Dove è più diffusa la presenza di evasione, lavoro “nero” ed economia illegale? A seconda di come la misuriamo, in Lombardia o in Calabria
Ci sono due unità di misura per valutare il peso dell’economia non osservata. In valore assoluto o in termini percentuali sul valore aggiunto regionale. Se si fa ricorso alla prima modalità, il fenomeno si concentra nelle regioni settentrionali che tendenzialmente sono caratterizzate da un maggior numero di abitanti e con un livello di ricchezza prodotta molto superiore alla media. Infatti, l’impatto più elevato dell’economia non osservata si registra in Lombardia con 31,3 miliardi di euro. Segue il Lazio con 20,9, la Campania con 18, il Veneto con 15 e l’Emilia Romagna con 14,8 (vedi Tab. 2). Diversamente, se prendiamo come parametro di riferimento l’incidenza percentuale di questa piaga sociale ed economica sul valore aggiunto regionale (praticamente il Pil), la realtà più investita è la Calabria con il 19,2 per cento. Seguono la Campania con il 18, la Puglia con il 17,6, la Sicilia con il 17,3, la Sardegna e il Molise entrambe con il 16,3 (vedi Tab. 3). Come si può notare, rapportando gli importi al valore aggiunto prodotto in ogni regione, si riscontra la consueta dicotomia tra regioni del Nord e quelle del Sud, con queste ultime che presentano una maggiore tendenza alla non-compliance.
Giornata campale per la Pedalata in Rosa Bormio-Sondrio, organizzata dal gruppo di amici di Sarah Palfrader con l’obiettivo di portare nel capoluogo valtellinese l’assegno simbolico di 19.884,80 euro (realizzato gratuitamente dal grafico Canclini) da devolvere al reparto di Medicina Nucelare dell’ospedale cittadino. Nonostante il clima bizzoso, una bella compagnia di audaci si è presentata puntuale all’appuntamento in sella, con i mezzi addobbati da nastri rosa offerti dal negozio Veronica, e […]