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Mappe della pericolosità e del rischio di alluvione dei Comuni di Ardenno e Forcola, la soddisfazione dei due sindaci

today7 Febbraio 2025

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Fiume Lambro lo scorso 15 maggio

In merito all’approvazione definitiva aggiornamento Piano Stralcio Assetto Idrogeologico (…) e delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvione i Sindaci dei Comuni di Ardenno, Laura Bonat, e Forcola, Faustino Bertolini, hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Il 27 gennaio è stato emanato il decreto dell’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po che approva le mappe della pericolosità e del rischio di alluvione dei nostri Comuni.

Si tratta del documento che stabilisce le diverse fasce di rischio alluvionale – e i relativi vincoli edificatori – cui il territorio è soggetto. Un documento di importanza fondamentale, che rappresenta finalmente una schiarita in una situazione che era rimasta in qualche modo congelata fin dal 1987, quando l’alluvione portò in primo piano le fragilità del territorio e le sue esigenze di sicurezza. Da allora sono state realizzate diverse opere, basti ricordare la bonifica idraulica della piana e la via di fuga, senza però che a tali realizzazioni corrispondesse una presa d’atto del loro impatto positivo in termini di mitigazione del rischio. In sintesi: le condizioni erano cambiate ma le restrizioni restavano le stesse.

Il decreto dell’Autorità di Bacino è il risultato di un serrato e spesso acceso confronto nel quale gli enti locali hanno portato avanti con decisione le istanze del territorio, nella ricerca di un complicato ma obbligato equilibrio fra le irrinunciabili esigenze di sicurezza e le altrettanto indispensabili necessità di vivere ed operare sul territorio stesso.

Nei vari incontri che si sono succeduti negli ultimi anni e che hanno visto coinvolti Autorità di Bacino, Regione, Provincia, Comuni e tecnici siamo passati con fatica da una rappresentazione estremamente penalizzante per il territorio – dove addirittura si prospettava una situazione più critica rispetto al 1987 – ad una configurazione che, attraverso un’analisi rigorosa dei dati, condotta anche grazie al significativo apporto dei Comuni, risulta essere decisamente più favorevole a Cittadini ed Imprese. I rischi che permangono vengono diversificati, e con essi le possibilità edificatorie. Interessante notare a questo proposito come il documento approvato riconosca che il rischio residuo che tuttora interessa il territorio sia in massima parte dovuto alla presenza dell’argine pensile dell’Adda, funzionale all’invaso, che rende inevitabile l’allagamento della Piana in caso di rottura o tracimazione. Questo elemento potrà essere auspicabilmente tenuto in considerazione nel prossimo futuro, in occasione del rinnovo delle concessioni idroelettriche.

Da Sindaci, ci poniamo come obiettivo principale la sicurezza dei nostri Cittadini, che comprendono del resto anche noi stessi e i nostri familiari, ma abbiamo anche il dovere di promuovere le potenzialità del nostro territorio, inteso come luogo dove si possa vivere e lavorare nelle migliori condizioni possibili di sicurezza. La ricerca di questi due obiettivi ci ha guidato nel nostro agire e ci porta oggi a manifestare la nostra soddisfazione.

Abbiamo il piacere di ringraziare chi è stato a fianco dei nostri Comuni, in particolare il Professor Alessio Radice – Professore Ordinario di Idraulica presso il Politecnico di Milano e Responsabile del Laboratorio di Idraulica Montana al Campus di Lecco – il cui apporto in termini di autorevolezza e competenza è stato decisivo e Giacomino Rebuzzi, che ha generosamente messo a disposizione dei nostri Enti la memoria storica, la conoscenza del territorio e della materia accumulate in anni di appassionato lavoro nel settore.







Written by: Sara Baldini

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