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Primo piano su turismo enogastronomico e territori al Forum “Food&Beverage” organizzato da The European House – Ambrosetti in programma domani, 9 giugno, a Bormio, nell’ambito dell’edizione “La roadmap del futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni” a cui partecipa il presidente del Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina (DAQ), Claudio Palladi.
Il ruolo strategico dell’enogastronomia per lo sviluppo dei territori
Il Forum offrirà l’occasione per fare il punto sul ruolo strategico svolto dall’enogastronomia per lo sviluppo dei territori italiani e sul loro indotto: un settore che ha tutte le carte in regola per diventare un altro pilastro dell’industria turistica e italiana. Sono 9,6 milioni gli italiani che quest’anno hanno già fatto o faranno un viaggio legato all’enogastronomia mentre nel vecchio continente, secondo uno studio della European Travel Commission, sono circa 21,8 milioni le persone interessate a un viaggio in cui il food, il vino, le specialità del territorio e i paesaggi naturali sono comprimari. In più circa 5,5 milioni di europei hanno dichiarato di voler fare un viaggio con motivazione primaria enogastronomia.
È l’enogastronomia che interessa, affascina e conquista tanti turisti italiani e stranieri dopo visite guidate alla scoperta dei tanti giacimenti del buon cibo e del buon bere che l’Italia offre. Un settore chiave anche per la Lombardia e per il territorio di Sondrio, prima provincia lombarda per prodotti agroalimentari tradizionali, in tutto 44, a cui si aggiungono le 9 Dop e Igp rappresentate dal DAQ, e 19° provincia italiana per impatto economico della filiera. Oggi il distretto incide profondamente nell’economia della provincia di Sondrio, con 195 imprese solo nel food&beverage e un export di oltre 151 milioni di euro. Basti pensare, infatti, che solo le 9 eccellenze aggregate sotto il marchio “Valtellina, Taste of emotion” del DAQ, rappresentano un valore di 300 milioni di euro (+3,63% sul 2022) in cui a fare da traino sono la Bresaola della Valtellina IGP, che con 245,7 mln di euro di valore al consumo pesa per circa l’82% del valore totale alla produzione del DAQ, ma anche formaggi DOP Bitto e Valtellina Casera, i vini Valtellina Superiore DOCG, lo Sforzato di Valtellina DOCG, il Rosso di Valtellina DOC e gli IGT Alpi Retiche, la Mela di Valtellina IGP e i Pizzoccheri della Valtellina IGP. Con ricadute importanti anche in termini di indotto, con oltre 5200 occupati nei 9 comparti.
La Valtellina sia un “pacchetto” unico
“È fondamentale continuare a sfruttare l’onda della notorietà dei nostri marchi abbinandoli a un territorio a forte vocazione turistica come la Lombardia – dichiara il presidente del DAQ Palladi. Le prossime iniziative sul territorio, come le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 – che porteranno da 100mila turisti secondo le stime Cio – rappresentano un’opportunità imprescindibile di crescita e un’occasione di rilancio per tutti gli operatori, sfruttando sinergicamente sport, turismo, cultura, benessere ed enogastronomia. Ma occorre più che mai saper fare squadra e sfruttando tutti gli strumenti a disposizione, inclusa la formazione, per valorizzare le nostre eccellenze attraverso un pacchetto unico che è la Valtellina. L’obiettivo del DAQ è costruire una rete tra gli attori del territorio nei prossimi tre anni per offrire ai visitatori un’esperienza che coinvolga l’intera provincia, promuovendo percorsi che aggreghino produttori, comunicatori, stakeholder e luoghi turistici, culturali e sociali”.
I margini per crescere ancora ci sono: basti pensare che nel 2022 sono state oltre 43 milioni le presenze turistiche in Lombardia (Direzione regionale Turismo) e stando ai primi tre mesi del 2023 si può parlare di boom di turisti dall’estero (+ 70,3% rispetto allo stesso periodo del 2022), numeri che prospettano un superamento dei risultati ottenuti prima del Covid, nel 2019, anno record del turismo. Inoltre, secondo un’indagine di CNA Turismo e Commercio, saranno circa 1,7 milioni i turisti che nel 2023 si dedicheranno al turismo enologico in Lombardia, pernottando almeno una notte fuori casa in strutture alberghiere e spesso extra-alberghiere. Turisti che visiteranno le circa 3.000 aziende vitivinicole della regione, generando ricavi per circa 88 milioni di euro. A questi si aggiunge la stima generale di 3 milioni e mezzo di turisti attesi in Valtellina. Infine, secondo le stime del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) i turisti attesi per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 (6 – 22 Febbraio 2026) che avranno luogo nel Nord Italia potranno arrivare a picchi di 130mila, rappresentando una grande opportunità per i territori montani nei quali si svolgeranno e in particolare per la Valtellina.
Written by: Redazione
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