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Ats della Montagna: bere l’acqua del rubinetto scelta sicura e sostenibile

today21 Marzo 2025 84

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Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua 2025, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sull’importanza dell’acqua dolce e supportare la gestione sostenibile delle scarse risorse, affrontando la crisi idrica globale. Il tema che ha scelto l’ONU quest’anno è la Conservazione dei ghiacciai che rappresenta una delle sfide più urgenti del nostro tempo.

Fra i compiti delle ATS rientra il controllo della qualità delle acque destinate al consumo umano. Ad occuparsi delle acque potabili è il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione, struttura che fa capo al Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria e che ricomprende anche il Laboratorio di Prevenzione. La verifica si avvia con i campionamenti, cioè la raccolta di campioni di acqua in punti significativi della rete acquedottistica, alle sorgenti, da fonti, pozzi e case dell’acqua.

Nel territorio dell’ATS Montagna sono presenti 1.136 sorgenti, 514 punti rete dell’acquedotto, 38 pozzi, 4 corpi idrici superficiali (di cui solo 3 attualmente utilizzati) e 92 casette dell’acqua. I punti da cui prelevare i campioni vengono individuati in collaborazione con i Gestori del servizio idrico, in modo che siano rappresentativi dell’intera rete di distribuzione e di tutte le fonti da cui viene prelevata l’acqua potabile. Negli anni si tiene conto dei risultati ottenuti, così da tenere sotto controllo in maniera particolare i punti che hanno evidenziato criticità in passato e aumentare, al bisogno, i parametri da analizzare.

Ogni anno viene redatto un Piano dei controlli, che per il 2025 prevede un totale di 1.837 campionamenti sulle acque potabili, oltre a 35 per la ricerca dei Pfas, 19 per la radioattività e 10 ispezioni ai punti di prelievi.

L’acqua distribuita nel territorio dell’ATS è generalmente di ottima qualità; le analisi routinarie effettuate non hanno evidenziato cariche microbiche o inquinanti in concentrazioni tali da costituire un problema di salute pubblica. Nel 2024, l’84% dei campioni (2.275 sui 2.716 prelevati) sono risultati conformi. Percentuale che sale al 100% per i controlli alle case dell’acqua, di cui sono state analizzate il 10%. Inoltre, sono stati effettuati 18 campionamenti per la radioattività, in collaborazione con Arpa Lombardia e con i Gestori del Servizio idrico integrato, e 17 campionamenti per la ricerca dei PFAS, come previsto dal Decreto Ministeriale del 2 agosto 2017. Gli esiti delle analisi per entrambe le ricerche non hanno messo in evidenza alcuna criticità, evidenziando valori al di sotto dei limiti stabiliti dalla normativa di riferimento.

Il Laboratorio di Prevenzione, che fa capo alla Struttura Igiene degli Alimenti e Nutrizione, effettua i controlli microbiologici su acqua e alimenti. Nel 2024 ha analizzato 2.125 campioni, attività che ha prodotto 6.569 risultati, dato che per ogni prelievo vengono verificati più parametri. Bere l’acqua del rubinetto è quindi una scelta sicura, proprio grazie ai controlli a cui è sottoposta, ma anche sostenibile, perché riduce la produzione di rifiuti e la quantità di trasporti su gomma legati all’acquisto di bottiglie.







Written by: Sara Baldini

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