All’inizio di agosto del 2018, nella località turistica del lago di Como, quello che da subito salì alle cronache come “lo stupro di Menaggio”.
Ad essere abusate due turiste minorenni di nazionalità straniera, in vacanza nella nota località.
Per l’episodio all’epoca le persone fermate furono quattro. Uno di queste fu estromesso in quanto una delle due giovani aggredite ritrattò l’accusa.
Da lì, un iter processuale per il quale nel marzo di quest’anno il Tribunale di Como in Corte d’Appello, ha condannato i tre, un italiano, un albanese ed un moldavo ritenendoli responsabili dei fatti loro ascritti.
Nella serata di ieri, dopo una lunga camera di consiglio, la terza sezione penale della Corte di Cassazione di Como ha annullato la condanna a sette anni inflitta a due dei tre, Nicholas Pedrotti, inizialmente accusato di violenza sessuale di gruppo, e di un altro dei tre accusati, il giovane di origine albanese.
Di fatto, ad essere definitivamente ritenuto colpevole di quanto accadde nell’estate del 2018 è il terzo del gruppo, di nazionalità moldava, attualmente latitante.
Oggi, in un comunicato diffuso da uno dei legali di Pedrotti, l’avvocato sondriese Francesco Romualdi, si legge: “Sarà quindi un’altra sezione della Corte di Appello a dover decidere come si svolsero i fatti quella notte di 6 anni fa ma finalmente, dopo una sorprendente sentenza del Tribunale di Como ed un avvilente giudizio di appello, la Suprema Corte ha posto attenzione alle innumerevoli criticità dell’impianto accusatorio disponendo che altri e ben diversi debbano essere i criteri di giudizio connotati, secondo la difesa di Pedrotti – avv. Manrico Pensa di Roma, avv.. Antonella Calcaterra di Milano ed avv. Francesco Romualdi di Sondrio – da un evidentissimo pregiudizio.
Nicholas Pedrotti ha dichiarato: “Torno a respirare, mi sembrava tutto un incubo, io non ho fatto proprio nulla di quello di cui mi si accusa, in questi 6 anni mi hanno tolto la gioia ed il sorriso, ma non la speranza e la convinzione della mia innocenza, e finalmente ieri ho avuto soddisfazione”.
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