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Fondazione Fojanini. Notiziario tecnico melo sui trattamenti consigliati in post-raccolta.

today15 Ottobre 2024 18

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Interventi di post raccolta
In questa fase, e finché le foglie saranno ancora attive, (in ogni caso almeno entro una settimana
prima che le foglie gelino), nei frutteti in cui è terminata la raccolta, si può effettuare un trattamento
fogliare con UREA (contenuto di azoto 46%), che viene traslocata alle radici come riserva ed è
disponibile la primavera successiva. In questo caso occorre conteggiare che 3-5 Kg/hl di urea,
equivalgono ad un apporto primaverile di circa 20-25 Kg di azoto, che andranno sottratti in
primavera alla dose di azoto da somministrare (circa 70-80 Kg in tutto). L’urea aiuta la
decomposizione delle foglie, ed è utile soprattutto in caso di forte presenza di ticchiolatura, ma
anche di Alternaria e altri funghi patogeni.
Questo intervento non è consentito nella produzione biologica!
Alla somministrazione autunnale di urea è possibile aggiungere 100 ml/hl di boro, indispensabile per
lo sviluppo delle gemme a fiore.
Per favorire la caduta delle foglie si consiglia invece la somministrazione di rame a base di chelati
(Blattab o simili). Il trattamento va distanziato di qualche giorno dall’eventuale trattamento con
urea, altrimenti il rame inibisce la degradazione delle foglie da parte della microflora e microfauna
del terreno.
Per lo stesso motivo, i trattamenti a base di rame a dosaggio elevato contro cancri da Nectria e
“moria” devono essere ritardati di almeno 15 giorni rispetto al trattamento con urea o addirittura
rimandati a fine inverno.
Il trattamento con rame, stimolando la caduta delle foglie, contrasta anche la comparsa di successivi
danni da gelo, specialmente dove il legno non ha raggiunto una maturazione ottimale. Prove
effettuate in Alto Adige hanno evidenziato infatti che sono a rischio danni da gelo soprattutto
i giovani impianti fino al terzo anno, con un arresto vegetativo autunnale tardivo. I risultati di prove
effettuate dal Beratungsring mostrano che attraverso le foglie rimaste sulla pianta nel tardo
autunno/inverno l’acqua evapora, facendo così aumentare il rischio di siccità invernale. Le varietà
Pink Lady, Braeburn, Cosmic Crisp, Granny Smith e Kanzi sono tra le più sensibili.
Atomizzatori – controlli funzionali e manutenzione
La taratura e la perfetta funzionalità dell’atomizzatore sono prerequisiti necessari a garantire
l’efficacia di qualsiasi trattamento. Terminati i trattamenti di fine stagione è fondamentale
procedere alla pulizia delle sue principali componenti: serbatoio, tubazioni, filtri e ugelli. A seguito
dell’ultimo trattamento è consigliabile l’utilizzo del liquido antigelo onde evitare danni da
congelamento nel corso dell’inverno.
La direttiva 2009/128/CE e il Decreto legislativo n. 150/2012 (art. 12) stabiliscono:
• che le attrezzature per l’applicazione dei prodotti fitosanitari impiegate per uso professionale
siano sottoposte a controlli funzionali periodici;
• che l’intervallo tra i controlli non deve superare i 3 anni per le attrezzature controllate
successivamente al 31 dicembre 2020.
• Per le irroratrici nuove il controllo funzionale continua ad essere obbligatorio entro il quinto
anno dall’acquisto.

Fondazione Fojanini di Studi Superiori, 15 ottobre 2024







Written by: Radio TSN

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