Ambiente e Territorio

Caccia, ecco quali sono i 23 valichi con divieti e limitazioni

today22 Settembre 2025 84

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Cacciatore con cane 1
Sono 23 i valichi montani della Lombardia dove l’attività venatoria è oggetto di divieti o limitazioni. Lo stabilisce un atto amministrativo approvato stamane dalla Giunta regionale e che la Commissione Agricoltura, presieduta da Floriano Massardi (Lega), ha discusso e approvato oggi pomeriggio. “ll provvedimento – ha spiegato il relatore Carlo Bravo (FdI) – restituisce ai cacciatori lombardi regole certe e coerenti con la legge nazionale, eliminando ogni dubbio interpretativo e garantendo continuità alla tradizione venatoria nelle nostre montagne”.

La Commissione – ha dichiarato il Presidente Massardi – non ha fatto altro che dare attuazione a quanto stabilito dalla legge nazionale. Al lavoro del governo e del parlamento mancava infatti il ‘tassello’ della Regione, che ora è intervenuta tempestivamente a definire regole chiare e coerenti in riferimento al suo territorio. Un quadro normativo privo di incertezze è quanto da tempo chiedeva chi opera nel settore e che rischiava di veder paralizzata la sua attività senza nessuna valida spiegazione scientifica a supporto”.

I valichi individuati, nelle aree poste entro il raggio di 1000 metri dal loro centro, sono stati cartografati negli allegati tecnici del provvedimento e saranno soggetti a divieti o a limitazioni differenziate in base al contesto ambientale. Dove già presenti oasi di protezione, Zone di Ripopolamento e Cattura (ZRC), aree naturali protette o Zone di Protezione Speciale (ZPS), si applicheranno le norme di tutela vigenti; negli altri casi saranno valide le disposizioni previste dalla normativa regionale e nazionale in materia e dalle prescrizioni del calendario venatorio. Lo scorso maggio una sentenza del TAR aveva vietato la caccia su 475 valichi montani lombardi (oltre 90.000 ettari di territorio).

L’ELENCO DEI VALICHI

  • Bocchetta di Chiaro (Como/Sondrio):
  • Passo del Giovo (Bergamo/Brescia);
  • Passo della Manina (Bergamo);
  • Passo Portula (Bergamo);
  • Passo Val Sanguigno (Bergamo);
  • Passo Cà San Marco (Bergamo/Sondrio);
  • Giogo della Presolana (Bergamo/Brescia);
  • Passo del Vivione (Bergamo/Brescia);
  • Passo delle Portole (Brescia);
  • Passo della Berga (Brescia);
  • Passo della Spina (Brescia);
  • Monte Crestoso (Brescia);
  • Monte Frà (Brescia);
  • Passo della Puria (Brescia);
  • Passo Scarpapè (Brescia);
  • Passo del Tonale (Brescia);
  • Passo di Crocedomini (Brescia);
  • Monte della Piana (Brescia);
  • Malga Mola (Brescia);
  • Valico di Capovalle (Brescia):
  • Passada (Bergamo/Lecco);
  • Passo della Crocetta (Bergamo):
  • Passo del Giovà (Pavia)

Il voto sul provvedimento è stato preceduto da una discussione relativa alla richiesta presentata dai Consiglieri Marco Carra (PD) e altri di rinvio della seduta, con la motivazione -in riferimento al regolamento consiliare- di un mancato rispetto dei tempi minimi previsti per la presentazione dei documenti da discutere. I Consiglieri di minoranza non hanno poi partecipato alla votazione della delibera. Infine, il Presidente Massardi ha illustrato il testo di un progetto di legge di recepimento della legge nazionale in materia di caccia che verrà posto al voto nella seduta della Commissione di mercoledì.







Scritto da: Sara Baldini

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