La nuova strategia della Commissione Europea per favorire il ricambio generazionale in agricoltura rischia di restare una dichiarazione d’intenti priva di strumenti concreti. A denunciarlo è Coldiretti Sondrio, che lancia l’allarme sulle ripercussioni per i giovani imprenditori agricoli della Valtellina e Valchiavenna, già alle prese con difficoltà di accesso al credito, alla terra e alla formazione.
Rini Lumina (Giovani Impresa Coldiretti): “Non si può parlare ai giovani mentre si taglia il 20% della PAC”
“Non si può parlare ai giovani quando von der Leyen propone un taglio del 20% della PAC 2028–2034: è un messaggio incoerente e inaccettabile”, denuncia Fabio Rini Lumina, delegato Giovani Impresa Coldiretti Sondrio. “Senza risorse vincolate e adeguate, il ricambio generazionale resta un miraggio. In provincia di Sondrio ci sono ragazze e ragazzi pronti a investire in agricoltura — dagli alpeggi alla trasformazione lattiero-casearia, dall’agriturismo alla filiera corta — ma servono strumenti concreti, non slogan. Oggi chi vuole avviare un’azienda agricola incontra ancora burocrazia, costi elevati e accesso al credito complicato”.
Le proposte: fondi, semplificazioni e formazione mirata alle filiere locali
Rini Lumina indica alcune priorità operative per sostenere i giovani agricoltori:
potenziamento del fondo di garanzia per i giovani;
premialità stabili nel PSR per il subentro;
semplificazioni amministrative per chi avvia nuove imprese;
tutela degli alpeggi e gestione efficace della fauna selvatica;
programmi di formazione tecnica e digitale orientati alle filiere locali del latte, della carne e dei prodotti di montagna.
Bambini: “Servono credito, formazione e risorse dedicate: in Valtellina i giovani ci sono”
“Il futuro dell’agricoltura si gioca sulla capacità di accompagnare i giovani a investire e innovare”, sottolinea Sandro Bambini, presidente di Coldiretti Sondrio. “Servono risorse dedicate, credito agevolato e pagamenti puntuali. In Valtellina e Valchiavenna la presenza giovanile è concreta — nelle stalle di montagna, nei caseifici, nella cura del paesaggio — ma i tagli alla PAC rischiano di compromettere il rilancio del settore. Serve una visione politica chiara e una volontà concreta per trasformare le parole in fatti”.
Coldiretti Sondrio: “Regione e Governo intervengano in sede europea”
Coldiretti Sondrio chiede a Regione Lombardia e Governo italiano di farsi portavoce in sede europea di una correzione di rotta: più risorse per il ricambio generazionale in agricoltura, strumenti mirati per terra, credito e innovazione, e una semplificazione burocratica reale.
Solo così — conclude l’organizzazione — sarà possibile dare futuro all’agricoltura di montagna, sostenere chi sceglie di restare sul territorio e garantire una nuova generazione di agricoltori in Valtellina e Valchiavenna.
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