fra i quali 
numerose rapine e violenza sessuale, era stato quindi condannato per la 
violazione del divieto di allontanamento e si trovava a scontare la condanna presso la 
Casa Circondariale di Sondrio.

Nel corso degli ultimi mesi L’Ufficio Immigrazione della Questura di Sondrio, il 
quale segue con grande attenzione la situazione di ogni detenuto presso la 
locale Casa Circondariale e procede alla compiuta identificazione dei soggetti 
stranieri ivi ristretti, anche tramite contatti diretti con le rappresentanze 
diplomatiche dei Paesi d’origine, ha lavorato scrupolosamente e proceduto a 
tutti gli adempimenti necessari affinché si procedesse ad un nuovo 
allontanamento dal territorio nazionale con immediato rimpatrio tramite 
accompagnamento coatto il giorno della liberazione del soggetto.

L’allontanamento di un cittadino comunitario si pone come eccezione al generale 
principio di libera circolazione delle persone nel territorio dell’Unione ed è 
prevista, non dal Testo Unico dell’Immigrazione, ma da una legge speciale solo 
per casi più gravi inerenti a persone “socialmente pericolose”.

L’espulsione, in questo caso, è eseguita immediatamente dal Questore subito dopo 
la convalida del Tribunale per “motivi imperativi di sicurezza pubblica” e il 
divieto di reingresso è al massimo di cinque anni.

Viene colpito chi, con il suo comportamento, rappresenta una grave “minaccia 
concreta, effettiva e grave” alla dignità umana, ai diritti fondamentali della 
persona o all’incolumità pubblica, una valutazione che può tenere conto anche di 
precedenti penali identificati nel decreto.

Previa convalida da parte della Sezione Specializzata in Materia di Immigrazione 
del Tribunale Civile di Milano, in composizione monocratica, dei relativi 
provvedimenti espulsivi del Prefetto e del Questore di Sondrio, si è quindi 
proceduto all’accompagnamento coatto del cittadino romeno alla frontiera di 
Bergamo – Orio al Serio per l’immediato rimpatrio nel proprio paese di origine.






Written by: Redazione

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