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Bormio. L’appello alle istituzioni da parte dei ristoratori e degli albergatori

today1 Dicembre 2025 37

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Riportiamo qui di seguito il comunicato stampa giunto quest’oggi in redazione.

 

Appello alle Istituzioni delle attività economiche e turistico-ricettive nel comprensorio sciistico di Bormio nel corso delle prossime Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026.*

 

 

Le direzioni di Chalet La Rocca, Hotel Ristorante Gallo Cedrone, Hotel Girasole 2000, Ristorante Kiosko Gallo Cedrone, Scuola Sci Gallo Cedrone, Noleggio Gallo Cedrone, Oltre Alpine Hotel, Ristorante I Laghetti, Chiosco da Michele e Bosk Bas lanciano un grido d’allarme congiunto a tutte le *Istituzioni*, a *Regione Lombardia* e al *Presidente Attilio Fontana*, in merito alle imminenti e insostenibili ripercussioni derivanti dall’organizzazione dei Giochi Olimpici invernali Milano-Cortina 2026.

 

A fronte delle decisioni – *spiegano gli imprenditori* – che sembrano ormai definitive da parte degli Enti impegnati nell’organizzazione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, tra cui la Fondazione Milano-Cortina, le nostre attività risulteranno di fatto inaccessibili al pubblico per un lungo periodo a cavallo tra gennaio e febbraio. Si tratta, in sostanza, di una chiusura dovuta dall’impossibilità di essere raggiunti dai nostri ospiti abituali proprio nel periodo più vitale della stagione invernale, una condizione che segue una logorante convivenza con i cantieri che ha già pesantemente condizionato l’estate 2025.

 

Nonostante le innumerevoli riunioni, incontri e sopralluoghi tenuti con gli Enti preposti per oltre due anni, e malgrado le reiterate rassicurazioni e promesse, oggi le nostre strutture temono un fortissimo e drammatico contraccolpo economico. Ad oggi, non è stato condiviso nessun piano operativo concreto che mitighi l’impatto economico e organizzativo sui nostri esercizi e sui nostri dipendenti.

 

L’amarezza è profonda nel constatare che, pur riconoscendo la grande opportunità dell’evento olimpico – *proseguono i proprietari* – l’entusiasmo non può essere la panacea di criticità così evidenti e attuali. Nel corso di questi anni, abbiamo offerto tutta la nostra massima collaborazione ad essere coinvolti nell’ospitalità di operatori, volontari e organizzatori, ma le scelte fatte sembrano aver ignorato la nostra disponbilità.

 

La forzata inattività nel periodo più significativo dell’anno non verrà compensata da alcuno strumento di sostegno per l’evidente perdita economica né per i lavoratori coinvolti. Questo equivale a negare il diritto al lavoro, oggi reso inesercitabile per la totale mancanza di chiare determinazioni circa tempi, modi e limitazioni di un’organizzazione che ci vede tutti coinvolti.

 

Rivolgiamo un accorato appello a tutte le *Istituzioni* a *Regione Lombardia* e al *Presidente Attilio Fontana*, in occasione della sua visita di oggi a Bormio, affinché venga posta la massima e immediata attenzione a questa situazione.

 

Se le nostre realtà economiche non dovessero essere supportate con urgenza e concretezza rischiano un contraccolpo importante che ne può minacciare la sopravvivenza stessa. È urgente che venga chiarito un piano operativo con l’immediata istituzione di un fondo o di uno strumento di sostegno economico mirato a compensare le perdite del fatturato derivanti dall’impossibilità nell’essere regolarmente raggiunti da tutti i nostri clienti, abituali e non, tutelando i piccoli imprenditori e i lavoratori coinvolti con le loro famiglie.

 

Non smetteremo di chiedere risposte e tutela per il diritto al lavoro, per i nostri collaboratori e per tutti i clienti che da sempre si affidano a noi.







Scritto da: Giuliano Padroni

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