Attualità

Tangenziale di Tirano, “anteprima” speciale per l’Ordine degli Ingegneri

today20 Settembre 2025

Sfondo
share close






IMG 20250916 WA0012
Due gallerie, una artificiale chiamata “il Dosso 1” lungo l’asse principale e la naturale “il Dosso”, i due

ponti di cui a uno a tre campate sull’Adda in località Stazzona e l’altro a due campate, sempre

sull’Adda, in zona industriale a Tirano. Vi sono, poi, le quattro rotatorie di Villa di Tirano, Stazzona,

Tirano e Campone e i quattro sottopassi al tracciato principale e i tre sottovia per “ricucire” la

viabilità locale.

Vera e propria summa – in poco più di 6 chilometri e mezzo – dell’ingegneria nelle sue diverse

declinazioni e specializzazioni, la visita tecnica organizzata lunedì 15 settembre dall’Ordine degli

Ingegneri della Provincia di Sondrio alla Variante di Tirano ha offerto alla cinquantina di iscritti che vi

hanno partecipato anche la possibilità di transitarvi “in anteprima” in pullman e percorrerne alcuni

tratti a piedi, osservando, dunque, dal vivo e da vicino lo stato di avanzamento lavori di un’opera

attesissima e alla quale, soprattutto i valtellinesi, sono particolarmente interessati, in vista di un

ulteriore – e ormai più che mai necessario – snellimento del traffico che attraversa la valle.

A guidare la visita dei colleghi ingegneri dell’Ordine di Sondrio, il direttore dei lavori di Anas ing.

Francesco Iorio con il Dott. Simone Angeloni, quest’ultimo tra i pochissimi valtellinesi impegnati nel

maxicantiere con base a Villa di Tirano che, ormai, si trova alle prese con un’autentica corsa contro

il tempo.

Dall’intersezione tra l’esistente SS 38 con la rotatoria di Villa di Tirano fino alla rotatoria terminale del

Campone, la cosiddetta Tangenziale di Tirano, infatti, essendo struttura inserita nel progetto

“Accessibilità Valtellina” è opera strategica per i Giochi Olimpici Invernali 2026, Anas sta

procedendo affinché venga resa possibile la percorribilità prima dell’evento olimpico come

dichiarato dall’ing. Iorio.

La visita ha preso avvio all’interno del quartier generale medesimo, con la proposta di una serie di

slides destinate a fare il punto su quanto è stato completato – e con quali particolarità tecniche – e

ciò che invece ancora rimane da fare. E’ poi seguito il sopralluogo vero e proprio alle opere, a

partire dal sottopasso ferroviario ultimato con la spinta del monolite a pochissimi giorni dal ripristino

della circolazione ferroviaria lungo la Tirano-Lecco, avvenuta proprio lunedì 15, giorno della visita.

Gli ingegneri, guidati dal segretario dell’Ordine e tutor Carlo Erba, si sono dunque spostati prima sul

Ponte sull’Adda a Stazzona praticamente concluso e, in seguito, sul viadotto sul fiume alle porte di

Tirano, in zona industriale, del quale è stato possibile osservare le spalle, completate, e la struttura

metallica in corten della prima campata.

Il lavoro del cantiere che occupa oltre 200 operai, cui vanno aggiunti circa quaranta tra tecnici e

amministrativi, è senza sosta e si svolge su più fronti. Senz’altro di grande impatto la visita alle due

gallerie. La prima che si incontra, in direzione Bormio, è quella artificiale in avanzata fase di

realizzazione. Successivamente si incontra la galleria naturale il cui completamento rappresenta il

percorso critico del cronoprogramma lavori. Sono attualmente in corso tutte le lavorazioni per

garantire il completamento dell’opera e la sua apertura entro l’evento olimpico.

Molto esaurienti le spiegazioni della Direzione lavori Ing. Iorio e del Dott. Angeloni che, oltre a rivelare

dettagli tecnici hanno soddisfatto anche diverse curiosità degli ingegneri riguardanti la vita stessa di

quel microcosmo del cantiere per la Variante, che ad esempio vanta al proprio interno un impianto

di prefabbricazione, un monitoraggio Ambientale attivo e particolari attenzioni per la mitigazione

degli impatti come il posizionamento di pannelli fonoassorbenti lungo il tracciato.

Illuminanti anche i passaggi dedicati ai monitoraggi strutturali, presenti e futuri, che oltre all’ausilio

delle tecnologie più sofisticate possono contare anche sull’intelligenza artificiale, soprattutto per la

redazione del “quaderno di qualità” di ogni singolo manufatto.

Quanto ai collaudi – sia statici che tecnici amministrativi – questi vengono effettuati da personale

Anas proveniente da altre regioni, mentre dal punto di vista degli adempimenti burocratici e del

rigidissimo protocollo antimafia (“interessa tutto, dall’acquisto del calcestruzzo alla carta per la

stampante”) il lavoro per la direzione lavori negli uffici è pari, se non superiore, a quello che si svolge

fuori o, nel caso delle gallerie, dentro la montagna.

Unanime soddisfazione hanno espresso gli ingegneri per la visita,  per la cui organizzazione

è stato fondamentale una stretta collaborazione tra Ordine Ingegneri e Uff. ANAS.







Scritto da: Sara Baldini

Rate it

Articolo precedente

“Con te nel cuore”, serata coinvolgente al Salotto Boffi di Morbegno

Attualità

“Con te nel cuore”, serata coinvolgente al Salotto Boffi di Morbegno

Una serata molto coinvolgente, con un pubblico attento e coinvolto emotivamente, quella di venerdì sera al Salotto Boffi in piazza San Giovanni a Morbegno. Durante la serata Francesca Dalle Grave, che da anni si dedica ad accompagnare le persone nell’elaborazione del lutto, ha mostrato come la poesia e altri semplici strumenti possano aiutare a ritrovare equilibrio e serenità nella vita quotidiana dopo la perdita di una persona cara. L’iniziativa “Con […]

today20 Settembre 2025 18