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Si è conclusa la Settimana della Gentilezza: Morbegno abbraccia il valore dei piccoli gesti

today21 Novembre 2025 17

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Grande partecipazione, entusiasmo diffuso e quasi un migliaio di presenze: si è conclusa la prima edizione della Settimana della Gentilezza (10–16 novembre), un progetto che ha trasformato Morbegno in un vero e proprio laboratorio di accoglienza, consapevolezza e pratiche relazionali positive.

Una settimana dedicata alla gentilezza

Per sette giorni la città ha ospitato esperienze artistiche, educative ed emozionali, coinvolgendo oltre 800 bambini e ragazzi dalle scuole dell’infanzia alle superiori, insieme a famiglie, insegnanti ed educatori.

Al centro del programma, un messaggio semplice e rivoluzionario:
la gentilezza è un gesto quotidiano, una presenza concreta, un modo diverso di guardare sé stessi e gli altri.

La Settimana della Gentilezza è nata per ricordarci che la bellezza della vita è già qui, nei piccoli gesti, negli incontri, nell’attenzione al momento presente”, spiega Francesca Dalle Grave, ideatrice e coordinatrice del progetto.

Bandierine, laboratori e un Chiostro trasformato

La città è stata decorata dalle bandierine colorate realizzate dai bambini, simbolo dei tre gesti gentili: verso sé stessi, verso gli altri, verso l’ambiente.

Il cuore della settimana è stato il Chiostro S. Antonio, animato da:

  • laboratori esperienziali

  • incontri di psicodramma e mindfulness

  • attività genitori-figli

  • conferenze e momenti dedicati alla comunicazione consapevole

  • mostre e percorsi emotivi interattivi

L’inaugurazione della mostra “SeminiAmo Gentilezza” ha aperto un cammino condiviso di esplorazione delle emozioni, con strumenti concreti per vivere relazioni più armoniose.

Famiglie, bambini e comunità: i protagonisti

Tra le iniziative più apprezzate:

  • laboratori di cucito, cesteria e manualità

  • giochi cooperativi e attività creative

  • pratiche corporee e trattamenti per il benessere psicofisico

  • il mercatino delle associazioni

  • la rappresentazione teatrale “Basta che parliamo!”

  • il bagno sonoro conclusivo, che ha avvolto il pubblico in un clima di quiete e ascolto profondo

Molto partecipati anche il Cerchio della Gratitudine e la conferenza “Genitori in armonia”, dedicati alla costruzione di relazioni familiari serene e rispettose.

Toccanti i messaggi lasciati nel Diario della Gratitudine:
“Mi sono sentito visto”, “Sono grato perché sono felice”, “Voglio portare avanti queste pratiche”.

Il benvenuto ai nuovi nati

Momento speciale anche quello dedicato ai nuovi nati della comunità, alla presenza della vicesindaca Anna Gusmeroli:

“Ogni bambino è un dono prezioso e una promessa di futuro. Per costruire una comunità accogliente serve imparare a dirsele, a confrontarsi nel modo giusto, per il bene dei più piccoli.”

Alle famiglie è stato donato il libro “Meglio dirsele”, come strumento per rafforzare dialogo e comprensione.

Un seme che continuerà a crescere

Il progetto non si ferma: come ricorda Luca Villa di èValtellina Cultura e Territorio APS, durante tutto l’anno proseguiranno nelle scuole laboratori di psicodramma e mindfulness per promuovere empatia, ascolto e prevenzione del bullismo.

La prossima tappa sarà l’evento dell’8 e 9 maggio 2026, quando verrà inaugurato il Giardino della Gentilezza, un luogo simbolico creato con i fiori nati dai semi distribuiti durante la settimana.

Un valore da coltivare ogni giorno

La Settimana della Gentilezza non è un evento che si esaurisce – ricorda Paola Mara De Maestri, ambasciatrice del progetto – ma un invito: quando si pianta un seme insieme, qualcosa di buono cresce sempre.

Questa prima edizione ha rivelato un bisogno autentico di relazioni più umane, di tempo condiviso e di pratiche che migliorano il benessere individuale e collettivo.
E ha lasciato alla città un messaggio chiaro:
la gentilezza è una scelta quotidiana che può trasformare una comunità.







Scritto da: Elena Botta

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