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Violenza contro le donne: un male da estirpare partendo dalla sensibilizzazione dei giovani

today26 Novembre 2025 11

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La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne si chiude con numeri importanti: oltre 600 studenti degli istituti superiori hanno partecipato ai laboratori e agli incontri promossi dal Tavolo di sensibilizzazione della Rete interistituzionale, coordinata dal Comune di Sondrio.

L’iniziativa, denominata “Salone delle studentesse e degli studenti”, si è svolta ieri e oggi nella sede di Confartigianato Imprese Sondrio e, per la prima volta, verrà replicata a Bormio venerdì 28 novembre, in collaborazione con l’Istituto Alberti, per coinvolgere altre otto classi.

Un’edizione ampliata: più territori, più realtà presenti

L’edizione 2025 non raddoppia solo gli appuntamenti: si allarga anche la rete dei soggetti presenti.
Per la prima volta, infatti, hanno partecipato anche gli organismi che si occupano dell’uomo autore di violenza: Udepe, Cuav e la Casa Circondariale di Sondrio.

Accanto a loro, come nelle scorse edizioni, erano presenti:

  • Comune di Sondrio

  • ATS Montagna

  • Ufficio Scolastico Territoriale

  • ASST Valtellina e Alto Lario

  • Questura e Carabinieri

  • Casa Rifugio Cooperativa Altravia

  • Casa Rifugio Colce

  • Associazione Argonaute

  • Centro Antiviolenza “Il Coraggio di Frida”

  • Servizi Sociali

  • Ordine degli Avvocati

  • CGIL e CISL

Una rappresentanza ampia e autorevole, capace di spiegare ai ragazzi il fenomeno della violenza in tutte le sue forme, dal sostegno alle vittime ai percorsi per chi compie atti di violenza.

Riconoscere i segnali: la prevenzione parte dai giovani

A dare il benvenuto agli studenti è stata l’assessora Raffaella Volpatti, con deleghe a Gemellaggi, Politiche giovanili, Pari opportunità, Politiche dei tempi e Servizi demografici.

Il suo messaggio è andato dritto al punto: non ignorare i segnali, nemmeno quelli che sembrano piccoli o “non gravi”.

«Il fenomeno è purtroppo presente anche nella nostra valle e riguarda tutti. Intervenire sui giovani è fondamentale, perché permette di intercettare comportamenti a rischio fin dalle prime manifestazioni, spesso sottovalutate. I ragazzi hanno mostrato grande attenzione e alcuni, in separata sede, hanno espresso preoccupazioni personali. Come capofila della Rete antiviolenza abbiamo visto l’interesse delle scuole e per questo abbiamo esteso l’iniziativa a Bormio per agevolare la partecipazione degli studenti dell’Alta Valle», ha dichiarato Volpatti.

Una rete che funziona solo se è conosciuta

Gli incontri di Sondrio e Bormio hanno un obiettivo chiaro: educare, prevenire, offrire strumenti.
Far conoscere ai giovani:

  • come riconoscere i comportamenti violenti

  • come chiedere aiuto

  • dove rivolgersi

  • cosa fa concretamente la Rete antiviolenza

La prevenzione passa dalla consapevolezza.
E la consapevolezza parte proprio da loro: ragazze e ragazzi che oggi imparano a vedere, capire, reagire.







Scritto da: Elena Botta

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