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I 5 consigli degli esperti di insetti di SC Johnson
Non servono paludi lontane o foreste tropicali: per far nascere una zanzara può bastare un tappo di bottiglia con dell’acqua stagnante. E con l’estate in pieno svolgimento, la presenza delle zanzare è in aumento in tutta Italia, dalle città alle località turistiche. Ne esistono oltre 3.500 specie nel mondo ma solo le femmine pungono per nutrire le proprie uova. Gli esperti di SC Johnson – tra i leader mondiali negli insetticidi, inclusi gli insetto repellenti come Autan – condividono alcuni consigli semplici ed efficaci per aiutare ad evitare le punture di zanzare e ridurre il rischio di trasmissione di malattie come malaria, dengue, chikungunya e febbre del Nilo occidentale.
Per contestualizzare il fenomeno nel panorama attuale del nostro paese, l’azienda ha chiesto un parere all’infettivologo Spinello Antinori, Professore Ordinario di Malattie Infettive presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche dell’Università degli Studi di Milano, Direttore UOC Malattie Infettive 3 dell’ASST Fatebenefratelli Sacco e Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali dell’Università degli Studi di Milano.
“Le zanzare non sono tutte uguali- precisa Antinori- e non si limitano a pungere. Alcune specie sono in grado di trasmettere virus che ormai non sono più confinati alle zone tropicali. Anche se i rischi sono più contenuti rispetto ad altre aree del mondo, negli ultimi anni, complici cambiamento climatico e globalizzazione, anche in Italia abbiamo avuto focolai autoctoni di malattie trasmesse dalle zanzare come dengue, chikungunya e il virus del Nilo occidentale occidentale da oltre quindici anni è considerato endemico nel nostro Paese”.
Ulteriore conferma arriva dall’Istituto Superiore di Sanità che nel I semestre del 2025 (dati aggiornati al 15 luglio 2025) ha registrato 83 casi confermati di Dengue (82 dei quali associati a viaggi all’estero e 1 caso autoctono) e 51 casi confermati di Chikungunya (50 dei quali associati a viaggi all’estero e 1 caso autoctono). Sempre dai dati Iss risulta anche che al 23 luglio 2025 sono 32 i casi confermati di infezione da West Nile virus nell’uomo in Italia dall’inizio dell’anno, oltre 20 dei quali sono stati segnalati dalla Regione Lazio, tutti in provincia di Latina.
E, secondo una recente circolare del Ministero della Salute, il nostro paese è ormai considerato area a rischio per la trasmissione autoctona di virus tipici dei Paesi tropicali. In Italia, la zanzara tigre è diffusa ovunque, anche nelle città. In estate, con l’umidità e il caldo, il rischio si amplifica. Non a caso, negli ultimi anni si sono verificati focolai di dengue autoctona in Emilia-Romagna, Marche e Lombardia. Alcuni partiti proprio da giardini privati, con infestazioni legate ad acqua stagnante in sottovasi, grondaie o giochi da giardino.
“Le zanzare necessitano di acqua per deporre le uova e dare origine alla propria progenie- spiega Antinori- L’acqua che rimane negli invasi dei fiori presenti nei giardini o sui balconi, ad esempio, rappresenta un ottimo incubatore e può trasformare un ambiente domestico in un perfetto luogo di riproduzione. Proteggersi diventa così indispensabile, a casa e all’aperto”.
Da oltre 65 anni, SC Johnson riunisce le competenze entomologiche del suo Center for Insect Science for Family Health, continuando ad affermare la propria leadership nella ricerca sugli insetti e un impegno di 5 generazioni per un mondo migliore per le future generazioni.
Ed ecco 5 consigli degli esperti di insetti di SC Johnson per proteggersi dalle zanzare:
1. FAI IL CHECK-UP DELL’ACQUA STAGNANTE (ED ELIMINALA PRIMA DI PARTIRE)
Controlla regolarmente balconi, sottovasi, bidoni e grondaie e svuotali periodicamente. Riserva loro un’attenzione in più prima di partire per le per le zanzare durante la tua assenza. Ricorda che anche un cucchiaio d’acqua può bastare ad una zanzara per deporre le uova.
2. USA IL REPELLENTE (IN MODO CORRETTO E CON LE GIUSTE INDICAZIONI) ANCHE IN ITALIA – Soprattutto se sei all’aperto all’alba o al tramonto, quando le zanzare sono più attive, applica sempre un repellente a base di Deet o Icaridina. Prima di utilizzarlo leggi attentamente l’etichetta e segui le istruzioni: non è un cosmetico ma un dispositivo di protezione. Spray, lozioni e salviette sono efficaci solo se applicati correttamente. Non spruzzare o strofinare mai il prodotto sotto i
vestiti né su tagli, ferite o pelle irritata. Per utilizzare il repellente sul viso, applicalo prima sulle mani e poi distribuiscilo sul viso e sul collo. Se un repellente personale entra in contatto con gli occhi, sciacquali con acqua.
3. PROTEGGI ANCHE I PIÙ PICCOLI CON ATTENZIONE
Non lasciare che i bambini si applichino da soli il repellente. Spruzzalo prima sulle tue mani poi sulla pelle esposta del bambino. Non esagerare con la quantità (una dose abbondante non è garanzia di una protezione migliore o più duratura) e non applicarlo mai su mani, occhi o bocca. Ricorda di utilizzare prima la protezione solare e di applicare solo successivamente il repellente.
4. IN SPIAGGIA O IN CAMPEGGIO, PORTA CON TE ANCHE UN REPELLENTE
SPAZIALE – Repellenti spaziali, come diffusori elettrici e dispositivi da giardino, possono aiutare a ridurre la presenza di zanzare in un’intera area tenendole lontane da zone comuni come balconi e terrazzi, aree picnic o tende da campeggio. Scegli sempre prodotti certificati e leggi prima molto attentamente l’etichetta.
5. SCEGLI CON CURA L’ABBIGLIAMENTO (VIA LIBERA AD ABITI CHIARI E COPRENTI)
Maniche e pantaloni lunghi, colori chiari e tessuti leggeri aiutano a tenere lontane le zanzare (che sono invece attirate dai colori scuri) e possono contribuire a ridurre notevolmente le punture. Attenzione ai tessuti sintetici: ci sono repellenti che non vanno usati con alcuni di questi tessuti tra i quali, ad esempio, rayon, spandex e acetato.
“La prevenzione è il miglior alleato per un’estate serena- conclude l’infettivologo Antinori- e adottare piccoli accorgimenti quotidiani, come quelli suggeriti, è il modo migliore per proteggere, in città ma anche in vacanza, se stessi e i propri cari”.
Scritto da: Giuliano Padroni