Il sistema di tassazione sull’energia elettrica in Italia è profondamente squilibrato e colpisce in modo sproporzionato le micro e piccole imprese, mettendone a rischio la competitività e aggravando i costi di produzione.
Lo evidenzia un’analisi pubblicata su Quotidiano Energia e rilanciata da Confartigianato, che mette in luce l’impatto di un carico fiscale e parafiscale sull’energia elettrica superiore del 122,3% rispetto alla media UE, con un divario ancora più pesante per le imprese di minori dimensioni.
In Italia, il prezzo dell’energia elettrica per le imprese – accise e oneri inclusi, IVA esclusa – è del 28,1% più elevato della media europea. Per le aziende con consumi fino a 20 MWh annui, il peso fiscale è 8,4 volte quello sostenuto dai grandi consumatori. Un’anomalia che non trova riscontro in Europa, dove lo stesso rapporto si ferma in media a 3,3.
La struttura attuale del prelievo fiscale sull’energia è regressiva e iniqua: a pagare di più, in proporzione, sono proprio le imprese più piccole, che costituiscono la spina dorsale della manifattura italiana. L’Italia, infatti, è il primo Paese europeo per numero di addetti nelle micro e piccole imprese manifatturiere: 1,85 milioni di occupati, contro 1,56 milioni in Germania e meno di un milione negli altri grandi Paesi UE.
A pesare ulteriormente è la modalità con cui vengono finanziate le agevolazioni per le imprese energivore: nel 2024, le imprese non energivore hanno versato 1,1 miliardi di euro per sostenere un beneficio di cui non usufruiscono. Le imprese in bassa tensione, in particolare, hanno contribuito per il 40,3% del totale, risultando i principali finanziatori dell’agevolazione, pur essendo escluse dai vantaggi.
Con la fine degli interventi di contenimento post-crisi, il carico per le imprese in bassa tensione è aumentato del 42,5% rispetto al 2021, a fronte di incrementi molto più contenuti per le utenze in media e alta tensione.
Il quadro delineato evidenzia la necessità urgente di una revisione del sistema di prelievo fiscale e parafiscale sull’energia, affinché venga garantita maggiore equità e sostenibilità per le imprese di minori dimensioni, penalizzate da un sistema regressivo che ostacola la competitività e la transizione energetica.
Chiusura totale al traffico sulla strada provinciale n. 7 “della Valgerola”, dal km 6+200 al km 6+350, in località Sacco, nel Comune di Cosio Valtellino, dalle ore 8.40 alle ore 9.50 del giorno 27 giugno 2025. La ditta esecutrice ha comunque l’obbligo di garantire il passaggio dei mezzi di soccorso e di emergenza, previa verifica che il transito medesimo possa avvenire in totale sicurezza. Nell’area di cantiere il transito avverrà […]