L’8 marzo è la Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, ma possiamo davvero definirla una festa? Purtroppo, la parità di genere è ancora lontana: secondo le stime, ci vorranno 130 anni per raggiungerla. Un tempo lunghissimo, che esclude intere generazioni dalla possibilità di vivere in una società equa.
Disparità di genere: un problema ancora irrisolto
In Italia, la condizione delle donne è ancora segnata da gravi squilibri. Il tasso di occupazione femminile è fermo al 55%, ben al di sotto della media europea del 69,3% (Eurostat 2022). La disparità salariale e la difficoltà di conciliazione tra lavoro e famiglia penalizzano fortemente le donne, aumentando il rischio di povertà di genere, che colpisce il 20% delle donne contro il 18% degli uomini.
Le donne italiane dedicano in media 5 ore al giorno al lavoro di cura non retribuito, un dato tra i più alti nei Paesi OCSE. Questo squilibrio incide negativamente sulle loro carriere, riducendo opportunità di crescita e guadagni nel lungo termine.
Violenza di genere: un’emergenza sociale
I numeri sono allarmanti: 98 femminicidi nel 2024, di cui 84 in ambito familiare. A questi si aggiungono 44 tentati femminicidi. La maggior parte delle vittime conosceva il proprio assassino, e in molti casi i figli hanno assistito alla tragedia.
Le giovani donne sono particolarmente vulnerabili: 1 adolescente su 4 ha subito violenza dal partner, mentre le generazioni più giovani sono sempre più esposte alla violenza online.
Serve un cambiamento reale, non solo misure tampone
Negli ultimi anni, sono state introdotte politiche per supportare le donne, come il reddito di libertà, il bonus mamme e l’assegno unico universale. Tuttavia, queste misure non sono sufficienti: servono riforme strutturali, investimenti nel welfare, servizi per l’infanzia e un reale impegno per l’uguaglianza.
L’8 marzo è una battaglia, non una festa
Non si tratta di cambiare la narrazione, ma di affrontare la realtà. Fino a quando le donne continueranno a subire discriminazioni e violenze, non ci sarà nulla da festeggiare. L’unico modo per onorare questa giornata è continuare a lottare per i diritti, la sicurezza e l’uguaglianza di tutte le donne.
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