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Rinnovo concessioni idroelettriche. “Attenzione anche al livello occupazionale, no a esternalizzazioni e subappalti”

today15 Novembre 2024 27

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A2A Diga di Cancano Valtellina
Piano industriale, investimenti e rinnovo delle concessioni al centro del confronto tra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione delegato di A2A Renato Mazzoncini che si è svolto nei giorni scorsi. 

L’azienda multiservizi ha annunciato investimenti in vari ambiti, sia diretti sia per acquisizioni, che riguardano la parte elettrica e l’ambiente con particolare attenzione alle rinnovabili, per un totale di 8 miliardi di euro nel quadriennio 2021-2024 – e ha assicurato un’adeguata attenzione alle esigenze dei lavoratori (diminuzione delle differenze di genere, formazione e sostegno alla genitorialità). 

Altrettanto cruciale è la questione del rinnovo delle concessioni idroelettriche, in un territorio dove una parte delle stesse concessioni è scaduta e per un’altra il termine è il 2029.  “La nostra organizzazione – afferma Vittorio Boscacci, segretario provinciale della Filtcem-Cgil – ha espresso la propria disponibilità a costruire avvisi comuni con A2A e le altre società interessate che portino ad audizioni presso le regioni, e in particolare in Lombardia, per poter esprimere il nostro parere su quello che riteniamo un tentativo di smantellare la struttura della produzione idroelettrica”. Un aspetto centrale è rappresentato dalle garanzie occupazionali e dalle clausole sociali.  

Complessivamente, sommando Enel, Edison e A2A, dal 1980 c’è stata una diminuzione di 550 unità, passando da 896 a 346. Si è perso quindi il 62% della forza lavoro. Se si tiene conto anche delle aziende elettriche più piccole attive in provincia di Sondrio, il calo – in circa 40 anni – è di 950 posti di lavoro, visto che si è passati da 1510 a 560 dipendenti. Con uno stipendio lordo di 50mila euro a lavoratore, si tratta di oltre 47 milioni di euro in meno all’anno di salari. Una cifra considerevole, che rappresenta buona parte dei proventi dei sovracanoni in Valtellina e Valchiavenna.  

Questo trend deve essere invertito – afferma Vittorio Boscacci, segretario provinciale della Filtcem-Cgil -. Le procedure per le concessioni idroelettriche devono diventare un’ottima occasione per raggiungere quest’obiettivo. In occasione dell’assegnazione è fondamentale definire un patto con le aziende basato sulla qualità del lavoro e sui livelli occupazionali. Questo vuol dire, ad esempio, niente esternalizzazioni e subappalti, anche perché si tratta di ruoli specifici essenziali con responsabilità importanti – basti pensare alla gestione delle dighe – che richiedono professionalità elevate per garantire la qualità del servizio e la sicurezza del territorio”.







Written by: Redazione

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