Italia Nostra esprime profonda preoccupazione per il futuro delle
concessioni idroelettriche nella provincia di Sondrio e, in particolare, per il rinnovo delle
concessioni di A2A che coinvolgono la Valtellina, un’area di straordinario valore ambientale e
paesaggistico. Le decisioni prese oggi influenzeranno non solo la gestione della risorsa idrica, ma
anche la qualità dell’ambiente e la vita delle comunità locali per i prossimi decenni.
In linea con la nostra missione di tutela del patrimonio naturale e culturale, Italia Nostra sottolinea
l’importanza di garantire che il rinnovo delle concessioni avvenga nel rispetto di criteri di
sostenibilità ambientale e sociale. La Legge Regionale n. 5 del 2020 offre strumenti importanti per
delineare le richieste che devono essere avanzate nei bandi, in particolare per quanto riguarda il
miglioramento e il risanamento ambientale dei bacini idrografici (art. 13, lettera h) e le
compensazioni ambientali e territoriali (art. 13, lettera i).
Le nostre richieste sono chiare:
1. Priorità al risanamento ambientale: I bacini idrografici della Valtellina hanno già subito
pressioni significative dovute all’attività idroelettrica. È essenziale che il nuovo gestore si impegni
a effettuare interventi di risanamento ambientale e a garantire la sicurezza idrica, con particolare
attenzione alla rigenerazione degli ecosistemi locali e alla riduzione dell’impatto sui corsi d’acqua.
Questo non solo migliorerà la qualità dell’acqua e la biodiversità, ma contribuirà anche a prevenire
disastri ambientali e a proteggere le risorse naturali per le future generazioni.
2. Compensazioni territoriali reali e adeguate: Il valore economico delle concessioni
idroelettriche, come anche indicato nel comunicato del Comitato provinciale Valtellina e
Valchiavenna, è estremamente elevato. Una parte consistente dei profitti deve essere reinvestita
nei territori montani. Italia Nostra sostiene la necessità di destinare una percentuale significativa
dei ricavi a opere infrastrutturali strategiche e interventi di valorizzazione ambientale che
favoriscano uno sviluppo sostenibile e a lungo termine. Questo approccio garantirà che i benefici
economici derivanti dallo sfruttamento delle risorse idriche siano equamente distribuiti e
contribuiscano al benessere delle comunità locali.
3. Inclusione delle comunità locali e delle associazioni del territorio: I comuni della
Valtellina, che vivono quotidianamente le conseguenze dello sfruttamento idrico, devono essere
coinvolti in modo attivo e non solo consultati. È necessario coinvolgere anche gli stakeholder, al
fine di ottenere una visione non solo politica. La partecipazione di tutti i soggetti portatori di
un interesse comune nella definizione delle compensazioni e dei progetti di sviluppo è
essenziale per garantire che le risorse restino a beneficio della comunità e non vengano
disperse in interventi frammentari. Questo processo inclusivo assicurerà che le decisioni prese
siano rappresentative delle esigenze e delle aspirazioni delle popolazioni locali.
4. Tutela dell’occupazione e sviluppo formativo: Italia Nostra si unisce all’appello del
Comitato affinché venga data priorità alla stabilità occupazionale e allo sviluppo formativo dei
giovani nelle aree montane, si unisce all’appello del Comitato. La perdita di posti di lavoro nel
settore idroelettrico negli ultimi decenni ha colpito duramente l’economia locale, e il nuovo bando
deve prevedere misure che incentivino l’occupazione e la formazione professionale, garantendo
così un futuro alle nuove generazioni che scelgono di restare nelle montagne. Investire nella
formazione e nell’occupazione non solo rafforzerà l’economia locale, ma contribuirà anche a
creare una forza lavoro qualificata e resiliente.
Italia Nostra invita la Regione Lombardia, le amministrazioni locali e tutti gli attori coinvolti
(compresi gli stakeholder) a collaborare insieme per garantire che il rinnovo delle concessioni
idroelettriche non sia solo un’opportunità economica, ma un’occasione per promuovere un
modello di sviluppo sostenibile che tuteli l’ambiente e rafforzi le comunità locali. Le montagne
della Valtellina e i loro bacini idrici rappresentano un patrimonio inestimabile, che va gestito con
rispetto e lungimiranza, per garantire un futuro equilibrato e prospero per il territorio.
È importante, altresì, che i pareri espressi nei vari consessi da tutti i soggetti non debbano essere
relegati a meri pareri consultivi, ma costituire un fondamento vincolante dai quali far scaturire le
scelte strategiche di politica e gestione del territorio
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