Arrestata coppia a Sondrio per furti e rapina: sei colpi tra giugno e luglio

Nel pomeriggio del 2 settembre 2024 i Carabinieri del Comando Provinciale di Sondrio e la Polizia di Stato della Questura, congiuntamente, hanno arrestato una coppia – lui 36 anni, lei 35 – in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Sondrio, su richiesta della locale Procura della Repubblica. I due sono gravemente indiziati di furto aggravato e rapina in concorso, reati che hanno destato preoccupazione e insicurezza nella popolazione valtellinese.

Le investigazioni, condotte sia dai Carabinieri sia dalla Polizia di Stato, sono state coordinate dalla Procura di Sondrio e supportate da acquisizione di filmati di videosorveglianza, testimonianze dirette, dichiarazioni e attività tradizionali di indagine sul territorio. Questo lavoro ha permesso di attribuire alla coppia almeno sei episodi criminosi tra giugno e luglio 2024, dimostrando una forte inclinazione ai reati predatori e una totale indifferenza verso le numerose denunce già pendenti.

Gli episodi contestati sono molteplici. Nel mese di giugno a Tirano la coppia ha rubato due biciclette elettriche da una rastrelliera vicino alla stazione ferroviaria, forzando il lucchetto. Sempre a giugno, a Sondrio, hanno sottratto generi alimentari di varia natura da un supermercato. Tra giugno e luglio, inoltre, il 35enne ha compiuto da solo altri due furti di biciclette elettriche nel capoluogo. A luglio, infine, entrambi hanno rapinato un dipendente di un distributore di carburanti di Sondrio: dopo averlo avvicinato, gli hanno strappato di mano il portafoglio con l’incasso in contanti. La ricostruzione certosina dei Carabinieri del Nucleo Investigativo, supportata da filmati di videosorveglianza e dalle testimonianze della vittima e di altri presenti, ha permesso di individuare con chiarezza i responsabili.

I due indagati sono stati rintracciati nel centro di Sondrio da entrambe le Forze dell’Ordine. Dopo le formalità di rito, il 36enne è stato tradotto presso il carcere di Sondrio e la 35enne presso quello di Como. Sono ora in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice.

Questo caso conferma l’importanza della collaborazione tra Carabinieri e Polizia di Stato, che con un’attività investigativa precisa e capillare hanno assicurato alla giustizia due soggetti ritenuti responsabili di più colpi in Valtellina.