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A VARESE L’ASSEMBLEA INTERNAZIONALE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI FRONTALIERI. ECCO IL TESTO DEL DOCUMENTO FINALE

today17 Febbraio 2025 25

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Con l’Assemblea internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori frontalieri – convocata a Varese il 15 febbraio
2025 dalle organizzazioni sindacali italiane e svizzere CGIL CISL UIL UNIA VPOD SYNDICOM OCST SYNA –
prosegue l’iniziaƟva sindacale unitaria per contrastare l’introduzione della tassa sulla salute a carico dei
‘vecchi’ frontalieri e per rivendicare il pieno rispeƩo delle norme interne ed internazionali a tutela delle
lavoratrici e dei lavoratori frontalieri aƫvi e pensionaƟ.
Mentre, da un lato, con la legge di recepimento dell’accordo italo-svizzero (Legge 83/2023) salvaguardiamo
la tassazione esclusiva in Svizzera ai ‘vecchi frontalieri’ conƟnuando l’Italia ad incassare il 40% delle loro tasse,
dall’altra, con la Finanziaria 2024 li traƫamo come evasori chiedendo loro e ai loro familiari a carico di versare
il 3-6% della retribuzione neƩa per avere l’assistenza sanitaria che hanno già pagato. Mentre, da un lato e
faƟcosamente, oƩeniamo per legge l’innalzamento della Naspi per i primi tre mesi di disoccupazione,
parificandola a quella svizzera, dall’altro ci si guarda bene dal dare seguito all’applicazione della nuova norma
penalizzando economicamente i frontalieri licenziaƟ.
In sostanza, il Governo italiano con una serie di aƫ contraddiƩori e unilaterali successivi alla legge di
recepimento dell’accordo italo-svizzero entrato in vigore il 18 luglio 2023 cerca di ‘smontare’ quanto
faƟcosamente costruito in anni di confronto per migliorare la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori frontalieri.
Di qui l’esigenza di fare oggi il punto, tuƫ insieme, sulle principali criƟcità ancora aperte e definire come
procedere, forƟ dei primi risultaƟ raggiunƟ.
Grazie alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, siamo infaƫ riusciƟ a sanare una inacceƩabile
disparità di traƩamento, garantendo ai vecchi frontalieri non fronƟsƟ di Sondrio divenuƟ inspiegabilmente
nuovi frontalieri e ai nuovi frontalieri residenƟ nei 72 Comuni di fascia finora non riconosciuƟ una tassazione
equivalente ai vecchi frontalieri. Analogamente, siamo riusciƟ finalmente a oƩenere dopo oltre un anno dalla
sua cosƟtuzione la convocazione del primo incontro del Tavolo interministeriale per la definizione di uno
Statuto dei lavoratori frontalieri.
Per queste ragioni, condividendo l’impostazione sindacale unitaria sin qui seguita ed alla luce dell’ampio
dibaƫto svolto l’Assemblea chiede:
1. la cancellazione della norma che prevede una nuova tassa sulla salute a carico dei ‘vecchi frontalieri’,
che di faƩo introduce una doppia imposizione, risulta in contrasto con l’Accordo tra la Repubblica
italiana e la Confederazione svizzera relaƟvo all’imposizione dei lavoratori frontalieri e presenta chiari
elemenƟ di incosƟtuzionalità. In caso contrario, le organizzazioni sindacali si impegnano
unitariamente a adire alla giusƟzia al fine di eccepire la quesƟone di cosƟtuzionalità;
2. di portare alla discussione del ‘Tavolo interministeriale’ le altre criƟcità ancora aperte, a parƟre
dall’introduzione della nuova indennità di Naspi prevista dalla legge 83/2023 e dalla modifica
dell’aƩuale normaƟva sull’assegno unico e universale, che discrimina le lavoratrici e i lavoratori
frontalieri e per la quale l’Italia è stata messa soƩo procedura d’infrazione da parte della CE.
3. di ricosƟtuire il correƩo rapporto tra l’uso delle risorse derivanƟ dai ristorni quale contributo dei
frontalieri alla fiscalità generale, all’erogazione dei servizi e alla garanzia degli invesƟmenƟ dei Comuni
di fronƟera e la definizione delle risorse future da invesƟre sul territorio per progeƫ socioeconomici,
modello che abbiamo faƟcosamente costruito e consolidato nella legge approvata all’unanimità del
Parlamento, con il contributo determinante delle Comunità locali, oggi destruƩurato da intervenƟ del
legislatore poco organici ed incomprensibili.







Scritto da: Giuliano Padroni

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