Martedì 17 giugno si è tenuto a Teglio un evento gastronomico di grande rilievo dal titolo “I pizzoccheri, espressione delle Olimpiadi in un piatto”, organizzato dall’Accademia del Pizzocchero di Teglio, presieduta da Flavio Bottoni. L’iniziativa ha celebrato uno dei piatti simbolo della tradizione valtellinese, legandolo idealmente ai valori e allo spirito delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026.
Il protagonista indiscusso della serata è stato il pizzocchero, piatto iconico della cucina tipica valtellinese. Grazie a questo evento, è riuscito a diventare ponte culturale tra territori, istituzioni e circuiti gastronomici, esprimendo l’identità culinaria della Valtellina in chiave moderna e inclusiva.
Un momento significativo è stato rappresentato dall’incontro tra l’Accademia del Pizzocchero di Teglio e i Cenacoli di Artom, due realtà distanti che condividono la missione di valorizzare il patrimonio culturale, l’autenticità e l’eccellenza italiana.
Hanno partecipato alla serata il Prefetto di Milano, il Prefetto di Sondrio, il Questore di Sondrio, i Sindaci di Teglio e Bormio, oltre a numerosi esponenti delle istituzioni della provincia di Sondrio. Una partecipazione istituzionale così significativa ha evidenziato l’importanza dell’evento non solo come celebrazione gastronomica, ma anche come momento di coesione territoriale, con uno sguardo proiettato verso il futuro.
“Vogliamo valorizzare il pizzocchero come simbolo della nostra terra, un piatto che parla di tradizione ma anche di futuro, in un contesto di apertura e accoglienza come quello olimpico”, ha dichiarato Flavio Bottoni, presidente dell’Accademia del Pizzocchero di Teglio.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla giornalista RAI Daniela Cuzzolin Oberosler, per la sua presenza e per il ruolo di moderatrice della serata.
L’iniziativa si inserisce all’interno di un calendario di eventi culturali e gastronomici che accompagneranno il territorio verso le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, con l’obiettivo di promuovere le eccellenze enogastronomiche della Valtellina e rafforzarne l’identità a livello nazionale e internazionale.
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